Nella giornata di ieri, il Prefetto Natalino Manno ha presieduto una riunione finalizzata a fare il punto sulle misure e strutture da metter in campo per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e per la gestione della emergenze.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle Forze di Polizia, i Comandanti di Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Aeronautica Militare, oltre che i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei Comuni della provincia, di Arif e i della rete viaria e ferroviaria, esponenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
In avvio dell’incontro, si è proceduto all’analisi dei dati relativi alla passata stagione estiva che, grazie al potenziamento di uomini e mezzi nella disponibilità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ha registrato un dimezzamento (5.161 contro i 10.914 nel 2023) degli ettari di terreno bruciato a seguito di incendi di vegetazione e sterpaglie in diverse aree del territorio provinciale.
In tale quadro, nella consapevolezza che occorre profondere ogni sforzo possibile sul versante della prevenzione, anche per quest’anno il sistema messo a punto dalla Regione Puglia, competente per la pianificazione e il coordinamento, metterà a regime tutte le risorse disponibili, anche attraverso la riattivazione delle convenzioni per il gemellaggio con volontari esterni, che andranno a rafforzare la struttura di Campi Salentina. Inoltre, nei prossimi giorni saranno approvati i piani d’ambito, scaturiti da una proficua sinergia interistituzionale tra tutte le componenti del sistema di protezione civile, che consentiranno una migliore distribuzione delle squadre Aib sul territorio provinciale. Oltre alla pubblicazione di un bando per l’utilizzo di mezzi aerei, saranno potenziate anche quest’anno le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza, anche con il coinvolgimento degli studenti e saranno promossi progetti di innovazione, ricerca e sviluppo finalizzati all’affinamento delle tecniche di monitoraggio sia con le stazioni di misurazione dei parametri di umidità e temperatura, sia con dispositivi di controllo dinamico come i droni, che si aggiungono ai sistemi di videosorveglianza già installati nelle aree a maggiore rischio, considerato che la gran parte degli incendi ha natura dolosa. È stato quindi auspicato che si faccia luogo ad un’estensione del periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, sulla base dell’esperienza delle corse annualità, che hanno visto una maggiore concentrazione di eventi da maggio a ottobre.
Il Comune di Lecce ha poi presentato un progetto pilota, che si propone di mutuare le tecniche di topografia applicata al soccorso (Tas) utilizzate dai Caschi Rossi in ambito ricerca persone scomparse, così da geolocalizzare i terreni posti nelle vicinanze di centri abitati, la cui combustione potrebbe generare incendi di interfaccia di notevoli proporzioni. Ciò, nell’ottica di attivare gli opportuni strumenti di prevenzione inerenti all’obbligo gravante sui privati proprietari in tema di pulizia dei terreni, sul cui adempimento vigilerà la Polizia Locale.
È stato quindi rivolto un forte invito agli Amministratori locali a potenziare le attività di prevenzione, non solo attraverso la sensibilizzazione dei privati proprietari di terreni incolti, ma anche e soprattutto ai fini del puntuale aggiornamento dei piani di protezione civile con l’indicazione dei punti di raccolta della popolazione ed il controllo dello stato manutentivo dei punti di rifornimento idrico, da indicare tempestivamente ai Vigili del Fuoco. Inoltre, è stata richiamata l’attenzione sul puntuale aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco e sul rispetto dei vincoli di inedificabilità assoluta per i successivi 10 anni, inserendoli nel Pug e sulla stretta vigilanza in funzione di prevenzione e contrasto dell’abbandono di rifiuti nelle aree rurali.
Il Prefetto Manno ha rivolto un ringraziamento a tutte le componenti del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia, nonché alle articolazioni dell’Università del Salento e del Cmcc intervenute, che daranno un importante contributo per lo sviluppo di progettualità innovative nell’ottica di rafforzare le attività preventive e di giungere ad un territorio “sotto controllo”, quale condizione fondamentale per garantire la tutela della salute pubblica, oltre che una sempre maggiore attrattività anche sotto il profilo turistico ed economico. Si è inoltre riservato di convocare successive riunioni di aggiornamento con cadenza mensile per un monitoraggio delle iniziative adottate.
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