Sono degli interlocutori fondamentali per le Organizzazioni di Produttori (Op) del mondo ortofrutticolo e sono decisive all’interno delle delicate trattative che si svolgono negli incontri della Conferenza Stato-Regioni. Tra i tanti talk che hanno animato il fitto programma organizzato quest’anno dal Consorzio Edamus nell’area dell’Italian Fruit Village del Fruit Logistica di Berlino, quello dal titolo “Il ruolo delle regioni nello sviluppo del settore ortofrutticolo italiano” ha affrontato alcuni dei tanti temi sui quali quotidianamente la filiera ortofrutticola chiede delle risposte al mondo delle istituzioni regionali.
Dopo l’introduzione di Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus e la presenza del vicepresidente Gennaro Velardo, a discuterne insieme a Raffaella Quadretti, direttrice di myfruit.it, i rappresentanti di alcune regioni del Mezzogiorno che recitano un ruolo fondamentale nella produzione ortofrutticola nazionale.
L’attenzione al tema della siccità
Gianluca Nardone, direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia ha sottolineato il sostegno all’agricoltura biologica attraverso le norme del Csr (Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale 2023-2027) e la creazione di bandi che vanno incontro ad alcuni dei principali problemi che investono l’agricoltura regionale, a partire dal controllo fitosanitario così come l’emergenza siccità.
Un problema, quest’ultimo, evocato anche da Fabio Leone, dirigente del Servizio qualità e marketing brand Sicilia assessorato regionale dell’Agricoltura della Regione Sicilia, che ha annunciato la messa a punto di bandi per migliorare l’efficenza del sistema irriguo e la creazione di bacini aziendali che possano dare sollievo alle aziende nei lunghi periodi di siccità che stanno ormai colpendo la regione con grande frequenza.
“In Sicilia il 35% degli investimenti del Programma di sviluppo rurale (Psr) della regione sono assorbiti dal settore ortofrutticolo – ha affermato il dirigente della Regione – e l’obiettivo è di aumentarli per ammodernare, per esempio, il parco macchine andando incontro alla richiesta di tecniche di coltivazioni rispettose dell’ambiente”.
Fondamentale incentivare la cultura dell’aggregazione
Per la Regione Basilicata sono intervenuti Vittorio Restaino, direttore del Dipartimento Agricoltura e Carmine Cicale, Assessore alle Politiche Agricole e Forestali. Il primo, pur sottolineando il ruolo fondamentale delle Op in Basilicata che occupano il 68% del mondo ortofrutticolo regionale, ha spostato l’attenzione anche su chi non agisce all’interno di queste organizzazioni. “Va messo in atto un processo di sensibilizzazione allo sviluppo non solo tecnologico, ma culturale nei confronti del concetto di aggregazione”.
Dello stesso avviso anche l’assessore Cicala, che oltre a evidenziare la presenza in regione di tanti invasi di acqua che consentono di poter dormire sonni un po’ più tranquilli sul fronte della siccità, ha focalizzato l’attenzione sugli investimenti in innovazione e ricerca in ambito ortofrutticolo che il suo assessorato vuole portare avanti con dinamismo.
Valorizzare le eccellenze e la biodiversità del Sud Italia
“La Regione Campania investe molto nelle Op e nella capacità di fare rete” ha affermato Andrea Volpe, Consigliere della Regione Campania, che ha messo in cima alle priorità delle regioni la necessità di scrivere misure “snelle e con poca burocrazia” valorizzando le tante eccellenze presenti in questa regione, come nel Sud in generale.
Un tema, quest’ultimo, che anche secondo Gianluca Gallo, Assessore all’agricoltura della Regione Calabria, deve essere un’opportunità da cogliere e sfruttare. “A causa dei cambiamenti climatici altre regioni non sono nelle condizioni di assicurare le produzioni di un tempo, dobbiamo quindi aumentare gli ettari coltivabili perché noi siamo primi per biodiversità”.
Anche l’assessore calabrese ha elencato i tanti bandi fatti in questi anni a favore della frutta guscio e persino di quella tropicale, che hanno consentito di aumentare la superficie dedicata a queste colture, ma soprattutto l’aver eliminato le norme che limitavano gli investimenti da parte delle Op.
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