Con l’approvazione del Decreto Legislativo n. 1/2024, il sistema fiscale italiano è stato semplificato con una misura attesa da tempo: dal 2025 i contribuenti in regime forfettario e di vantaggio non riceveranno più la Certificazione Unica (CU) dai loro committenti. Questo cambiamento si inserisce nel più ampio processo di digitalizzazione e semplificazione degli adempimenti fiscali, già avviato con l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari dal 1° gennaio 2024.
Ma cosa cambia concretamente? Vediamo nel dettaglio le implicazioni per committenti e professionisti forfettari.
Cosa prevede la normativa
Eliminazione dell’Obbligo di Certificazione Unica
La novità principale introdotta dal Decreto Legislativo n. 1/2024 riguarda la modifica dell’articolo 4 del DPR n. 322/1998, con l’inserimento del comma 6-septies, che prevede l’esonero dei sostituti d’imposta dall’obbligo di rilascio della CU per i compensi corrisposti ai contribuenti forfettari e minimi.
Questa modifica è stata introdotta perché, con la fatturazione elettronica obbligatoria, l’Agenzia delle Entrate può già acquisire tutti i dati relativi ai compensi percepiti dai lavoratori autonomi, rendendo superfluo l’invio della Certificazione Unica.
Chi è Coinvolto?
L’esonero si applica ai compensi erogati a:
- Professionisti e imprese individuali in regime forfettario (Legge 190/2014, commi 54-89)
- Contribuenti minimi in regime di vantaggio (Decreto-Legge 98/2011, articolo 27, commi 1 e 2)
Di conseguenza, i committenti che corrispondono compensi a tali soggetti non dovranno più predisporre e trasmettere la CU.
Dal 2025, i sostituti d’imposta non devono più rilasciare e trasmettere la Certificazione Unica (CU) per i compensi erogati ai titolari di partita IVA in regime forfettario e di vantaggio. La CU obbligatoria relativa ai redditi del 2024, da inviare entro il 17 marzo 2025, non riguarderà più quindi forfettari e minimi. L’ultima CU dei contribuenti in regime forfettario o dei minimi è stata la CU 2024 sui redditi 2023.
Impatti per Committenti e Professionisti
Vantaggi per i Committenti
Per i sostituti d’imposta, questa novità rappresenta una significativa semplificazione amministrativa:
✅ Meno adempimenti: non sarà più necessario predisporre e inviare la Certificazione Unica per i forfettari.
✅ Risparmio di tempo: riduzione delle pratiche burocratiche annuali.
✅ Minore rischio di sanzioni: si evita il rischio di errori o dimenticanze nella compilazione della CU.
Vantaggi per i Contribuenti Forfettari
Anche i professionisti e le imprese individuali in regime forfettario trarranno benefici dall’abolizione della CU:
✅ Semplificazione nella gestione fiscale: nessuna necessità di ricevere e verificare la CU dai clienti.
✅ Monitoraggio più immediato dei compensi: i dati sono già disponibili tramite la fatturazione elettronica.
✅ Meno documenti da gestire: si riduce la mole di certificazioni da raccogliere per la dichiarazione dei redditi.
Cosa Cambia dal 2025: Tabella di Riepilogo
Aspetto | Fino al 2024 | Dal 2025 |
---|---|---|
Obbligo di Certificazione Unica per forfettari | Sì, i committenti devono emettere la CU per i compensi erogati | ❌ Eliminato, nessun obbligo per i committenti |
Obbligo di fatturazione elettronica | Obbligatorio dal 1° gennaio 2024 per tutti i forfettari | ✅ Confermato |
Monitoraggio dei compensi da parte dell’Agenzia delle Entrate | Doppio canale: CU e fatture elettroniche | ✅ Solo tramite fatture elettroniche |
Semplificazione per i contribuenti forfettari | Necessario raccogliere le CU dai clienti per la dichiarazione | ✅ Non più necessario, dati disponibili via SdI |
Rischio di sanzioni per omessa CU | Alto per i committenti che dimenticano di inviarla | ❌ Azzerato |
La nuova norma è entrata in vigore dal 2024, pertanto i committenti non devono più rilasciare e inviare Certificazione Unica nel 2025, relativa ai compensi erogati nel 2024.
Scadenze Certificazione Unica 2025
Secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate pubblicate il 15 gennaio, la trasmissione telematica della Certificazione Unica 2025 dovrà rispettare queste scadenze:
- Entro il 17 marzo 2025 (il 16 marzo è domenica) le CU di dipendenti e pensionati.
- Entro il 31 marzo 2025 le CU relative a redditi da lavoro autonomo e professionale (non forfettari).
- Entro il 31 ottobre 2025, in linea con la scadenza del Modello 770, per le CU contenenti solo redditi esenti o non dichiarabili nella dichiarazione precompilata.
Conclusioni
L’abolizione della Certificazione Unica Forfettari rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione fiscale. Grazie alla fatturazione elettronica obbligatoria, l’Agenzia delle Entrate può tracciare in tempo reale i compensi percepiti, rendendo superflua la CU.
Questa novità riduce gli oneri burocratici per imprese e professionisti, facilitando la gestione delle dichiarazioni fiscali. Per i sostituti d’imposta, significa meno documentazione da produrre e minori rischi di errori, mentre per i forfettari comporta una gestione più fluida dei compensi.
Dal 2025, quindi, i contribuenti forfettari non devono più attendere la Certificazione Unica dai loro committenti: sarà sufficiente verificare le fatture elettroniche emesse per avere un quadro chiaro dei redditi percepiti.
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