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COSENZA L’Università della Calabria ospita il “Tavolo di Lavoro del roadshow 2025 – Verso Sud“. L’obiettivo è riunire, in un unico think tank, le migliori imprese, istituzioni, rappresentanti dell’accademia e della ricerca, per costruire, valorizzare e comunicare una nuova idea di Sud e di Paese proiettata sul Mediterraneo. Presente, tra i relatori, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Al centro del dibattito l’istituzione della Zes unica, con un passaggio doveroso sulla evoluzione normativa. Gli investimenti già cantierizzati sono pari a 7,5 miliardi di euro e Teha Group stima impatti economici pari a 20 miliardi di euro.
Qualche numero
A partire dal primo gennaio 2024 (data in cui la Zes Unica ha sostituito le 8 Zone Economiche Speciali precedenti) si è assistito ad un aumento del +50,5% nelle Autorizzazioni Uniche (AU) rilasciate e del +21,2% negli investimenti derivanti dalle AU, all’incremento del +71,8% nell’avanzamento della spesa infrastrutturale di competenza della struttura di missione Zes Unica, la quale ha raggiunto i 23,9 milioni di euro. In particolare, delle 420 Autorizzazioni Uniche mappate dall’entrata in vigore della Zes Unica, 322 sono state rilasciate tra agosto e dicembre 2024 (76,7% del totale). Negli ultimi 5 mesi di attività si concentrano il 77,7% degli investimenti autorizzati, il 75,3% delle ricadute occupazionali attivate e l’85,8% dell’avanzamento della spesa infrastrutturale. Infine, da marzo ad ottobre 2024 i tempi medi di rilascio delle Autorizzazioni Uniche si sono ridotti di circa 6 volte.
Occhiuto sulla Zes
«Ci sono tante iniziative Zes che cominciano a realizzarsi in Calabria, ce ne saranno altre nei prossimi mesi. Per sviluppare la Calabria bisogna crederci, da tre anni penso di aver cambiato il mood del governo regionale e di aver dimostrato che si può governare questa regione occupandosi dei problemi e facendola entrare nel mercato degli investimenti da parte di imprese nazionali e multinazionali», sostiene il presidente. Molte di queste aziende sono già in Calabria. «Ieri sono stato a cena con il CEO di un’importante impresa che si occupa di intelligenza artificiale e di digitalizzazione. Vuole fare altri investimenti e ne sono molto felice». C’è un altro lato della medaglia. «Purtroppo ogni anno il Sud perde migliaia di porzioni di prodotto interno individuale, sono i nostri ragazzi che lasciano le regioni del Mezzogiorno e questo rappresenta un impoverimento anche in termini di valori macroeconomici. È la ragione per cui ho cercato di sostenere in ogni modo l’incremento dell’offerta formativa per le università calabresi: abbiamo istituito la facoltà di medicina a Cosenza ed a Crotone. Ci sono poi altri corsi di laurea, altre facoltà che verranno probabilmente discusse nel prossimo Comitato dei Rettori al quale anche il Presidente della Regione partecipa». Il miglioramento dell’offerta formativa, «offre la possibilità ai giovani calabresi di rimanere e poi bisogna creare le opportunità attraverso gli investimenti».
Il governatore riflette sul lavoro svolto nei suoi primi tre anni alla guida della Regione. «Se mi guardo indietro, dico in questi tre anni abbiamo fatte tantissime cose, ma tre anni sono davvero pochi per cambiare il volto e il futuro di una Regione. Ecco perché spero di poter continuare anche dopo i primi cinque anni per dimostrare che forse in due cicli di governo si può davvero cambiare la Calabria».
La sanità
Tra i temi di estrema attualità anche il superamento del commissariamento della sanità calabrese, che passa evidentemente dall’approvazione dei bilanci pregressi delle aziende sanitarie. Ieri e oggi sul Corriere della Calabria abbiamo dato notizia dell’approvazione di quattro bilanci riferiti agli anni che vanno dal 2018 al 2021 dell’Asp di Cosenza. Sul punto Occhiuto è netto. «Stiamo lavorando per approvare i bilanci dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e quella di Cosenza e per dimostrare che il punteggio Lea negli ultimi anni è migliorato. All’esito di queste attività mi auguro che si possa uscire dal commissariamento».
Il rapporto con Calderoli
Il governatore torna poi sui rapporti (freddi) con il ministro Calderoli. «Lo sento molto meno da un po’ di tempo a questa parte, ma lui sa che ho mantenuto la stessa posizione dal primo giorno. A lui ho sempre detto che per me la cosa importante era superare la spesa storica, finanziare gli investimenti, secondo i fabbisogni e non secondo l’ingiusto criterio della spesa storica. Lui ha accelerato solo sull’Autonomia differenziata e non sui Lep. Pianga sul latte versato». (f.benincasa@corrierecal.it)
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