doValue, Mediobanca riprende copertura con Neutral – Economia e Finanza

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(Teleborsa) – Mediobanca ha ripreso la copertura su doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, con una raccomandazioneNeutral” e un target price di 1,90 euro per azione.

Gli analisti scrivono che, in seguito all’acquisizione di Gardant, doValue è ora “in una posizione più forte, sia strategicamente che finanziariamente“. Questa operazione ha consentito al gruppo di rimodellare la propria presenza in Italia, rafforzando la propria leadership, integrando GBV più giovani e assicurandosi nuovi accordi di forward flow con Banco BPM e BPER. I vantaggi includono una maggiore diversificazione dei prodotti, grazie a una maggiore presenza in UTP, e l’aggiunta di un terzo azionista di riferimento, che potrebbe supportare la crescita di nuovi business. Dal punto di vista finanziario, nel contesto dell’acquisizione di Gardant, doValue ha ottenuto nuovi finanziamenti bancari e completato un aumento di capitale di 150 milioni di euro. Ciò ha consentito alla società di rimborsare l’obbligazione in scadenza nel 2025 (265 milioni di euro) e, a seguito dell’emissione di nuove obbligazioni 2030, anche l’obbligazione in scadenza nel 2026 (296 milioni di euro).

Le indicazioni di doValue per il 2024-2026 indicano un’elevata crescita annuale dell’EBITDA a una cifra (+9% 2024-26 CAGR a metà dell’intervallo), in mezzo a un GBV in leggero calo, ricavi stabili e un forte aumento della generazione di flussi di cassa. Adottando una visione più conservativa sull’evoluzione del GBV, sui margini di fatturato e sulle sinergie, le stime di Mediobanca per l’EBITDA e il FCF del 2026 sono rispettivamente dell’8% e del 15% al di sotto della fascia bassa dell’intervallo. In effetti, il gruppo ha riscontrato difficoltà negli ultimi anni nella crescita dei flussi di cassa e nella riduzione dell’indebitamento, principalmente a causa di un EBITDA inferiore alle attese e di dinamiche avverse e inaspettate di anticipi di pagamento e costi di licenziamento. D’altro canto, la riduzione del debito rimane una priorità fondamentale, dato il leverage ratio ancora relativamente elevato del gruppo (2,5x su base proforma nel 2024). “Pur riconoscendo il potenziale di doValue per la generazione di cassa, dato un processo di integrazione relativamente complesso in arrivo, adottiamo una posizione più conservativa sul percorso di deleveraging di doValue”, si legge nella ricerca.

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Mediobanca sottolinea che le recenti vincite di contratti di doValue sono state “solide”, assicurando 5,4 miliardi di euro di nuovi affari all’inizio del 2025, raggiungendo il 70% dell’obiettivo annuale. Ciò include 3,7 miliardi di euro da Project Alphabet in Grecia e 1,5 miliardi di euro da AMCO. Guardando al futuro, con il processo di deleveraging delle banche ormai completato e una formazione di nuovi NPE relativamente bassa, prevede che la liquidità sui mercati NPE nelle aree geografiche di doValue rimarrà bassa. “L’attuale contesto di mercato poco stimolante si riflette correttamente nelle strategie di doValue, che si concentrano sulla diversificazione dei ricavi, ampliando la gamma di classi di attività servite e di servizi offerti, con un focus sulla gestione patrimoniale”, si legge nel documento.

“Sebbene l’acquisizione di Gardant e il completamento del rifinanziamento del debito abbiano rafforzato l’azienda, doValue deve ancora affrontare delle sfide – scrive Mediobanca – La continua bassa liquidità nei suoi mercati NPE nel medio termine, un impegnativo processo di integrazione in arrivo e una leva finanziaria ancora significativa restano i principali ostacoli. Questo, in combinazione con una performance storica nella generazione di flussi di cassa che è scesa al di sotto delle aspettative, si riflette, a nostro avviso, negli attuali bassi multipli del titolo (4,0x EV/EBITDA e rendimento FCF a due cifre). Pur riconoscendo il profilo di rischio e crescita migliorato di doValue, preferiamo attendere il raggiungimento iniziale degli obiettivi, in particolare in termini di generazione di flussi di cassa, prima di adottare una posizione più positiva”.

(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)



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