Cos’è e perché conviene il Servizio a Tutele Graduali in bolletta

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Nella “giungla” delle offerte del mercato libero e delle agevolazioni, i clienti vulnerabili (anche quelli del tutelato) hanno un’opportunità in più per ridurre il costo della bolletta della luce: il Servizio a Tutele Graduali. L’Arera, l’autorità nazionale che si occupa di energia, ha chiarito le modalità con cui richiedere il passaggio, che è consentito soltanto in una finestra temporale definita. La novità, introdotta con la conversione in legge del decreto Concorrenza, riguarda potenzialmente 11,8 milioni di utenti che potranno arrivare a risparmiare fino a 110 euro l’anno. Ecco tutto quello che c’è da sapere e a chi conviene passare al Servizio a Tutele Graduali.

Cos’è il Servizio a Tutele Graduali

Da una parte c’è il mercato libero in cui è possibile scegliere liberamente un fornitore dell’elettricità in base ai prezzi che pratica; dall’altra è attivo il servizio di tutela per la vulnerabilità (per over 75, beneficiari del bonus sociale, disabili e per chi vive in strutture abitative di emergenza). In mezzo si trova il Servizio a Tutele Graduali (Stg). Basta controllare la bolletta per capire di cosa si fa parte. Si tratta di una “zona di passaggio” in cui è finito chi non fa parte delle categorie “vulnerabili” e – dopo il termine del mercato tutelato – non ha deciso di passare al mercato libero. Un regime transitorio, insomma, per accompagnare questi utenti verso il mercato libero.

Per le Tutele Graduali le condizioni contrattuali sono stabilite dall’Arera, il costo di luce e gas è dato dal prezzo all’ingrosso (PUN) più un parametro specifico. La bolletta arriva ogni due mesi, è emessa da un gestore privato (diverso in base alla zona d’Italia in cui si vive e individuato in base a un’asta), ma le regole per le tariffe sono fissate a livello nazionale. Se si paga attraverso la domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito non si deve versare il deposito cauzionale.

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Quanto dura, fino a quando e come si può passare al Servizio Tutele Graduali

Con la delibera 10/2025/R/EEL l’Arera ha chiarito chi può richiedere il passaggio alle Tutele Graduali e come fare per ottenerlo. La possibilità adesso viene estesa ai clienti vulnerabili ossia:

  • Gli over 75;
  • Chi ha un Isee fino a 9.530 euro (fino a 20.000 euro se si hanno almeno 3 figli) che ha diritto in bolletta anche al bonus sociale;
  • Chi ha gravi problemi di salute e necessita di apparecchiature mediche alimentate con energia elettrica per il supporto vitale;
  • Disabili (legge 104/92);
  • Chi abita in una struttura di emergenza a seguito di calamità o in un’isola minore non interconnessa al sistema elettrico nazionale.

Questi soggetti, sia che si trovino nel mercato libero sia in quello tutelato, possono richiedere il passaggio al Servizio a Tutele Graduali entro il 30 giugno 2025. Dopo questa data – ha chiarito l’Arera – non ci sarà più la possibilità di entrare a far parte di questo regime agevolato. Il Servizio a Tutele Graduali durerà fino al 31 marzo 2027.

La richiesta

Per aderire è necessario fare richiesta al fornitore privato al quale è stato affidato il Servizio a Tutele Graduali nella propria zona e che quindi emetterà la bolletta. È possibile trovare il gestore usando il motore di ricerca sul sito dell’Arera: basta inserire il Comune di residenza. In Toscana ad esempio le imprese sono: Illumia a Firenze; Hera ad Arezzo, Lucca e Massa Carrara; Edison a Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Secondo la delibera, le società entro il 20 febbraio dovranno pubblicare sul loro sito i riferimenti per ottenere informazioni, i moduli per chiedere il passaggio al Servizio a Tutele Graduali e anche il numero verde di Arera 800 166 654 a cui potersi rivolgere in caso di dubbi.

Perché conviene il Servizio a Tutele Graduali: pro e contro in bolletta

Qui va fatto un passo indietro. Poco prima della fine della Maggiore tutela si è svolta un’asta nazionale: i fornitori di luce e gas si sono “spartiti” gli utenti (non vulnerabili) che al 1° luglio 2024 non hanno deciso il passaggio al mercato libero. Questi cittadini non sono rimasti senza luce, ma sono finiti appunto nel Servizio a Tutele Graduali, che al momento presenta tariffe convenienti. Perché? Le aste si sono svolte al massimo ribasso, quindi i fornitori, pur di accaparrarsi gli utenti per 3 anni, hanno presentato offerte vantaggiose.

Questo si è tradotto in uno sconto consistente sui costi fissi in bolletta. Il risparmio può arrivare, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, fino a 113 euro l’anno, anche per chi lascia il mercato tutelato. Questo è il lato positivo. Gli svantaggi sono legati al fatto che il Servizio a Tutele Graduali è di fatto un’offerta a prezzo variabile: il costo dell’energia viene aggiornato ogni mese, in base all’andamento del mercato all’ingrosso. In caso di fiammate della quotazione dell’elettricità, questi aumenti potrebbero annullare il risparmio sui costi fissi. In ogni caso anche il Servizio di tutela per la vulnerabilità è a prezzo variabile, perché le tariffe per la componente energia sono aggiornate via via dell’Arera in base all’andamento del mercato. Qui spieghiamo quali valori controllare per capire se una tariffa della luce conviene.



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