di Michele Sanfilippo
L’avanzata inarrestabile delle destre alle elezioni di quasi tutti i paesi europei (per non parlare degli Usa) meriterebbe una seria analisi sull’adozione di politiche economiche neoliberiste, praticate più o meno ovunque, che hanno fatto arricchire enormemente pochi individui (o famiglie) a scapito della riduzione, sempre più marcata, della capacità economica delle fasce medie della popolazione, che sono precipitate verso l’indigenza.
Dopo la debacle del partito democratico alle elezioni Usa, mi sarei aspettato un minimo di autocritica da parte di tutti coloro (penso ai giornalisti dell’informazione mainstream o agli esponenti politici dei partiti sedicenti progressisti) che, da oltre trent’anni, hanno lavorato incessantemente qui in Italia per spostare il più importante partito della sinistra verso il centro politico, spingendolo (senza troppa resistenza interna) verso l’adozione di politiche economiche neoliberiste che, da Clinton e Blair, spopolano tra i partiti progressisti di quasi tutto il mondo.
Eppure, altro che seria analisi! Nelle ultime settimane sui maggiori programmi di informazione politica (per esempio “Otto e mezzo”) e quelli di divulgazione letteraria (per esempio “Quante Storie”) ho visto scorrazzare giornalisti come Maurizio Molinari (a pubblicizzare il suo libro “La nuova guerra contro le democrazie”) o politici, come Romano Prodi (accompagnato da Massimo Giannini, entrambi per pubblicizzare il nuovo libro “Il dovere della speranza”), che, invece di fare un minimo di autocritica per aver appoggiato, senza se senza ma, le politiche neoliberiste, sembravano puntare il dito sui paesi illiberali (Russia e Cina in testa) per le loro interferenze nelle elezioni politiche dei paesi occidentali. Come se le democrazie occidentali non avessero fatto abbastanza per autosabotarsi, alienandosi la gran parte del consenso popolare e minando così la fiducia delle persone in questa forma politica che ha saputo garantire così tanto benessere e pace.
Quindi? Tutto bene! Possiamo continuare le politiche di sempre, purché si faccia attenzione a non farsi ingannare da fake news e, visto che non ce n’è stato abbastanza, si faccia ricorso ad un po’ di sano centro per bilanciare l’eccessivo spostamento del Pd (quel covo di pericolosi sovversivi) a sinistra. Ed ecco quindi Prodi che va a fare il padre nobile di Ruffini e Sala (se si è visto il servizio di Report su di lui si fa veramente fatica a capire cosa ci faccia nel Pd), con Renzi che non si presenta ma manda la fedele Boschi a presenziare.
Trovo incredibile che a sinistra non ci si ponga la domanda: ma come è stato possibile che in tutti questi paesi dove le destre hanno spopolato (Italia, Austria, Ungheria, Usa, etc) o stanno per farlo (Francia e Germania) gli elettori abbiano abbandonato il campo progressista? Ha un senso pensare che sia a causa della cattiva informazione? Non ha più senso ipotizzare che sia perché le condizioni di vita sono così infime da preferire perfino una perdita di libertà in cambio di qualche miglioramento?
Eppure la sinistra è sorda da quest’orecchio. Se si prova ad analizzare il comportamento di due esponenti della sinistra come Scholz e Macron (lo so, dire che Macron è di sinistra sembra un’eresia ma il suo partito nasce come costola del partito socialista francese), si può constatare che, pur di non adottare misure di welfare, hanno preferito consegnare i loro paesi alle destre. In questo momento storico in cui le sicurezze economiche e sociali di gran parte della popolazione sono sempre più labili, in cui i problemi ambientali rischiano di travolgerci tutti, ci sarebbe un gran bisogno di sinistra. Altro che centro.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link