La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dichiarato inammissibile l’emendamento della Lega con il quale si voleva introdurre una nuova rottamazione delle cartelle: la rottamazione-quinquies.
In un clima di incertezza, l’annullamento della rottamazione-quinquies lascia spazio a riflessioni sulle alternative possibili e sulle prospettive future in ambito fiscale.
Di seguito analizziamo la situazione attuale e le possibili strade da percorrere.
Diciamo fin da subito però che non si tratta di uno stop in senso assoluto anche perché nell’atto di indirizzo 2025-2027 del MEF viene messo nero su bianco che uno degli obiettivi di politica fiscale è proprio quello di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti.
Anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata. Promuovendo al contempo le possibili forme di rateizzazione dei pagamenti delle somme dovute.
La rottamazione-quinquies
La proposta della Lega mirava a estendere la definizione agevolata ai carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Consentendo il pagamento in un massimo di 120 rate.
La rottamazione quinquies avrebbe dovuto riguardare imposte, tasse, tributi locali, multe, ecc.
Restando invece esclusi dalla definizione agevolata i carichi relativi:
- alle risorse proprie tradizionali UE di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 200 /436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e 2020/2053/UE, Euratom del Consiglio del 14 dicembre 2020) all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
- alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato (di cui all’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015);
- ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- alle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Dunque per tali debiti non era prevista alcuna sanatoria.
Quali sono le alternative per i contribuenti interessati dalla rottamazione?
Per chi si trovava a fare affidamento sulla rottamazione-quinquies, oppure per coloro che sono già decaduti dalla rottamazione-quater, non mancano soluzioni alternative.
Basti pensare alla rateazione ordinaria delle cartelle anche senza ISEE, alla sospensione legale della riscossione laddove si rispettano i requisiti; ecc.
Diciamo che la via più semplice sarebbe quella di iniziare a rateizzare il debito per poi attendere novità sul fronte della rottamazione-quinquies.
Per chi sta pagando la rottamazione-quater, la 7° rata scade il 5 marzo, il consiglio è quello di continuare a pagare le rate.
In caso contrario si rischia di subire pignoramenti, ipoteche, ecc. Tuttavia, una volta decaduti c’è sempre il salvagente della rateazione ordinaria. Per chi non aveva già rateizzato. E poi ciò non esclude una successiva adesione alla nuova pace fiscale.
Salta la rottamazione quinquies. La speranza però è negli obiettivi di politica fiscale (la rottamazione si farà)
La notizia dello stop alla rottamazione delle cartelle non deve far pensare che da qui ai prossimi mesi non ci saranno novità.
Infatti, leggendo l’atto di indirizzo 2025-2027 del MEF, viene fuori che l’attività dell’Agenzia delle entrate-riscossione, dovrà:
- assicurare il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti, anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata, e
promuovendo al contempo le possibili forme di rateizzazione dei pagamenti delle somme dovute; - garantire la salvaguardia dei crediti affidati in riscossione attraverso il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento nonché degli atti interruttivi dei termini
di prescrizione del credito, pianificando altresì gli interventi idonei a rendicontare anticipatamente agli enti creditori i carichi residui di comprovata inesigibilità (c.d.
discarico anticipato) ovvero, secondo le scadenze previste, quelli per i quali decorrono i termini per il discarico (c.d. discarico automatico).
Efficacia delle azioni e aggiornamento telematico
- migliorare l’efficacia delle attività di recupero del credito, assicurando l’avvio delle procedure di riscossione in coerenza con quanto stabilito nell’ambito della pianificazione annuale delle attività di riscossione. A tal fine, verrà innanzitutto garantito il miglioramento delle tecniche di analisi e dei criteri di selezione delle posizioni debitorie al fine di innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero attraverso l’acquisizione e l’utilizzo, nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l’Agenzia delle entrate-Riscossione. Inoltre, verrà assicurato l’utilizzo, nel rispetto delle previsioni normative vigenti, di dati selettivi e aggiornati in modo da evitare, nel caso di impiego di strumenti massivi, eventuali errori, riducendo la ripetizione di procedure ridondanti per il medesimo carico debitorio e per il medesimo soggetto;
- favorire lo scambio telematico con gli enti impositori o beneficiari per consentire il tempestivo aggiornamento e la fruibilità delle informazioni e delle rendicontazioni riguardanti le procedure di recupero e le riscossioni conseguite (cd. “stato della riscossione”) nonché quelle riguardanti le sospensioni legali della riscossione, le rateazioni e i provvedimenti modificativi dei debiti affidati, anche attraverso la continua
evoluzione dei sistemi e della relativa interoperabilità.
In poche parole la rottamazione quinquies sarà fatta: è solo questione di tempo.
Riassumendo
- Inammissibilità dell’emendamento: la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dichiarato inammissibile l’emendamento della Lega per la rottamazione-quinquies, annullando così la nuova definizione agevolata delle cartelle.
- Ambito della proposta: la misura avrebbe esteso la definizione agevolata ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, con la possibilità di pagamento in un massimo di 120 rate.
- Debiti esclusi: la rottamazione-quinquies escludeva specifici debiti, come quelli relativi alle risorse proprie UE, ai recuperi di aiuti di Stato, ai crediti da pronunce della Corte dei conti e alle sanzioni penali.
- Alternative per i contribuenti: per chi era interessato alla rottamazione-quinquies o già decaduto dalla rottamazione-quater, sono disponibili opzioni come la rateazione ordinaria e la sospensione legale della riscossione, con l’invito a continuare a pagare le rate attuali per evitare pignoramenti.
- Prospettive future: nonostante lo stop attuale, il MEF, con l’atto di indirizzo 2025-2027, prevede misure di pace fiscale e il potenziamento delle attività di recupero del credito, segnalando che la rottamazione, in forma diversa, si realizzerà in futuro.
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