Incidente sul lavoro mortale al porto di Genova. Un operaio di circa 40 anni è rimasto colpito da un oggetto di grandi dimensioni mentre era al lavoro su una imbarcazione in riparazione in un cantiere a Molo Giano della società Amico. L’operaio stava lavorando per una ditta in appalto specializzata in carpenteria. Sul posto si è recato il pubblico ministero di turno Stefano Pippo insieme agli ispettori della Asl3.
I sindacati hanno indetto uno sciopero immediato del comparto metalmeccanico delle riparazioni navali. In una nota, Fim, Fiom e Uilm spiegano: “L’infortunio mortale si è verificato questa mattina presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim Fiom Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è quella dello sciopero sino a fine giornata”.
La Cgil afferma che “la scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente: una vera e propria mattanza. È evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza: istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti”. La Uil Liguria dice “basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente”. Lo dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria.
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