Con il
dell’Agenzia delle Entrate ha avuto luogo l’approvazione dei modelli di comunicazione (di cui all’art.1, comma 487, Legge 30 Dicembre 2024 n.207) per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito di imposta per gli investimenti nella Zona Economica speciale per il Mezzogiorno -ZES unica.
I modelli di comunicazione per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta sono relativi agli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025 nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES Unica).
Attenzione al paragrafo 2.1
Essendo spesso oggetto di richiamo in tutte le disposizioni successive cruciale è il paragrafo 1.2. del provvedimento. “Con la Comunicazione di cui all’art.1, comma 486, primo periodo della Legge – il riferimento è alla Legge 30 Dicembre 2024 n.207 – gli operatori economici che intendano beneficiare del contributo sotto forma di credito d’imposta dovranno comunicare l’ammontare delle spese ammissibili già sostenute e quelle che prevedono di sostenere relativamente all’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengano impiantate nella ZES unica“.
Quale agevolazione per gli investimenti 2024 nella ZES Unica?
Gli investimenti di durata pluriennale avviati nel 2024 e conclusi successivamente al 31 dicembre 2024 insieme agli acconti versati e fatturati prima del 1° Gennaio 2025 sono oggetto di particolare enfasi all’interno del provvedimento.
Non trascura nulla il provvedimento dell‘ Agenzia delle Entrate del 31 Gennaio 2025. Finalmente potranno avere la loro rilevanza sia gli investimenti pluriennali avviati nel 2024 e conclusi successivamente al 31 dicembre 2024 sia gli acconti versati e fatturati prima del 1° Gennaio 2025.
Investimenti pluriennali e ZES Unica
Difatti il provvedimento, al paragrafo 1.3. specifica come “con la Comunicazione di cui al paragrafo 1.2. possono essere indicati anche:
- Gli investimenti di durata pluriennale avviati nel 2024 e conclusi successivamente al 31 dicembre 2024:
- Gli acconti versati e fatturati prima del 1° Gennaio 2025 (e, comunque, non prima del 20 Settembre 2023, data di entrata in vigore del decreto legge) per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2025“.
Uno stralcio importante, quello appena citato, che ha catturato l’attenzione di parecchi operatori economici ed imprenditori che da tempo si erano posti tale problema, avendolo anche proposto nei vari quesiti. Ora i due nodi sono stati sciolti dal nuovissimo provvedimento del 31 Gennaio 2025.
Scadenza fissata per il 15 novembre
La Comunicazione integrativa dovrà essere inviata, a pena di decadenza dall’agevolazione, dagli operatori economici che hanno inviato la Comunicazione di cui all’art.1, comma 486, primo periodo della Legge 30 Dicembre 2024 n.207. Ciò per attestare l’avvenuta realizzazione entro il 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella Comunicazione precedentemente inviata. Non va indicato un ammontare di investimenti superiore a quello riportato nella precedente Comunicazione.
Quali le modalità per l’invio della Comunicazione di cui all’art.1, comma 486, primo periodo della Legge 30 Dicembre 2024 n.207?
Nel Provvedimento del 31 gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate sono specificate anche le modalità per l’invio della Comunicazione di cui all’art.1. comma 486, primo periodo della Legge 30 Dicembre 2024 n.207.
Nuove domande dal 31 marzo
Nello specifico va inviata dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025 esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal beneficiario oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni di cui all’art.3, commi 2-bis e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998 n.322. La trasmissione telematica della Comunicazione è effettuata utilizzando esclusivamente il software denominato “ZESUNICA2025“. Verrà rilasciata, entro 5 giorni, una ricevuta attestante la presa in carico o lo scarto. Verrà messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso la Comunicazione, nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Un‘importante opportunità, pertanto, si profila per imprenditori ed operatori economici che puntino all’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica. Fondamentale sarà l’avvalersi di validi ed esperti professionisti in modo da non trascurare tutti quegli adempimenti strumentali all’ottenimento del contributo!
Maria Chiara Di Carlo
Per approfondimento e supporto circa l’invio della Comunicazione per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica è possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com.
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