Tra Burton e Jarmush, una rom-com dolorosa e grottesca sul vampirismo, che riflette sul significato profondo della solitudine, della depressione e del ritrovarsi nell’amore. Da oggi su IWonderfull
Quando sulle note della celebre Emotions di Brenda Lee, Sasha (una seducente e magnetica Sara Montpetit) e Paul (Félix-Antoine Bénard), protagonisti di Vampira umanista cerca suicida consenziente, si innamorano, ingannando la tensione e la ricerca negata e timida dei rispettivi sguardi, il film dà vita ad un grande e inatteso momento di cinema.
Proprio allora, quando dolcezza, malinconia, grottesco e tragedia finiscono per scontrarsi, si ha la sensazione, che quei due adolescenti così atipici, disperati e solitari, tanto nella sofferenza, quanto nell’amore, siano lo specchio deformato, eppure lucidissimo di ciò che tutti noi siamo. O comunque molti di noi.
Volti e corpi continuamente esposti, affamati e incompresi, che pur di sfuggire al desiderio e alla conflittualità, talvolta passiva e talvolta aggressiva della società moderna, indagano le diverse forme del dolore. Ponendosi per questo, la domanda che i due protagonisti, in prossimità della conclusione del film, rivolgono allo spettatore: “Ci si sente più vivi nella morte, oppure nella vita?”.
Seppur inizialmente, i linguaggi siano quelli dell’horror e del grottesco – la questione familiare sembra strizzare l’occhio in più di un’occasione, a Dark Shadows di Tim Burton -, l’esordio al lungometraggio di Ariane Louis-Seize, è al coming of age movie e alla rom-com teen, che guarda con maggior se non totale interesse, oltreché cura.
Nonostante in superficie, il film appaia come il più classico dei racconti di disperazione e solitudine giovanile, capace poi di trasformarsi in atipico rifugio d’amore, a confondere le carte e gli intrecci narrativi, è proprio la dinamica della sofferenza. Quest’ultima riguarda la giovane vampira e così l’adolescente incompreso, che tutto sembrerebbe desiderare, fuorché restare in vita.
Paradossalmente, la scelta di Paul non è d’amore, bensì di sopravvivenza, pur passando attraverso la morte. I vampiri amano realmente, o si servono della compagnia, per sopperire alla solitudine e alla mancanza di qualcosa o qualcuno che è stato e che il tempo ormai si è portato via?
Se lo è chiesto Jim Jarmush nel 2013 con il malinconico Solo gli amanti sopravvivono. A distanza di dodici anni, Ariane Louis-Seize, si pone il medesimo interrogativo, seppur con passo autoriale estremamente differente, personale e dolce. Ancor prima d’essere cinema sulla natura del vampiro, il film di Louis-Seize è infatti un’indagine intima, dolorosa e buffa, che riflette tanto sul significato profondo della solitudine, quanto dell’amore e della depressione. Per questo il sentimentalismo non è mai mieloso e convenzionale. Al contrario, grottesco, doloroso e sincero.
Il vampirismo come raramente si è visto, che a partire dall’insoddisfazione giovanile, talvolta a causa del bullismo, talvolta a causa di una nerissima ed inspiegabile mancanza d’autostima, diviene strumento perfetto, di trasformazione morale e identitaria. Paul non ha paura di morire, così come Sasha non vorrebbe affatto vivere. Complici nella solitudine e nella consapevolezza del dolore, i due non possono far altro che accettare l’amore.
Quell’emozione folle, inspiegabile e pericolosa, che prima di allora non hanno conosciuto mai e che la natura reietta, mostruosa e senza tempo del vampiro, è invece capace di generare. Ad unirli infatti, potrebbe essere un amore fino alla fine del tempo. Niente di più romantico, niente di più complesso. Ne saranno all’altezza? È ciò che entrambi hanno sempre desiderato? Le risposte non tardano a venire. Prima però è necessario attraversare l’oscurità.
Vampira umanista cerca suicida consenziente, vincitore del premio al Miglior film a Venezia 2023 nella sezione Giornate degli Autori, è in uscita sulla piattaforma streaming IWonderfull, a partire da oggi.
Titolo originale: Vampire humaniste cherche suicidaire consentant
Regia: Ariane Louis-Seize
Interpreti: Sara Montpetit, Félix-Antoine Bénard, Steve Laplante, Sophie Cadieux, Noémie O’Farrell, Marie Brassard
Distribuzione: IWonderfull, I Wonder Pictures, Arthouse
Durata: 90′
Origine: Canada, 2023
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