Traffico aereo a Washington, disastri e profitti – La Bottega del Barbieri

Nei mesi precedenti alla collisione avvenuta a Washington, il Congresso, sulla spinta delle compagnie aeree, ha aumentato gli slot per garantire ai deputati più occasioni di ritorno a casa. Mentre si tagliavano i controllori di volo.

di Freddy Brewster, Lois Parshley, David Sirota (*)

Mesi prima della collisione mortale avvenuta la notte del 29 gennaio, tra un volo di linea e un elicottero militare statunitense, la Camera ha ignorato gli allarmi provenienti sulle collisioni in volo e hanno approvato una misura, sostenuta dal settore aereo e progettata per aumentare il traffico in quello stesso aeroporto dove si è verificato il disastro.
Dopo che uno scontro era stato evitato per un pelo nel marzo 2023 al Ronald Reagan Washington National Airport, la Camera ha preso in considerazione un provvedimento per aumentare il numero di voli consentiti nella struttura. L’aeroporto, infatti, è uno dei due del paese di proprietà del governo federale, e questo conferisce al Congresso un’autorità unica sulle sue operazioni.
Il provvedimento è stato sostenuto dai deputati che volevano un numero maggiore di voli diretti verso i loro Stati di origine così come dalle compagnie che intendevano ampliare le proprie rotte. A opporsi, coloro che sostenevano che l’aeroporto era già sovraccarico da un volume di voli eccessivo per lo spazio aereo della regione di Washington.

«Il disegno di legge proposto – sosteneva allora il deputato Don Beyer al Washington post – va oltre i tentativi passati di espandere gli slot (al Reagan Airport), sovraccaricando pericolosamente la capacità operativa dell’aeroporto a vantaggio di una compagnia aerea». «Anche il titolo del provvedimento, Diretc Access to the Capital Act – continuava Beyer – tradiva la natura della legge, caratterizzata per massimizzare la comodità personale di un numero relativamente piccolo di individui molto potenti e desiderosi di buoni collegamenti a scapito della sicurezza e dell’efficienza dei voli».

Il promotore del provvedimento, il deputato Burgess Owens, ha però insistito: «Tra i miei colleghi circolano, deliberatamente, informazioni errate e voglio chiarire: il nostro sforzo non riguarda il vantaggio che ne possa ricavare un aeroporto, una compagnia aerea o un membro del Congresso. Si tratta di poter dare potere ai consumatori americani offrendo più opzioni e maggiore comodità alle persone che viaggiano da e per Washington Dc».

Tra i principali sponsor economici di Owen si ritrova il comitato di iniziativa politica aziendale di Delta Air Lines che ha spinto a fondo per il provvedimento. lo stesso Comitato di Delta figura tra i principali sponsor dell’altro promotore del provvedimento, il deputato Hank Johnson.
Delta ha speso più di 3,8 milioni di dollari, solo nel 2023, per fare lobbyng sul Congresso, la Federal Aviation Administration (Faa), il Dipartimento dei Trasporti e altri regolatori per l’ampliamento dell’aeroporto Reagan e su altre questioni.

La misura fu bocciata per poco. Però, meno di un anno dopo, una disposizione simile è stata aggiunta a un disegno di legge di nuova autorizzazione della Faa del 2024. Tanto che diversi deputati hanno dovuto lanciare nuovi avvertimenti, preoccupati del fatto che l’aeroporto vicino alla capitale fosse già sovraccarico e che ulteriori voli avrebbero potuto creare situazioni di pericolo. «Ieri (l’aeroporto Reagan) ha avuto una condizione di pericolo dovuta al fatto che due aerei hanno mancato di poco la collisione. Questo incidente ne rievoca un altro simile del marzo 2023» ha affermato il senatore Ben Cardin nell’aprile 2024 mentre il disegno di legge sta per vedere luce. «Gli incidenti mettono in luce la necessità di salvaguardare l’aeroporto da altre operazioni di volo. La sicurezza del pubblico dovrebbe rappresentare la maggior preoccupazione di un disegno di legge mentre l’aumento degli slot compromette proprio quella sicurezza».

Il senatore democratico della Virginia Tim Kaine aveva lanciato un avvertimento simile: «L’incidente quasi mortale di ieri al Dca è un altro esempio del perché non possiamo continuare a infilare altri voli in questo aeroporto» twittò all’epoca: «Sono anni che metto in guardia: il sistema è sopraffatto e rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica».
Scrisse  all’epoca un gruppo di legislatori della zona: «In un momento vergognoso per il Senato, la volontà della maggioranza di entrambe le Camere è stata annullata da un accordo segreto che ha posto specifici interessi al di sopra della sicurezza e della convenienza di milioni di americani».
E poi: «Ogni entità federale e regionale coinvolta nelle operazioni presso [l’aeroporto Reagan] avverte degli impatti negativi per la sicurezza, dei ritardi e delle cancellazioni derivanti da questi cambiamenti. Ignorare questi avvertimenti è sciocco e pericoloso. Ci opponiamo fermamente al traffico aggiuntivo che è già drammaticamente al di sopra della capacità».

Il presidente Joe Biden ha firmato la legge di riautorizzazione della Federal Aviation Administration nel maggio 2024. Il Dipartimento dei trasporti ha iniziato ad assegnare nuovi slot lo scorso dicembre.
L’espansione dei voli è stata  supportata da Delta Air Lines e dalla Capital Access Alliance, un gruppo aziendale che include Delta incaricato di aggiungere voli aggiuntivi all’aeroporto Reagan di Washington. Un editoriale del 2023 dei membri del consiglio di amministrazione di Alliance affermava che «sono stati implementati programmi di nuova generazione, aumentando la sicurezza del traffico aereo all’aeroporto». American, Alaska e United Airlines  si sono opposte all’ampliamento dei voli presso l’aeroporto.
Questa espansione degli slot è stata l’ultima di una serie. Il Congressional Research Service, un ente non di parte, ha riferito che «all’interno della legislazione di riautorizzazione della Faa realizzata nel 2000, 2003 e 2012, il Congresso ha concesso collettivamente 40 slot giornalieri ulteriori al Dca».
Il nuovo Segretario ai Trasporti del Presidente Donald Trump, Sean Duffy, ha votato a favore dell’espansione nel 2012 mentre era alla Camera dei Rappresentanti.

Il recente aumento dei voli all’aeroporto Reagan si è verificato in un contesto di carenza nazionale dei controllori del traffico aereo. Un rapporto del Dipartimento dei trasporti del 2023 ha rilevato che i livelli di personale per i controllori del traffico aereo sono diminuiti del 10% dal 2013 al 2023 e che la Federal Aviation Administration «continua ad affrontare sfide di personale e non ha un piano per affrontarle».
A maggio 2024, la Federal Aviation Administration ha stimato che avrebbe dovuto assumere circa 3.000 controllori del traffico aereo a livello nazionale per soddisfare le richieste. Tuttavia, i controllori del traffico aereo sono stati tra i dipendenti federali che hanno ricevuto questa settimana un’e-mail dall’Office of Personnel Management che dava loro la possibilità di dimettersi ma di essere pagati fino alla fine di settembre.

(*) Tratto da Jacobin Italia. Titolo originale: Washington. I profitti sul traffico aereo.
Freddy Brewster è un reporter freelance e i suoi articoli sono stati pubblicati sul Los Angeles Times, sulla Nbc News, su CalMatters, sul Lost Coast Outpost e su altre testate in California. Lois Parshley è una giornalista investigativa pluripremiata. I suoi reportage sono stati pubblicati sul New Yorker, Harper’s, il New York Times, Businessweek, National Geographic e altri. David Sirota è editor di Jacobin. Cura la redazione di Lever e in precedenza ha ricoperto il ruolo di consulente senior e speechwriter per la campagna presidenziale del 2020 di Bernie Sanders. Questo articolo è uscito su Jacobin Mag, la traduzione è a cura della redazione di Jacobin Italia.

Immagini:

Ronald Reagan Washington National Airport Metro Station – Arlington (VA) 2015, by Ron Cogswell. Licenza: CC BY 2.0.

Delta_Air_Lines_B767-300_N130DL
Richard Snyder from San Jose, CA, United States of America derivative work: Altair78.
Licenza: CC BY-SA 2.0

Tower Ronald Reagan Washington National Airport, by Harry Pherson. Licenza: CC BY 2.0.

***