Pensioni per chi ha oggi 50 anni, et� e importi di quando potr� andare. Ad alcuni mancano solo 5 anni

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E’ possibile andare in pensione a 50 anni di età oggi? I requisiti per andare in pensione attualmente sono molto chiari e ben definiti. Eppure c’è chi si chiede se e quali siano le possibilità per andare in pensione prima. Vediamo nel dettaglio di seguito, chi e quando può andare in pensione a 50 anni, o a 55 anni, comunque prima dei normali requisiti richiesti per l’uscita. 

  • Si può andare in pensione a 50 oggi? 
  • Finanziamenti e agevolazioni

    Agricoltura

     

  • Chi può andare in pensione a 56, 57, 58 anni
  • Quali sono le categorie di persone che possono uscire a 59 anni
  • Quando è possibile andare in pensione a 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66 anni
  • I normali requisiti per la pensione di vecchiaia

Si può andare in pensione a 50 oggi? 

Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, non c’è alcuna possibilità oggi di andare in pensione a 50 anni di età (ad eccezione di un unico caso specifico che vedremo in seguito). Bisogna lavorare di più per collocarsi a riposo.

Tuttavia, ci sono categorie di persone che possono andarci aspettando almeno altri 5 anni, vale a dire a 55 anni, che forse è l’età più bassa oggi per andare in pensione.

Attualmente possono uscire a 55 anni coloro che hanno iniziato a lavorare a 14 anni di età e hanno versato almeno 41 anni di contributi. Si tratta dei cosiddetti lavoratori precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 19esimo anno di età e hanno maturato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni.

E’, dunque, una possibilità valida per andare in pensione prima pur se sono ormai sempre meno coloro che hanno iniziato a lavorare presto e possono lasciare il lavoro così presto rispetto ai normali requisiti richiesti.

Per andare in pensione con la quota 41, è necessario soddisfare specifiche condizioni che sono:

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  • trovarsi in stato di disoccupazione per la perdita involontaria del posto di lavoro e risultare disoccupati da almeno tre mesi dall’evento:
  • assistere da almeno 6 mesi un parente di primo grado o il coniuge affetto da handicap grave;
  • avere capacità lavorativa ridotta accertata ai fini dell’invalidità civile pari o superiore al 74%;
  • svolgere attività lavorative usuranti da almeno 6 anni negli ultimi 7 prima della domanda di pensione;
  • essere lavoratori usuranti o notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.

Insieme ai precoci, possono andare in pensione prima, anche fino a 55 anni di età, alcune categorie di persone per invalidità e disabilità.

La normativa vigente permette ai lavoratori con una invalidità dall’80% in poi di anticipare l’età pensionabile a 55 anni per le donne, che salgono a 60 per gli uomini.

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Per i lavoratori non vedenti, il limite di età fissato per la pensione è di 50 anni per le donne e di 55 per gli uomini.

Chi può andare in pensione a 56, 57, 58 anni

Chi ha una età compresa tra i 56 e i 58 anni di età ha sempre la possibilità di andare in pensione con la quota 41 ma anche con la pensione anticipata ordinaria, vale a dire con 42 anni e 10 mesi di contributi nei casi degli uomini e con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. 

Quali sono le categorie di persone che possono uscire a 59 e 60 anni

Una possibilità, oltre la quota 41 e la pensione anticipata ordinaria, che permette anticipare la pensione fino a 59 o 60 anni è quella della opzione donna. Si tratta del sistema di uscita anticipata valida sia per le lavoratrici dipendenti, pubbliche e private, sia per le lavoratrici autonome.

L’Opzione donna 2025 prevede, in realtà, l’uscita dal lavoro a 61 anni di età, ma è previsto un anticipo di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni, per cui si può andare in pensione a 60 anni se si ha un figlio e a 59 anni se si hanno due o più figli.

Non cambia il requisito contributivo, che resta fermo a 35 anni di contributi da maturare entro il 31 dicembre 2024.

E’ possibile anticipare il momento dell’uscita all’età di 60 anni anche con l’isopensione, lo scivolo di accompagnamento a cui ricorrono le imprese per gestire l’esubero di personale e per evitare licenziamenti.

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L’isopensione consente di lasciare prima il lavoro fino a 7 anni rispetto ai normali requisiti pensionistici richiesti, quindi a 60 anni, ma non vale per tutti i lavoratori. Possono, infatti, usufruirne solo i dipendenti in esubero di aziende con più di 15 lavoratori e solo in presenza di accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative.

Si può andare in pensione prima a 60 anni anche con i trattamenti speciali di anzianità e vecchiaia: si tratta di tipologie di uscita valide per coloro che lavorano nel comparto difesa, soccorso e sicurezza e per i lavoratori del settore trasporto, sportivo e dello spettacolo. 

Quando è possibile andare in pensione a 61, 62, 63, 64, 65, 66 anni

Passando alle opzioni per andare in pensione da 61 a 66 anni, sono disponibili attualmente le seguenti:

  • la pensione anticipata ordinaria, sempre con 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • l’opzione donna per l’uscita a 61 anni di età;
  • la quota 103 per andare in pensione a 62 anni di età e con almeno 41 anni di contributi, considerando le finestre mobili di sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e di nove mesi per i lavoratori dipendenti pubblici;
  • Contributi e agevolazioni

    per le imprese

     

  • il nuovo sistema di pensione a 64 anni di età e con 25 anni di contributi, non più 20, avendo però maturato un importo pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (poco più 1.600 euro al mese) raggiungibile sommando la pensione pubblica e la rendita maturata nei fondi pensione;
  • l’aumento da 12 a 16 mesi dello sconto di pensione per le lavoratrici madri; se, infatti, prima la riduzione dell’età pensionabile era fino a 12 mesi l’età per ogni figlio avuto per tre o più figli, quest’anno lo sconto sale di ulteriori 4 mesi, per cui l’età di uscita passa da 66 anni a 65 anni e 8 mesi. 

I normali requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni

In ogni caso, i normali requisiti per andare in pensione di vecchiaia previsti dall’attuale Legge Fornero vigente restano confermati ancora quest’anno 2025 a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi, e sia per gli uomini che per le donne. 
 

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