Migliaia di influencer e creator hanno richiesto accrediti stampa alla Casa Bianca. L’amministrazione guidata dal Presidente Donald Trump, infatti, darà spazio a chiunque crei “contenuti giornalistici legittimi, indipendentemente dal mezzo” nei suoi briefing con i giornalisti. Ring lights e treppiedi per cellulari sono dunque alle porte.
Nelle 24 ore successive all’annuncio della Casa Bianca di voler aprire i briefing stampa ai creatori di contenuti e ai podcaster, più di 7.400 influencer hanno fatto domanda per ottenere gli accrediti stampa, come riporta Bloomberg. L’obiettivo è quello di aumentare il numero di “voci dai nuovi media” con accesso ai briefing per raggiungere i giovani e altri gruppi demografici che consumano notizie da fonti non tradizionali come giornali e televisione. “Che siate creator su TikTok, blogger, podcaster – se producete contenuti giornalistici legittimi, indipendentemente dal mezzo – potrete richiedere gli accrediti per la stampa alla Casa Bianca”, ha dichiarato l’addetta stampa Karoline Leavitt ai giornalisti durante un briefing mercoledì.
I giovani americani si affidano sempre più ai social media per tenersi informati. Secondo il Pew Research Center, più della metà degli adulti statunitensi dichiara di ricevere almeno qualche volta notizie dai social media. Dal 2020 al 2024 la percentuale di adulti che consumano notizie da TikTok sarebbe aumentata dal 3% al 17%. Circa il 45% di coloro che consumano notizie su TikTok ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni e un altro 38% tra i 30 e i 49 anni.
Tuttavia, poiché un pubblico sempre più ampio utilizza i social media come fonte principale di notizie, il rischio di disinformazione aumenta. Un’indagine della BBC del giugno 2024 ha rilevato che agli utenti di TikTok nelle zone del Regno Unito interessate dalle elezioni sono stati consigliati video di cospirazioni e contenuti generati dall’intelligenza artificiale che promuovevano affermazioni infondate su alcuni candidati. I giovani sono particolarmente vulnerabili. Secondo i risultati di un test sulla disinformazione sviluppato dall’Università della Virginia, le persone con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni avrebbero una probabilità significativamente inferiore di identificare correttamente i titoli di notizie false generate dall’AI rispetto a quelli di età superiore ai 65 anni. Fortune ha contattato un portavoce della Casa Bianca, che però non ha risposto alla richiesta di commento.
Gli influencer e il futuro della comunicazione
Anche prima del ritorno di Donald Trump nello Studio Ovale, la Casa Bianca si stava interessando sempre più ai creatori di contenuti. Nell’agosto 2024, l’ex presidente Joe Biden aveva ospitato circa 100 influencer, definendoli “il futuro”.“Siete la fonte delle notizie”, aveva detto. “Rappresentate nuove possibilità, una svolta nel modo di comunicare”.
Per Trump, gli influencer non rappresentano solo il futuro della comunicazione della Casa Bianca, ma sono stati anche tra i protagonisti della sua rielezione. Il tycoon ha ottenuto il 43% dei voti nella fascia di popolazione con un’età tra i 18 e i 29 anni nel 2024, un aumento del 7% rispetto alle presidenziali del 2020. In che modo? Anche facendo leva su giovani uomini influencer come Jake e Logan Paul o Adin Ross, che hanno raccolto fanbase maschili della Gen Z, un gruppo demografico che è diventato sempre più conservatore prima delle elezioni.
Il presidente ha anche ottenuto il sostegno della stessa TikTok, impegnandosi pochi giorni prima del suo insediamento a firmare un ordine esecutivo per dare alla società madre cinese della piattaforma, ByteDance, la possibilità di trovare un acquirente negli Stati Uniti. L’amministratore delegato di TikTok, Shou Chew, ha ringraziato Trump in un video per il suo sostegno all’azienda e ha elogiato la presenza e la generazione di contenuti di Trump stesso sull’app, che ha dichiarato di aver generato più di 60 miliardi di visualizzazioni. Il sostegno degli influencer a Trump è culminato in una festa “Power 30 Awards” sponsorizzata da TikTok la sera prima dell’inaugurazione, che ha premiato i creatori di contenuti conservatori che hanno aiutato Trump a ottenere il suo secondo mandato. “Non ci sarebbero festeggiamenti stasera se non fosse per l’impegno dei nostri guerrieri della tastiera”, ha riferito alla folla Alex Bruesewitz, consigliere di Trump e stratega dei media e degli influencer. “Ognuno di voi ha avuto un ruolo in questa vittoria storica e schiacciante. E il Presidente ve ne è incredibilmente grato. Presto festeggeremo tutti insieme alla Casa Bianca”.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com
In foto l’influencer e pugile Jake Paul, che ha appoggiato Donald Trump, all’inaugurazione presidenziale del 20 gennaio.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link