Faentina, 14 richieste da pendolari e sindaci: nuovi treni, più corse e indennizzi

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Faentina. La sostituzione o l’ammodernamento dei treni, sanzioni per i disservizi da ridistribuire ai pendolari, scontistica o sospensione dei costi di abbonamento fino alla ripresa di un servizio accettabile, nuovo orario, con più corse, diurne notturne e “veloci”.

Sono alcune delle proposte contenute nel “Manifesto per la Faentina” lanciato dai partecipanti alla manifestazione, promossa dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato Pendolari “Mugello attaccati al treno”, che si è tenuta questa mattina a Borgo San Lorenzo contro i disservizi e per il futuro della tratta ferroviaria che collega Firenze a Faenza, usata ogni gironi da migliaia di pendolari per recarsi al lavoro o a scuola. 

All’iniziativa sindaci e cittadini dei territori interessati dalla Faentina, quindi del Mugello e della valle del Lamone, ma anche alcuni comuni della Valdisieve. 

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Il Manifesto è stato sottoscritto da Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato Pendolari “Mugello attaccati al treno”, dai Comuni toscani di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fiesole, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Vaglia, Vicchio, dai due Comuni romagnoli Brisighella e Faenza, da Cgil Cisl e Uil, Legambiente,  Cna, Confcommercio e Confesercenti, Consulta dei Giovani – Marradi, I ragazzi di Brisi, Comitato Pendolari resistenti “Valdisieve”, Comitato “Giù le mani dal treno” Val Lamone.

I firmatari chiedono alle Regioni interessate, Toscana ed Emilia Romagna, di sottoscriverlo. 

“La sottoscrizione del Manifesto – si legge nel documento – dovrà inoltre produrre una concertazione tra Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Ravenna e gestori del Trasporto Pubblico Locale, per concordare e sottoscrivere una pianificazione degli interventi necessari (come parcheggi scambiatori, sistema di agevolazioni tariffarie per gli utenti più distanti…) volti a consentire un’alternativa sostenibile al mezzo privato, visti i target di riduzione delle emissioni (inquinanti e climalteranti) che i programmi comunitari e nazionali sopracitati ci obbligano a rispettare”.

Le 14 richieste contenute nel Manifesto per la Faentina

1) Impegno a fornire entro il 15 marzo il cronoprogramma definitivo sulla sostituzione dei treni, che dovrà prevedere la quasi totale sostituzione entro il 2025 e la modernizzazione di quelli rimanenti;

2) Impegno da parte della Regione ad adottare le sanzioni previste dal contratto di servizio, quando dovute, con l’obiettivo di ridistribuirli ogni sei mesi ai pendolari che usufruiscono della tratta;

3) Creazione di un tavolo permanente sulla Faentina dove siano presenti Amministrazioni Comunali, Associazioni di categoria, Sindacati e Comitati Pendolari di entrambe le Regioni;

4) Aumento delle corse che si attestano ai binari diversi dal 17 e 18 della stazione di Santa Maria Novella e realizzazione di infrastrutture che facilitino lo spostamento dai binari 17 e 18;

5) Verifica degli interventi e cronoprogramma in tempi rapidi degli investimenti sottoscritti nel dicembre 2017 e in gran parte disattesi;

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6) Previsione di nuclei di manutenzione sulla linea Faentina, sia a Marradi che a Borgo San Lorenzo, per interventi di manutenzione ordinaria nelle h24;

7) Meccanismi di scontistica o sospensione dei costi di abbonamento dei pendolari fino alla ripresa di un servizio accettabile sulla linea ferroviaria Faentina, con riferimento a tassi di ritardo e soppressione corse;

8) Previsione di bus sostitutivi dedicati alle scuole nella tratta Marradi – Faenza, vista la difficile gestione odierna;

9) Individuazione di un responsabile per la gestione dei bus sostitutivi che entri in servizio al momento di attivazione dell’allerta SANF e faccia da tramite con le Amministrazioni comunali;

10) Cronoprogramma dettagliato e completo degli interventi sulle frane della tratta Marradi-Faenza dovute all’alluvione del maggio 2023 e chiarezza su quali interventi saranno eseguiti prioritariamente sulle frane per superare quanto prima i rallentamenti di velocità nella tratta Marradi-Faenza;

11) Un nuovo Memorario, con maggiori corse sia diurne che notturne;

12) Maggiori servizi e integrazione del Tper Emilia Romagna per il territorio della Valle del Lamone, superando anche il confine regionale;

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13) Verifica di una nuova progettualità per corse “veloci” che abbattano i tempi di percorrenza dalle stazioni principali, a partire dalla reintroduzione del secondo binario nelle stazioni ove sono stati tolti, verificando l’efficacia dei sistemi di segnalamento e legandole capillarmente con una integrazione ferro/gomma;

14) Modifica del contratto di servizio, o formalizzazione di uno specifico addendum, che torni a rendere obbligatorio per Trenitalia confrontarsi singolarmente almeno una volta all’anno direttamente sul territorio.



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