Forza Italia sta lavorando insieme alle altre componenti del centrodestra per la realizzazione di un programma condiviso e per arrivare alla designazione di un candidato sindaco espressione unitaria del centrodestra. “Sicuramente i lavori pubblici – sono le parole di Tiziano Rigotto riportate dalla nota stampa – sono parte importante di questo lavoro, per cui auspichiamo che l’assessore reggente pro tempore delle competenze dei lavori pubblici (Pietro Matteotti, ndr) apporti il suo prezioso contributo al confronto in corso, partecipando da subito al tavolo di confronto allestito allo scopo di ottenere un risultato unitario”.
“Forza Italia si dedica anche al turismo e all’indotto che costituisce il tessuto economico e sociale locale, di cui Riva del Garda è il “cuore” – spiegano nel comunicato stampa – Da qualunque parte si guardi e qualunque programma si possa immaginare, non si può prescindere dai fatti che la storia e la collocazione geografica hanno “scelto” Riva del Garda per farla diventare punto di riferimento dei vari momenti della crescita del movimento turistico, destinazione ambita e riconosciuta. Crescita che pone qualche quesito cui occorre dare risposte senza prevenzioni o precondizioni”.
“Il turismo deve essere protagonista nel provocare che tutte le componenti economiche possano suonare uno stesso spartito – sottolineano – E tutto ciò dovrebbe accadere in modo tale che il cittadino di Riva del Garda e l’ospite possano avere la stessa dignità. Il cittadino deve sentirsi protagonista tanto quanto l’ospite. Infrastrutture e servizi creati per il turismo diventano un plus per i cittadini in un’armonia di presenza che permetta una crescita – spiegano ancora – Una destinazione turistica moderna non deve “soffrire” le perplessità dei cittadini non protagonisti che si sentono messi da parte da chi viene a fare vacanza e a goderne; gli ospiti non espropriano, con gli ospiti occorre convivere, per imparare e crescere. Questi concetti debbono pure entrare a far parte di una visione economico/normativa, per cui i cittadini di Riva se ne vanno altrove per lasciare spazio al business, e migliaia di lavoratori, indispensabili per far funzionare il turismo e non solo in modo adeguato, competitivo e di qualità, non trovano quelle opportunità di alloggio che permetterebbero loro di far parte di una squadra allargata, di inserirsi nel tessuto sociale della città, di conoscere e farsi conoscere, di essere mano a mano inclusi”.
Riva come territorio turistico leader nell’outdoor. “Il fenomeno, certo importante e trainante, va però analizzato nei numeri e nei contenuti affermano – essendo moltissimi gli ospiti che arrivano per motivi più semplici quanto eterni: il clima, la bellezza della natura e la gastronomia. Forza Italia guarda alla destinazione con una visione di sistema coerente, integrato e sostenibile di accoglienza, ospitalità e servizi, in grado di valorizzare le plurali identità territoriali. Una regia consapevole che possa incidere su tutti i settori che attualmente presentano criticità, lavorando affinché sia cittadini che ospiti possano vivere la città come esperienza sostenibile”.
“Nessuno deve restare indietro – ribadiscono – a partire dalle fasce deboli che spesso si sentono abbandonati dal sistema. È necessario imparare da nazioni che hanno fatto del welfare l’unico obiettivo per ridurre le disuguaglianze e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Assistenza sanitaria, assistenza sociale, educazione, sicurezza sociale, servizi abitativi, politiche per l’infanzia e assistenza alle fasce deboli. La creazione di sportelli dedicati che possano restituire un’autonomia a tanti ora negata e che spesso li obbliga a chiedere aiuto ai figli per impossibilità a districarsi nel mondo del web”.
“Globalizzazione e localizzazione devono trovare un terreno comune su cui poter procedere per guardare ad un orizzonte in cui nessuno viene dimenticato – conclude così il comunicato stampa di Forza Italia – Abbiamo una cittadina mutata negli anni ma che è sempre stata una terra di mezzo quindi perfettamente in grado di sostenere una multietnicità che diventa valore e non deve spaventare. La cultura della solidarietà può solo arricchire una comunità che solo così può fare accoglienza virtuosa. I tempi stringono e, come diceva Benjamin Franklin, “se fallisci nell’organizzazione, stai organizzando il tuo fallimento”. Cambiare direzione non sempre significa sbagliare strada”.
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