Ape Sociale 2025, stop per questi lavoratori: ecco perché

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Come per tutti i trattamenti previdenziali, anche l’Ape Sociale prevede delle esclusioni in fase di accesso.

Esclusioni che, in questo caso, scattano se si commettono degli errori. Per evitare di perdere il diritto a questo trattamento previdenziale, i lavoratori prossimi alla pensione devono fare attenzione prima di commettere uno di questi errori.

Vediamo infatti quali sono, e come evitarli per non perdere l’accesso all’Ape Sociale.

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Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di lucia pirruccio.

Ape Sociale 2025, stop a questi lavoratori: ecco perché

Da tempo l’Ape Sociale permette a diversi lavoratori di andare in pensione con un’anzianità contributiva che va da 30 a massimo 36 anni. A patto ovviamente di rientrare in alcune categorie specifiche, come ad esempio quella dei caregiver, degli invalidi, degli addetti a lavori gravosi e dei disoccupati.

Proprio questi ultimi rischiano di non poter accedere all’Ape Sociale se commettono alcuni errori. Come ad esempio quello di non usufruire della Naspi, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego.

Come previsto dalla normativa vigente, per aderire all’Ape Sociale il lavoratore vicino alla pensione, se diventa disoccupato, dovrà usufruire prima della Naspi, portarla a termine, e solo in seguito passare all?Ape.

Per ottenere la Naspi, però, il lavoratore dovrà risultare disoccupato secondo quanto stabilito dall’INPS, ovvero a seguito di “cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato“.

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Non sono quindi contemplate le semplici dimissioni (a meno che non siano per giusta causa) nell’ambito dell’Ape Sociale.

Lo stesso vale per il licenziamento “indotto”, ovvero quando si spinge il datore di lavoro a licenziare il dipendente mediante continue assenze.

La nuova disposizione prevede infatti che se il licenziamento è motivato dall?eccesso di assenze ingiustificate, esso viene assimilato alle dimissioni volontarie, precludendo l’accesso alla Naspi (e così all’Ape Sociale).

Ape Sociale 2025, come evitare questi “errori”

Gli errori sopramenzionati sono praticamente delle “scorciatoie” che in passato molti lavoratori hanno seguito per accedere all’Ape Sociale tramite la disoccupazione coperta da Naspi.

Un sistema oggi non più fattibile, visto che le dimissioni previste per accedere alla Naspi (ai fini dell’accesso all’Ape Sociale) devono essere sempre per “giusta causa”, come ad esempio a causa di mancata retribuzione, molestie, demansionamenti, mobbing e tanto altro.

bene inoltre ricordare che il lavoratore deve aver completato l’intero periodo di Naspi spettante. Se un lavoratore ha fatto domanda per l’Ape Sociale, ma ha ancora dei mesi di Naspi da fruire, è improbabile che l’INPS approvi la richiesta per il trattamento.

Detto questo, se un lavoratore vuole aderire all’Ape Sociale in qualità di disoccupato, dovrà evitare fin da oggi di commettere questi errori, e attenersi alla normativa vigente.

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Se però il lavoratore non ha modo di prendere la disoccupazione secondo quanto previsto dalla normativa, dovrà quindi soddisfare gli altri requisiti d’accesso (caregiver, invalidità ecc.). Oltre al fatto di avere dai 30 ai 36 anni di anzianità contributiva e 63 anni e 5 mesi di età al momento della domanda.

Ape Sociale 2025, quando (e come) richiederla

Come negli anni precedenti, si può aderire all’Ape Sociale soltanto se si fa domanda di certificazione del diritto entro il 31 marzo, il 15 luglio o massimo entro il 30 novembre 2025.

Se si va oltre l’ultima data, toccherà andare in pensione con l’Ape Sociale a partire dall’anno successivo.

Tutta la richiesta di adesione può essere fatta direttamente sul portale web dell’INPS, cliccando su “Utilizza il servizio” e poi accedendo tramite SPID, CIE o CNS.

Come già accennato nella guida alle novità del 2025, se si è già in possesso di tutti i requisiti previsti, è possibile presentare la domanda di accesso in via contestuale o nelle more dell’istruttoria della richiesta. In modo da non perdere eventuali mensilità dell’Ape Sociale.

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