Piano sanitario e sociale integrato, ok della Giunta. Ora al vaglio del Consiglio

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(AGENPARL) – Roma, 1 Febbraio 2025

(AGENPARL) – sab 01 febbraio 2025 Piano sanitario e sociale integrato, ok della Giunta. Ora al vaglio del
Consiglio
Scritto da Redazione, sabato 1 febbraio 2025
E’ arrivata al termine la stesura del nuovo Piano sanitario e sociale
integrato regionale, un importante strumento di programmazione che delinea
le strategie per rispondere alle sfide, sempre più complesse, che i
sistemi di welfare si trovano ad affrontare. Fissa inoltre gli obiettivi
delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali da qui al prossimo
futuro.
Il Piano è stato approvato nell’ultima seduta di giunta. L’iter ora
proseguirà in Consiglio, passando prima di tutto per la discussione in
terza commissione (salute e politiche sociali) prevista per mercoledì 5
febbraio.
“Il piano – sottolinea il presidente Eugenio Giani – si regge su pilastri
che mirano a ripensare i modelli organizzativi del sistema sanitario,
sociosanitario e sociale per realizzare una crescita che tenga conto della
lotta alle disuguaglianze, la garanzia di un futuro sostenibile dal punto
di vista sociale, economico e ambientale”.
“Uno strumento di programmazione – evidenzia l’assessore al diritto alla
salute Simone Bezzini – che si pone l’obiettivo di anticipare le risposte
ai nuovi bisogni di salute attraverso il coinvolgimento dei professionisti,
delle istituzioni, delle comunità e i singoli cittadini nell’uso
consapevole dei servizi e delle prestazioni del Sistema sanitario
regionale. Dietro al piano c’è un grande lavoro di studio e ricerca, ma
anche l’esperienza diretta degli stakeholders. Energie che nella realtà
danno concretezza all’integrazione tra sanità e sociale e per questo non
possiamo che ringraziarli”
“Il piano è frutto di un lavoro di squadra, tra assessorati e settori
regionali, così come del confronto con gli operatori e le comunità che
vivono i territori – dichiara l’assessora alle politiche sociali Serena
Spinelli. Un impegno nel solco della riforma dell’assistenza territoriale e
che vuole raccogliere la sfida di una sempre maggiore capacità di
integrazione sociosanitaria, di trasversalità dei percorsi, di centralità
della persona. Di fronte a una popolazione che invecchia e purtroppo anche
a una povertà crescente, serve un servizio sociosanitario pubblico in
grado di rispondere a bisogni sempre più complessi, in cui cura e
protezione sociale devono andare di pari passo”.
La redazione del Piano ha richiesto un lavoro intenso da parte della
Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Toscana, coinvolgendo
tutti i settori dei due assessorati in un gruppo di lavoro composto anche
da ANCI, ARS, OTGC, MeS e il Settore programmazione della Direzione
Bilancio. Punto di partenza i risultati della programmazione precedente
insieme ad un’analisi del quadro socioeconomico ed epidemiologico della
Toscana. Con alcune novità però rispetto ai piani precedenti, determinate
dagli effetti della pandemia che ha avuto un impatto imprevedibile sui i
sistemi di welfare e anche, ad esempio, dagli effetti dei cambiamenti
climatici sulla salute che hanno portato ad un progressivo manifestarsi di
malattie poco not, le cosiddette arbovirosi. Elementi che rendono
necessario un approccio sempre più integrato dei servizi sanitari e
sociosanitari in un’ottica One Health.
Il lavoro non è stato solo tecnico. il Piano è stato frutto di un vero e
proprio percorso partecipativo e di concertazione lanciato dagli assessori
Spinelli e Bezzini. Prima di arrivare alla sua versione definitiva, il
Piano è stato presentato nelle tre aree vaste della Toscana, a Firenze,
Pisa e Siena, coinvolgendo i principali stakeholders dei territori e
raccogliendo contributi e sollecitazioni. E’ stata attivato anche uno
spazio digitale che ha consentito di raccogliere l’apporto della
cittadinanza.
Sono sette gli obiettivi generali del piano:
• Promuovere la salute in tutte le politiche. Favorendo il benessere e i
corretti stili di vita con azioni specifiche in diversi setting, tra cui la
scuola, la comunità, il lavoro, il servizio sanitario. Occorre sviluppare
la consapevolezza e la responsabilità degli individui nei confronti della
propria salute con un approccio integrato, continuativo, sostenibile,
multifattoriale e multidisciplinare
• Sviluppare l’assistenza territoriale. Realizzare un sistema integrato
sanitario, sociosanitario e sociale più resiliente. Le riforme avviate
passano anche dal completamento delle Case di comunità, Ospedali di
comunità che andranno ad aggiungersi alle Centrali operative territoriali
già entrate in funzione.
• Rafforzare l’integrazione sociale, socio sanitaria e le politiche di
inclusione. Per rispondere in maniera adeguata alle nuove forme di
fragilità sociali e ridurre il più possibile le disuguaglianze,
garantendo a tutti accesso agli interventi e alle prestazioni.
• Promuovere e realizzare la circolarità delle reti. Attraverso una
riorganizzazione dei processi di cura centrati su una maggiore integrazione
tra rete ospedaliera e servizi territoriali.
• Garantire appropriatezza delle cure e governo della domanda. Per
ridurre le pressioni sul sistema sanitario pubblico e creando un equilibrio
tra quantità e qualità dei servizi e sostenibilità del sistema.
• Favorire la trasformazione digitale del sistema sanitario. Rafforzando
ulteriormente l’ecosistema digitale della Regione Toscana e semplificando
ulteriormente l’accesso ai servizi per le persone.
• Appoggiare la transizione ecologica e le politiche territoriali.
Concorrendo anche alle strategie per le aree interne.

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