Il Sud che salva il Sud: Adler compra Dema

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C’è un Sud che compra al Sud e acquisisce aziende all’estero, che salva industrie sull’orlo di una pericolosa crisi di investimenti (altro che di nervi) e continua intanto a espandersi oltre confine, mostrando fiuto per gli affari e concretezza nelle scelte. Di ieri l’ultimo, significativo capitolo di una storia che ha già visto, per la sola Campania, negli ultimi due anni i napoletani di Tea Tek rilevare lo stabilimento Whirlpool di via Argine, con tutta la manodopera, e i casertani di Seri Industrial acquisire la proprietà di Menarini spa, ex Industria Italiana Autobus, con i cinesi di Geely al 25%. Ieri è toccato al Gruppo Adler, leader globale nella produzione di componenti per il settore automotive e aeronautico, quartier generale in Campania, presente in 23 Paesi di tutto il mondo con 100 stabilimenti e una forza lavoro di circa 20mila dipendenti, annunciare l’acquisizione di Dema, storica e strategica azienda del comparto aeronautico, con sedi in Campania (Somma Vesuviana e Paolisi) e Puglia (Brindisi), e circa 500 dipendenti, alle prese da anni con una crisi importante.

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«Con questa operazione – fa sapere il Gruppo guidato dall’industriale napoletano Paolo Scudieri – Adler conferma il proprio impegno nel sostenere e rilanciare realtà produttive di grande valore, garantendo un futuro solido e competitivo a un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana. L’acquisizione di Dema non è solo una scelta industriale, ma anche una decisione volta a preservare un patrimonio strategico per l’intero sistema economico nazionale».

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Adler risponde anche alle perplessità sollevate dai sindacati metalmeccanici sulle ricadute dell’operazione in termini occupazionali: «L’azienda riconosce la necessità di una forte riorganizzazione aziendale per garantire efficienza, competitività e sostenibilità a lungo termine. Questo percorso sarà affrontato con la massima attenzione e nel pieno rispetto dei lavoratori, che rappresentano il cuore pulsante e il patrimonio umano di Dema». Dice il presidente Scudieri: «Siamo orgogliosi di aver acquisito un’azienda di valore come Dema. Il nostro obiettivo è di restituire solidità e competitività ad una realtà che rappresenta un punto di riferimento strategico per il settore aeronautico. Come sempre, il nostro impegno è rivolto non solo alla crescita industriale, ma anche al benessere dei lavoratori e allo sviluppo del territorio, valori che da sempre guidano le nostre scelte».

Il Gruppo Adler si impegna a rilanciare Dema attraverso investimenti mirati, innovazione tecnologica e un piano di sviluppo industriale che tenga conto delle esigenze del mercato globale, «mantenendo al centro la valorizzazione del capitale umano e la sostenibilità». Di sicuro questa acquisizione ha un valore anche per il sistema Paese, in un comparto sempre più strategico sul piano internazionale: «Rappresenta un passo importante per consolidare il ruolo dell’Italia come protagonista nel settore aeronautico, contribuendo allo sviluppo del territorio e delle sue eccellenze industriali», sottolinea la nuova proprietà che aveva espresso la sua disponibilità ad intervenire su Dema al ministero delle Impese e del Made in Italy. Sembra in via di definizione il sostegno ai lavoratori con la Cassa integrazione per il 2025 ma sarà la presentazione del piano industriale con il confronto con i sindacati a fare chiarezza sul punto.

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Adler aggiunge un altro tassello al mosaico, già piuttosto ampio, della vivacità imprenditoriale campana e del Sud in termini di nuove acquisizioni, anche all’estero. A dicembre la notizia dell’operazione portata a termine da un altro big dell’automotive, il Gruppo Proma con quartier generale a San Nicola La Strada (Caserta) che in Germania ha rilevato la proprietà di Recaro Automobile, leader nel settore dei sedili per autovetture e prima ancora di Allgaier de Puebla, società messicana con due stabilimenti in America Latina, che opera nello stesso settore. E la storia di aziende campane che fanno shopping all’estero non è una novità: tanti gli esempi, dalla stessa Adler al Gruppo Seda, leader del packaging, al Gruppo siderurgico Sideralba di Acerra che ha rilevato uno stabilimento di tubi in Tunisia. Fino a Hitachi Rail, quartier generale a Napoli, che con la proprietà giapponese ha appena definito l’acquisizione di Omnicom, società inglese di eccellenza nel monitoraggio digitale ferroviario.





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