Dl Cultura, tensione su Soprintendenze: ministero invita Lega a ritiro emendamento

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Il dicastero guidato da Giuli verso il parere negativo alla proposta di modifica presentata dal Carroccio

Tensione sulle Soprintendenze. Il ministero della Cultura è orientato a dare parere negativo all’emendamento presentato dalla Lega al decreto legge Cultura, all’esame di Montecitorio, a prima firma Gianangelo Bof. La proposta di modifica ha l’obiettivo di liberare gli uffici dalle pratiche che non riguardano i grandi monumenti o le rilevanti opere storiche, affidando ai Comuni l’ultima parola su tutte le altre decisioni urbanistiche e paesaggistiche, per cui il parere delle Soprintendenze non sarebbe più vincolante. Dal MiC sarebbe arrivato, quindi, un invito a ritirare l’emendamento.

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Dl Cultura, Lega: “Confermiamo emendamento su Soprintendenze, ci sarà proposta ad hoc”

Ma la Lega insiste. “Su richiesta di migliaia di cittadini, imprenditori e associazioni la Lega intende proseguire la battaglia per sburocratizzare. In questo senso il partito di Matteo Salvini conferma l’emendamento che ridimensiona il ruolo delle Soprintendenze e sta definendo anche una proposta di legge ad hoc“, fanno sapere fonti del partito di via Bellerio.

Stallo in commissione Cultura a Montecitorio

Intanto, la seduta della commissione Cultura della Camera sul dl Cultura è stata sospesa. I lavori sono stati rinviati a domani mattina alle 11 e con ogni probabilità verrà conferito il mandato al relatore. Secondo fonti di maggioranza, il rinvio è stato dettato dal fatto che mancavano alcuni pareri da parte dei ministeri sugli emendamenti. Mentre i componenti Pd, M5S, Avs e Azione in commissione Cultura in una nota unitaria attaccano: “La maggioranza si spacca e blocca i lavori della commissione Cultura della Camera sul controverso emendamento presentato dalla Lega, che punta a depotenziare il ruolo delle Soprintendenze nella tutela del patrimonio culturale. Si tratta di una norma profondamente sbagliata, che mina le fondamenta della protezione dei beni culturali e apre le porte a una pericolosa deregulation, trasformando la tutela in un sistema disomogeneo e inefficace, a ‘macchia di leopardo’”.

Le opposizioni incalzano Giuli

Le opposizioni, ancora, chiamano in causa il ministro Alessandro Giuli e aggiungono: “La proposta della Lega di eliminare il parere vincolante delle Soprintendenze rappresenta un grave attacco alla tutela del patrimonio culturale italiano e crea un pericoloso precedente, che rischia di compromettere anche la pianificazione urbanistica e paesaggistica. Le Soprintendenze non sono un ostacolo burocratico, ma un presidio fondamentale per garantire la tutela e uno sviluppo rispettoso della storia e dell’identità dei territori”.

Dl Cultura, D’Elia (Pd): “Grave tentativo della Lega contro patrimonio culturale”

“E’ molto grave che la Lega alla Camera, per mano del deputato Gianangelo Bof, abbia presentato un emendamento al dl Cultura per eliminare il parere delle Soprintendenze sulle pratiche urbanistiche ed edilizie. Ed è gravissimo che questo tentativo di cancellare la tutela del nostro patrimonio culturale sia stato annunciato con enfasi sui social dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in nome di una falsa semplificazione”, commenta la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo dem in Commissione Cultura.
“Le Soprintendenze sono istituzioni preziose per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale e artistico, il ministro delle Infrastrutture faccia il suo lavoro e si occupi per esempio dei ritardi cronici dei treni, invece di continuare a fare altro. O pensa di commissariare il ministro Giuli? Ora sembra che il governo abbia dato parere negativo all’emendamento e ci auguriamo che la pratica sia chiusa, noi comunque al Senato rimarremo vigili”, conclude D’Elia.

Dl Cultura, M5S: “Caos maggioranza, ok Giuli contro Lega sulle Soprintendenze”

“La frattura è ormai clamorosa: il ministero della Cultura avrebbe espresso parere negativo, con tanto di richiesta di ritiro, sull’emendamento della Lega al decreto cultura, che mira a ridimensionare il ruolo delle Soprintendenze. Ma il partito di Matteo Salvini non molla e conferma la sua volontà di portare avanti la modifica, incurante delle tensioni interne alla maggioranza. Per una volta, siamo dalla stessa parte con Alessandro Giuli. Se davvero si opporrà fino in fondo all’assalto leghista al patrimonio culturale come richiesto dal M5s e dalle altre opposizioni, lo sosterremo senza esitazioni. La tutela della nostra storia e della nostra identità non può e non deve conoscere steccati politici”. Così gli esponenti M5S in commissione Cultura alla Camera e al Senato.

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