Alessio Lupo, il fidanzato di Claudia Chessa, la 18enne che nelle prime ore del mattino di giovedì 23 gennaio si è buttata dal balcone della stanza d’albergo a Malta, ha ammesso in tribunale di averla ferita. A riportarlo all’agenzia Ansa sono state fonti giudiziarie.
Il 27enne era stato fermato dalla polizia a seguito dell’episodio che ha portato la ragazza ad essere ricoverata in ospedale con gravi lesioni alla schiena. Lupo venerdì scorso si è dichiarato colpevole di “lesioni personali lievi che hanno fatto temere violenze alla sua compagna” nonché di possesso di droga davanti al giudice Jean Paul Grech del Tribunale della Valletta. Lupo è stato in seguito multato per 250 euro per possesso della droga e gli è stata concessa la scarcerazione condizionale per due anni, grazie alla quale è riuscito a lasciare Malta.
Chessa era legata sentimentalmente da tre anni a Lupo, anche lui originario di Arzachena in Sardegna. La scorsa settimana era stata raggiunta dal giovane a Malta per trascorrere alcuni giorni insieme. Chessa ha raccontato quanto avvenuto al padre Silvano: “Non mi sono buttata, stavo scappando dall’aggressione del mio fidanzato e l’unica via d’uscita era gettarmi dal balcone”, ha detto. La rivelazione shock della figlia ha spinto il genitore a sporgere regolare denuncia alla polizia maltese. Nel frattempo, anche la ragazza, tuttora ricoverata in ospedale, in attesa di un secondo intervento chirurgico alla schiena, e il suo fidanzato sono stati sentiti dagli inquirenti: lui è stato fermato per 48 ore, ma poi liberato con il divieto di avvicinarsi a Chessa per tre anni. E’ già tornato ad Arzachena.
Il padre della giovane, rientrato per un lutto familiare, è ripartito il 28 gennaio per Malta: lì c’era anche la seconda figlia, che non ha mai lasciato la sorella. Silvano Chessa all’Ansa ha dichiarato: “Mia figlia non è una pazza, non si è lanciata dal balcone per un semplice litigio, è stata picchiata e ha cercato di scappare per salvarsi. Claudia in questo momento è cosciente ed è stata già sentita dalle forze dell’ordine di Malta. Ci ha raccontato che sono presenti delle telecamere di video sorveglianza proprio davanti alla vetrata dalla quale, per scappare dal ragazzo, si è gettata. Stava correndo via da lui, ha urlato e chiesto aiuto. È stata percossa e ne ha i segni su tutto il corpo – ha ricostruito ancora il padre – È stata picchiata al volto, le sono stati tirati e strappati i capelli che infatti ora le mancano, lui l’ha morsicata e presa a pugni nel petto”. “La sera di mercoledì scorso – ha proseguito il genitore – Claudia ci ha raccontato che sono usciti e sono andati in un locale a circa cinquanta metri dall’albergo. Qui ha detto di aver avuto un litigio con il fidanzato, che aveva fatto uso di droga, e di aver insistito per tornare in hotel. Non le piaceva l’ambiente: lui non ha preso bene questa sua decisione e ha iniziato ad insultarla e colpirla, finché una volta arrivati in camera si è scatenato”. E non solo: “Un paio di giorni prima lei aveva chiamato sua madre per dirle che c’era stato un litigio tra loro e lui le aveva dato uno schiaffo, chiedendole subito dopo scusa. Ma noi ci siamo subito molto preoccupati”.
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