Sanremo, con gli eventi fuori dall’Ariston un impulso ai ricavi pubblicitari della Rai

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Fa sempre un certo effetto il mix del gigantismo del Festival con le piccole esigenze della provincia italiana così ben rappresentate dalla cittadina di Sanremo. Un team di supermanager di Rai pubblicità, che porterà nelle casse di viale Mazzini circa 67 milioni di euro alla fine della edizione 2025 secondo le nostre stime, che però si deve confrontare pure con le rivendicazioni delle frazioni del comune di Sanremo, che avrebbero voluto un pezzettino di red carpet, qualche palco periferico, e che invece si dovranno accontentare di «video promozionali sui cinque ledwall per le vie centrali di Sanremo, con azioni di marketing territoriale per ricordare ai turisti anche quelle località», ricorda l’assessore al turismo Alessandro Sindoni.

In un intreccio tra ingaggi di superstar, megaspettacoli, tecnologie avanzatissime e un teatro Ariston degno delle recite all’oratorio, con quel rito del mazzolin di fiori da consegnare a chiunque, così da strapaese e forse proprio per questo così amato.

Gli eventi di Tra palco e città

Un Festival che si è evoluto

Il Festival di Sanremo, tuttavia, ha saputo anche evolvere, e diventare altro. Lo ricordava bene il direttore artistico Carlo Conti, sottolineando come, dal punto di vista della industria musicale, tutto è cambiato dalla edizione del 2017, quella guidata dallo stesso Conti e vinta da Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma: «Per la prima volta», commenta Conti, «non si parlava di copie di dischi venduti. Ma di visualizzazioni, di meme, di stream, di quante scuole avessero replicato il balletto con la scimmia. C’era stato un salto di livello, erano cambiati i parametri di valutazione di un successo musicale».

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Analoga evoluzione c’è stata dal 2020, con la direzione artistica di Amadeus, quando il Festival è uscito dal Teatro Ariston e ha iniziato a essere davvero diffuso per le strade della cittadina ligure. Una cosa che piace tanto agli assessori, che piace moltissimo a Rai pubblicità e agli sponsor, e che è invece apprezzata un po’ meno dalla industria discografica, che si trova a lavorare tanto, portando artisti qua e la, da un balcone a un plexiglass, da un red carpet a una nave da crociera, da una ruota panoramica a un trenino, per fare guadagnare solo altri.

Il programma degli eventi

Un bell’impulso alla raccolta pubblicitaria di Rai a Sanremo è tuttavia arrivato proprio dal calendario di eventi «Tra palco e città», da tutte quelle iniziative di Festival diffuso che moltiplicano le occasioni di comunicare per i brand. E il nuovo amministratore delegato di Rai pubblicità, Luca Poggi, insieme con Antonella Di Lazzaro, direttrice brand integration, communication & events di Rai pubblicità, hanno presentato il palinsesto del progetto: dal Suzuki stage con i concerti di Raf, Big Mama, Ermal Meta, Benji & Fede, Tedua, alla nave da crociera Costa Toscana attraccata al largo di Sanremo (festeggiamenti il 9 febbraio e poi gran finale il 15 febbraio con il live dei Planet funk), passando per l’Eni carpet (il tappeto dove sfilano le star), la ruota panoramica Veralab di 28 metri di altezza, gli studi di Rai Radio 2 dentro il negozio di OVS, gli spazi Tim, la Casa Coca-Cola dentro al Palafiori, la mostra per Milano-Cortina 2026 all’interno del Forte Santa Tecla, i trenini brandizzati, il Circolo canottieri per il Fantasanremo o il balconcino Generali affacciato sul pubblico.

Oltre ai vari glass box di Radio Italia e di Kiss Kiss, emittenti la cui raccolta pubblicitaria è a cura della concessionaria Rai. E il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, si frega le mani: «Gli alberghi di Sanremo sono tutti pieni da tempo. Se da altre parti gli hotel chiudono, da noi non succede, anzi. La nostra città attrae, su Sanremo stanno convergendo importanti imprenditori italiani e stranieri».

Insomma, come ama ripetere Enzo Mazza, ceo di Fimi (la Confindustria delle case discografiche), «al centro dell’eco-sistema Sanremo c’è l’industria discografica, che investe sugli artisti. Ma poi, a guadagnarci sono soprattutto Rai, gli hotel e i ristoranti di Sanremo, e gli organizzatori dei tour estivi degli artisti che si affermano a Sanremo».

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