Noleggio di auto di lusso e maxi frode fiscale internazionale: perquisizioni anche a Verona

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I finanzieri del Comando provinciale di Trento, coadiuvati dai colleghi del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), da numerosi reparti delle Fiamme gialle presenti sul suolo italiano e con il supporto dell’organo di cooperazione giudiziario europeo Eurojust, nella mattinata di martedì 28 gennaio hanno dato esecuzione al decreto emesso dal gip trentino, su richiesta della Procura locale, che ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, per oltre 2,8 milioni di euro nei confronti di 7 soggetti, oltre a numerose perquisizioni e acquisizioni documentali su tutto il territorio nazionale, anche a Verona

Le misure cautelari reali, eseguite nelle province di Trento, Varese, Brescia ed Ibiza, in Spagna, sono state emesse al termine di un’articolata e complessa attività d’indagine, avviata a ottobre del 2022 e condotte dal G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della guardia di finanza di Trento.

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Le indagini hanno preso il via da un filone investigativo emerso nel corso di un’operazione in materia di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti conclusa nel 2024 e avrebbero evidenziato l’esistenza di una frode fiscale internazionale realizzata da un gruppo criminale, composto da 4 degli indagati dediti alla gestione di aziende fittiziamente residenti all’estero (Spagna ed Austria) ma con sede dell’amministrazione e oggetto principale in Italia (Desenzano del Garda), operanti nel settore della locazione di autovetture di lusso. 

La guardia di finanza spiega che lo schema associativo avrebbe previsto il noleggio di auto pregiate da parte di una società operante in provincia di Varese alle 3 società formalmente residenti all’estero ma di fatto operanti in Italia e la successiva fatturazione della prestazione di noleggio da parte delle aziende “estere” a persone fisiche e giuridiche residenti in Trentino e in diverse regioni italiane: entrambe le operazioni, poiché documentate tra imprese “figurativamente” residenti in ambito comunitario, venivano emesse in regime scambio Intra-UE, senza applicare l’IVA.

In questo modo, l’organizzazione avrebbe ottenuto un illecito risparmio fiscale, derivante dalla mancata emersione, nel territorio dello Stato, delle basi imponibili sia ai fini delle imposte dirette che dell’Iva delle imprese domiciliate all’estero, ed il conseguenziale vantaggio di poter operare sul mercato nazionale a prezzi più concorrenziali.

Alcune delle auto di lusso che venivano noleggiate-2

Le indagini, condotte dalleFiamme gialle, sotto la direzione dell’autorità giudiziaria trentina, ed attuate anche tramite l’attivazione dei canali di cooperazione internazionale, hanno consentito di ricostruire, allo stato, un’IVA evasa dalle società coinvolte per gli anni 2021 e 2022 pari a oltre 2,3 milioni di euro.

Parte dei proventi illeciti (per un importo superiore a 450 mila euro) affluiti in Spagna, sarebbero stati poi utilizzati per l’acquisto di porzioni di immobili di pregio a Desenzano del Garda o impiegati per l’aumento di capitale di una società lombarda, integrando condotte di riciclaggio ed autoriciclaggio.

Inoltre, nel corso delle attività operative sarebbe stata accertata la ricettazione di orologi di pregio, da parte di 3 individui, di cui di nazionalità albanese e 1 italiano) operanti in provincia di Bolzano nel settore della ristorazione, nel commercio di orologi, nella locazione di appartamenti e nel noleggio di auto.

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Complessivamente l’indagine vede il coinvolgimento di 11 soggetti, accusati dei reati di frode fiscale, ricettazione, riciclaggio ed all’autoriciclaggio dei proventi illeciti.

Nella medesima giornata oltre al provvedimento cautelare che ha consentito di sottoporre a sequestro saldi attivi dei conti correnti e beni immobili, sono state eseguite dai reparti territoriali delle Fiamme gialle, nelle province di Trento, Torino, Milano, Varese, Brescia, Bolzano, Verona, Padova, Venezia, Roma e Napoli, oltre 30 perquisizioni presso le sedi dei clienti dei soggetti indagati per acquisire documentazione utile alle indagini.

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