Il Diavolo sta con Conceiçao. Per il club tra tecnico e capitano è stato un malinteso. Davide saluterà a giugno, rinnovo in salita per l’ex Real
Davide Calabria non ci sarà: il Milan tornerà in campo a Zagabria nell’ultima, decisiva, sfida Champions e il capitano farà da spettatore. Un caso? Per certi versi, sì. Nonostante la diffida fosse nota, Calabria si è fatto ammonire per proteste contro il Girona con la conseguenza di un turno di squalifica. Davide era entrato in sostituzione dell’infortunato Emerson. Risultato: la fascia destra è sguarnita, Conceiçao dovrà arrangiarsi in una delle partite più importanti della sua finora breve storia rossonera: favorito Terracciano su Tomori. Walker e Jimenez non sono utilizzabili. Calabria e l’allenatore sono stati anche i protagonisti di uno scambio di opinioni acceso, che il club ha poi definitivamente derubricato a “malinteso”.
club
—
Il “malinteso” lo hanno visto tutti, gli spettatori che erano allo stadio e ancora meglio quelli che hanno seguito in tv. Questi ultimi hanno potuto osservare Conceiçao corricchiare in direzione del capitano, con uno sguardo che non lasciava intendere uno scambio di complimenti. La faccia di Sergio era tirata, quella di Calabria anche. Nessuno dei due ha fatto un passo indietro, anzi: se non ci fossero stati compagni e membri dello staff a dividerli, ne avrebbero fatti due in avanti venendo a contatto. I motivi: dopo la sostituzione, con il Milan sull’1 a 1, Calabria esce nervoso e arrabbiato (per il club un buon segnale), calcia una bottiglietta e il rimpallo non lo favorisce: finisce sulla gamba del suo allenatore. Conceiçao è un tecnico di temperamento: era assorbito dalla partita e ha fatto finta di niente. Ma ha buona memoria: una volta conclusa la partita, è andato a chiedere conto al capitano del suo atteggiamento. Calabria ha risposto deciso. I compagni e gli uomini dello staff hanno calmato gli animi: si chiudeva così il primo tempo della sfida nella sfida. Nello spogliatoio si è giocato il secondo a cui ha partecipato anche la società. L’ad Furlani che ha scelto di non multare il giocatore e non prevedere altre punizioni e Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor della proprietà che ieri ne ha fatto un resoconto pubblico: “Era una situazione con grande adrenalina. Due vincenti che hanno fatto quello che hanno fatto. A me è successo spesso di vivere momenti del genere: come mi ha insegnato Fabio Capello sono cose che possono fare bene alla squadra. Conceiçao lavora con grande emozione, così come Calabria. È già tutto risolto: succede quando tutti vogliono vincere. Per questo ribadisco che certe cose è meglio che accadano piuttosto che no, dimostrano che allenatore e giocatori ci tengono. Al Milan c’è la pressione di fare sempre risultato: contro il Parma non ha vinto la qualità, ma l’atteggiamento, così come in Supercoppa. Con questo spirito può succedere quello che è successo tra Calabria e il mister. Dall’esterno può sembrare più di quello che è, per noi è una cosa normale. A livello di immagine capisco che non sia stato il massimo: quando troveremo continuità di risultati avremo anche maggiore serenità”.
conseguenze
—
Nessuna conseguenza nell’immediato. Ma in futuro? Qualcosa cambierà. Davide Calabria, una vita in rossonero, lascerà a scadenza di contratto, a giugno: in bacheca resteranno lo scudetto del 2022 e l’ultima Supercoppa. Il futuro rossonero di Conceiçao potrebbe invece allungarsi se la squadra sarà capace di rimontare la zona Champions in campionato. Senza ovviamente perdere d’occhio il cammino nel torneo attuale. A Zagabria ci saranno invece sia Theo Hernandez che Rafa Leao, entrambi sostituti alla fine del primo tempo della sfida contro il Parma. Scelta tecnica per Theo, colpevole – come troppo spesso accade ultimamente – sul gol avversario. Non è stato l’unico svarione: ha creato pericoli dietro ma non davanti, come il suo ruolo di terzino di spinta gli imporrebbe di fare. Diverso il caso di Rafa: non era al top della forma ed era previsto che rimanesse in campo solo per una parte di gara. Motivo per cui non c’è stata sorpresa né delusione: Leao è stato tra i primi a correre – in ciabatte – per festeggiare Chukwueze in occasione del gol vittoria. Rafa è il futuro rossonero, lo stesso non si può dire di Theo: ha il contratto in scadenza nell’estate 2026 e per firmare il rinnovo chiede un adeguamento dello stipendio. Oggi non in linea con le prestazioni, motivo per cui il club ha raffreddato la trattativa con gli agenti. Per scaldarla di nuovo, Theo sa cosa dover fare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link