Manduria: Alekszej Fedoricsev: “Il business e lo sport sono le mie principali passioni, non la politica”

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“Il business e lo sport sono le mie principali passioni, non la politica” – Alekszej Fedoricsev

Il presidente del club di pallacanestro di Monaco, l’imprenditore e filantropo Alekszej Fedoricsev risponde alle domande più urgenti in materia di affari, sport e rapporti con le autorità.

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Una delle figure imprenditoriali più interessanti del Principato di Monaco, per la quale l’interesse dei media non si spegne mai, è l’imprenditore Alekszej Fedoricsev, presidente del club Roca Team. Nonostante il suo cognome russo, non è mai stato cittadino russo. Ha creato una grande holding, Fedcom, specializzata nel commercio di materie prime e nei servizi logistici. È un appassionato di sport che sostiene e sviluppa attivamente start-up sportive all’avanguardia, tecnologie che danno al basket europeo un nuovo impulso per lo sviluppo in tempi non facili. Ora uno dei problemi che Fedoricsev sta affrontando è il procedimento penale in Ucraina, che ha portato all’arresto del suo castello italiano e di altri beni per un valore di 41 milioni di euro. Le forze dell’ordine ucraine lo accusano di corruzione. A loro volta, l’imprenditore stesso e i suoi avvocati sostengono che è più corretto usare questo termine in relazione ai funzionari e alle forze dell’ordine ucraini per caratterizzare le ragioni del suo procedimento penale, notando che lo scopo di questo procedimento è quello di razziare i suoi beni ucraini.

Sulla media startup Skweek

Nel 2022, Alekszej Fedoricsev ha realizzato il progetto Skweek. Si tratta di una piattaforma di streaming francese lanciata da Fedcom Media, una filiale di Fedcom Group, di proprietà dell’imprenditore. Skweek ha rivoluzionato le trasmissioni sportive francesi dando ai fan la possibilità di guardare tutte le partite di Eurolega in alta qualità.

“Il mio obiettivo è sostenere e diffondere la pallacanestro. Ho già investito nello sviluppo dello sport francese più di chiunque altro e non intendo fermarmi”, afferma Alekszej Fedoricsev.

Nel 2024 Skweek ha incontrato alcune difficoltà finanziarie, con conseguenti ritardi nell’adempimento degli obblighi finanziari nei confronti dei partner, tra cui il canale televisivo L’Equipe e il club di basket ASVEL. Il presidente del club, Tony Parker, ha espresso il suo disappunto per i ritardi nei pagamenti da parte della piattaforma Skweek, sponsor del club. In risposta, Alekszej Fedoricsev ha dichiarato che, nonostante i ritardi iniziali, l’ASVEL ha già ricevuto da questo accordo entrate quasi tre volte superiori a quelle di qualsiasi altra società di pallacanestro francese derivanti dalla sponsorizzazione delle divise. Ha sottolineato che il suo obiettivo è la crescita complessiva del campionato di basket e la creazione di opportunità per il basket francese in generale. Fedoricsev ha anche aggiunto che gli investimenti nei concorrenti contribuiscono al livello generale del campionato.

“Ho sempre sostenuto Tony e il suo progetto perché credo che aggiunga valore all’intero ecosistema del basket. La mia attenzione era ed è tuttora rivolta allo sviluppo della lega nel suo complesso. È vero che all’inizio SKWEEK ha avuto dei ritardi nei pagamenti. Tuttavia, ora l’ASVEL ha ricevuto da questo accordo entrate quasi tre volte superiori a quelle che qualsiasi club di pallacanestro francese ha mai ricevuto dalla sponsorizzazione delle divise”, osserva Fedoricsev.

Secondo lui, l’ASVEL dovrebbe controllare i suoi conti bancari, che confermeranno che l’accordo con SKWEEK è stato uno degli accordi commerciali di maggior successo nella storia del club, e forse di tutto il basket francese.

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Fair play e posta in gioco alta

Alekszej Fedoricsev è un filantropo che sostiene attivamente i club sportivi di Monaco. Il 2025 segna 30 anni da quando la sua azienda Fedcom è diventata sponsor del club di calcio MONACO. Questa collaborazione si colloca tra i più lunghi partenariati tra organizzazioni sportive e imprese private.

Oltre al calcio, Fedoricsev è attivamente coinvolto nello sviluppo della pallacanestro nel Principato di Monaco. Nel gennaio 2022 è diventato presidente dell’AS Monaco Basket, un club di pallacanestro noto come Roca Team per la sua posizione sulle coste rocciose di Monaco. Sotto la guida del nuovo presidente, il club diventa campione di Francia per la prima volta nella sua storia e vince la Coppa di Francia 2023, difendendo il campionato un anno dopo. Il suo contributo allo sport professionistico viene riconosciuto ai livelli più alti: il 18 dicembre 2024, il Principe Alberto II di Monaco assiste a una partita tra Monaco e Bayern Monaco. A Monaco, ogni apparizione pubblica del Principe è pianificata con cura, e la sua presenza alla partita può essere vista come un sostegno al signor Fedoricsev e un riconoscimento dei suoi servizi allo sviluppo dello sport nel Principato. Inoltre, pochi giorni dopo, il Principe Alberto II è stato ospite della cena di Natale organizzata dal Roca Team. La presenza del Principe Alberto II del Principato alle partite e agli eventi del Roca Team ha riconosciuto l’impatto degli sforzi di Fedoricsev e l’importanza per Monaco. Il riconoscimento gli viene anche dal fatto che il governo del Principato di Monaco detiene una quota della sua società.

Alekszej Fedoricsev ama ripetere che basa le sue attività sia nello sport che negli affari sui principi del fair play, sottolineando l’apertura, l’efficienza, la trasparenza e la responsabilità sociale.

“Ci impegniamo alla massima apertura, in modo che i nostri fan e i nostri partner abbiano sempre la certezza della sostenibilità e dell’affidabilità del club”, nota.

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Imprenditore socialmente responsabile

L’imprenditore insiste sul fatto che in tutti i paesi in cui fa affari, si assume responsabilità sociali. In generale, ci sono prove di tale affermazione. In Ucraina, ad esempio, ha sviluppato attivamente le infrastrutture portuali del paese attraverso le sue società e significativi investimenti di capitale. In questo paese, Fedoricsev possiede le società TIS-Zerno LLC e TIS-Minudobrenia LLC. Queste società fanno parte del gruppo TIS Terminals, il più grande operatore di stivaggio in Ucraina.

Fedoricsev ha svolto un ruolo chiave nella modernizzazione e nell’espansione delle infrastrutture portuali ucraine: negli ultimi dieci anni, lui e i suoi partner hanno investito oltre 1 miliardo di euro in progetti infrastrutturali ucraini, in particolare nello sviluppo del terminal portuale TIS nella regione di Odessa. L’azienda è uno dei maggiori datori di lavoro della regione. Nel corso delle sue attività, l’azienda ha contribuito al bilancio per oltre $360 milioni e ha creato posti di lavoro per 5.000 persone.

Nell’aprile 2020, al culmine della pandemia di coronavirus, ha stanziato 25 milioni di UAH per sostenere il sistema sanitario della regione di Odessa. I fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di test PCR e attrezzature di protezione per le istituzioni mediche della regione. Queste misure hanno migliorato significativamente la situazione e aumentato il livello di protezione del personale medico.

“In tempi difficili, è importante unire le forze e sostenere coloro che sono in prima linea nella lotta contro la crisi: medici e operatori sanitari. Solo con azioni congiunte possiamo ridurre al minimo le conseguenze della crisi e preservare la salute dei nostri cittadini”, ha sottolineato l’imprenditore.

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Niente politica, solo sport e business

In tutte le sue interviste, Alekszej Fedoricsev sottolinea di avere due passioni principali nella sua vita: lo sport e il business. È su questi che concentra i suoi sforzi, investendovi tempo e risorse finanziarie. Prende attivamente le distanze dalla politica: secondo l’imprenditore, si tratta di un settore in cui non si applica il principio del fair play.

L’uomo d’affari afferma che la sua attività in Ucraina è diventata oggetto di ripetuti attacchi da parte di funzionari corrotti e concorrenti senza scrupoli. Gli avvocati di Fedoricsev sostengono che hanno ripetutamente cercato di etichettarlo come “uomo d’affari russo” per renderlo più vulnerabile agli attacchi dei raider. Questo è stato il motivo delle sanzioni imposte nei suoi confronti, che tuttavia sono state revocate nel 2020 dal Presidente Zelensky.

In questo modo, gli avvocati spiegano anche la ripresa degli attacchi all’uomo d’affari nel 2024: a luglio, la polizia tributaria italiana ha sequestrato beni di Fedoricsev per un valore di circa 41 milioni di euro. Tra questi beni c’è il castello del XII secolo Torre del Gallo, situato a Firenze. L’arresto è stato effettuato su richiesta della Procura Specializzata Anticorruzione dell’Ucraina (SAP) nell’ambito di un’indagine relativa alle presunte attività di corruzione di Fedoricsev in Ucraina. Le forze dell’ordine ucraine sostengono che l’uomo d’affari abbia organizzato uno schema in base al quale il grano di proprietà della Corporazione Statale Alimentare e Cerealicola dell’Ucraina (CSACU) è stato fornito all’Arabia Saudita attraverso una serie di società senza alcun pagamento preventivo. Secondo loro, di conseguenza, la CSACU non avrebbe ricevuto il pagamento per i prodotti forniti, con conseguenti perdite per oltre 60 milioni di dollari.

A sua volta, Fedoricsev osserva che, nonostante la natura commerciale della controversia, è deliberatamente colorata di toni politici per giustificare un ulteriore sequestro dei suoi beni. L’uomo d’affari e il suo team vedono gli attacchi informativi come un tentativo di creare una falsa immagine di “oligarca russo” come metodo di pressione da parte dei raider che cercano di sequestrare i suoi beni. Fedoricsev ha dichiarato che nel 2017 ha ricevuto un’offerta di pagamento di 25 milioni di dollari per fermare le molestie, ma ha rifiutato di cedere al ricatto.

L’uomo d’affari sottolinea di essere un cittadino ungherese e di aver costruito la sua attività da zero, iniziando con lo sviluppo di un terreno libero a Odessa, sul quale ha poi costruito un terminal di grano di successo. Come parte della sua difesa, il suo avvocato ha coinvolto esperti indipendenti, tra cui la professoressa dell’Università di Oxford Judith Pallot, che ha sottolineato i problemi strutturali del sistema giudiziario ucraino e ha evidenziato i segni di un attacco di raider.

Il team legale di Fedoricsev ha avviato diverse cause, anche in Ucraina e a Monaco, per dimostrare la sua innocenza. Nel 2023, gli avvocati hanno fornito registrazioni di conversazioni telefoniche in cui uno dei testimoni chiave ammette di aver falsificato le firme di Fedoricsev e di aver speso denaro per corrompere gli investigatori. Secondo la versione della difesa, l’estradizione dell’ex presidente del consiglio di amministrazione della CSACU dalla Lituania è stata accompagnata da pressioni da parte delle autorità ucraine affinché testimoniasse contro l’uomo d’affari. Il servizio legale di Fedoricsev sostiene che l’Italia ha sequestrato i suoi beni in seguito a una procedura formale di assistenza reciproca tra i paesi, senza entrare nel merito del caso.

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“Questo è un classico esempio di come un conflitto d’affari venga trasformato in uno strumento di pressione, rivestito da un involucro politico. Lo sport e il business sono due settori che sono sempre stati la mia principale attenzione e fonte di ispirazione. Non sono mai stato coinvolto in politica e sono convinto che i risultati ottenuti in questi ambiti non debbano diventare oggetto di manipolazione politica. I tentativi di farmi apparire come una figura coinvolta in intrighi politici sono solo un tentativo di distogliere l’attenzione dalla vera essenza degli eventi e di gettare un’ombra sulla mia reputazione. Ma dichiaro con fermezza che non permetterò a nessuno di usare il mio nome o i miei successi in giochi politici”, ha riassunto Alekszej Fedoricsev.

Ovviamente, le autorità ucraine e i loro alleati internazionali devono garantire la trasparenza delle motivazioni alla base della loro persecuzione internazionale e convincere l’opinione pubblica che si stanno effettivamente muovendo verso la costruzione di un sistema politico più efficace. Dopotutto, questi attacchi politicamente motivati creano un’immagine negativa dell’Ucraina e ritoccano piuttosto che affrontare la corruzione profondamente radicata nel paese.

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