Stasera le trimestrali delle Big
Inizia la parte piú importante della settimana con la giornata di oggi che vede le decisioni in merito ai tassi di interesse da parte di Bank of Canada e Federal Reserve, inoltre in chiusura di mercato Usa avremo l’uscita delle trimestrali di Microsoft, Meta e Tesla. Ieri gran recupero dei mercati, recupero assolutamente tecnico e dovuto in larga parte della volatilitá e dai rientri su alcuni titoli come Nvidia, probabilmente quest’ultimo oggetto di coperture da parte del mercato per via delle forti vendite viste nella giornata del 27 gennaio dove abbiamo assistito ad un sell-off pesantissimo. La dinamica dei prezzi sará altamente dipendente da come il mercato andrá a digerire la conferenza stampa della Fed di questa sera e successivamente come usciranno le trimestrali di Microsoft, Meta e Tesla.
FOCUS BANCHE CENTRALI: BANK OF CANADA
La situazione del Canada é da libro di macroeconomia, vediamo infatti un’inflazione calante in corrispondenza di un tasso di disoccupazione in aumento, il tutto condito da tassi piú alti dell’inflazione, la condizione perfetta per esprimere al meglio la relazione della Curva di Phillips dove ad un’inflazione in discesa corrisponde un aumento del tasso di disoccupazione. La situazione canadese é molto interessante anche per capire il funzionamento delle altre economie piú grandi, vedi Usa e Europoa, che si trovano nella medesima condizione macro. Previsto per oggi un taglio dello 0,25%, da 3,25% al 3%, il tutto é in linea con lo scenario macro che vede un tasso di disoccupazione salito di circa il 2% in due anni e un’inflazione al di sotto del target, al momento all’1,8%.
FOCUS BANCHE CENTRALI: FED
Secondo il FedWatch Tool, tassi fermi con una probabilitá del 99,5%. Non é una novitá visto che gli ultimi dati sull’inflazione vedono ancora un dato nettamente sopra il target e i numeri del mercato del lavoro risultano buoni. Taglio dei tassi rimandato a marzo o a maggio? Tutto dipende dai dati del mercato del lavoro che, guarda caso, dopo innumerevoli revisioni in negativo del dato sui Nonfarm Payrolls e le richieste di sussidi di disoccupazione in aumento che non coincidono con un aumento del tasso di disoccupazione, saranno oggetto di modifiche da parte del Bls. Queste modifiche riguarderanno le modalitá di rilevazione del dati sia per quanto riguarda l’Household Survey che l’Establishment Survey, il primo influisce sul tasso di disoccupazione mentre il secondo sui Nonfarm Payrolls. Queste modifiche, stando al Bls, potrebbero portare ad una nuova serie di dati che potrebbe non essere piú messa a confronto con i dati precedenti per via delle revisione che potrebbero essere attuate. Consideriamo che a partire dal 2023, sui Nonfarm Payrolls ben 3 dati su 4 sono stati sempre rivisti in negativo, una situazione che ha rappresentato un unicum nella lettura dei dati del lavoro. Fed quindi dipendente dai prossimi dati del mercato del lavoro, dati che usciranno il 7 febbraio e che potrebbero essere determinanti per le prossime decisioni.
MERCATI E TRIMESTRALI
Ieri abbiamo assistito a forti recuperi di alcuni titoli che di fatto hanno subito il duro colpo della notizia riguardante DeepSeek e tutta l’AI. Nvidia recupera quasi un 8%, mentre Apple, giá positiva da lunedí, ha allungato al rialzo di circa il 4%. Oggi usciranno le trimestrali di Microsoft, Meta e Tesla. Non possiamo al momento fare “previsioni” sull’esito delle trimestrali, possiamo solamente dire che Microsoft si trova al di sotto dei massimi di luglio 2024, Meta si trova invece all’interno di un trend assolutamente improntato al rialzo in modo quasi iperbolico, mentre Tesla é ben al di sotto dei massimi di dicembre. Du quest’ultimo titolo la distanza tra i livelli attuali e i massimi di dicembre é di circa il 24%, mentre per andare a rompere i minimi di dicembre e generare un segnale preoccupante nel lungo periodo “basta” un -12%, performance giá viste dopo l’uscita delle trimestrali. Oggi mercati che potrebbero tranquillamente proseguire le loro tendenze primarie fino all’apertura del cash Usa, poi di attendono Fed e trimestrali, i veri market mover di oggi.
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