cosa prevede e quali lavori sono rimborsabili

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Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Anche nel 2025 viene confermato il bonus barriere architettoniche: il beneficio è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30.000 a 50.000 euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Come spiegato da quiFinanza, i beneficiari possono optare per due soluzioni: per i lavori effettuati dall’1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista la detrazione Irpef in 5 quote annuali di pari importo, da portare in dichiarazione dei redditi; in alternativa è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma con alcune restrizioni.

Ma al bonus barriere architettoniche al 75% si aggiungono due misure:

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

  • la detrazione Irpef per ristrutturazione edilizia dell’immobile (50%);
  • la detrazione del Superbonus (65%) prevista per gli interventi “trainati” da efficientamento energetico o sismico.

Con la Manovra 2025 il governo Meloni ha confermato la proroga al 31 dicembre 2025 del bonus barriere architettoniche al 75%.

Sono previsti limiti alle detrazioni per chi ha un reddito familiare oltre i 75.000 euro:

  • per redditi superiori ai 75.000 euro e inferiori ai 100.000 euro il tetto massimo delle detrazioni è di 14.000 euro;
  • per i redditi oltre i 100.000 euro il tetto massimo è di 8.000 euro.

Fino al 31 dicembre 2025, il beneficio è disponibile per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche con spese relative a:

Viene esclusa l’applicazione del bonus barriere architettoniche per interventi su infissi, pavimenti, bagni e automazione degli impianti.

La stretta è stata introdotta dal dl 212/2023.

Ma alcuni lavori vengono comunque garantiti: chi abbia presentato la documentazione, o iniziato i lavori, prima del 30 dicembre 2023 ha la facoltà di usufruire del bonus per i lavori in corso e i contratti già coperti da un acconto, già versato, prima dell’entrata in vigore della nuova disciplina.

Solo ed esclusivamente in tale caso, il bonus barriere architettoniche copre anche le altre tipologie di interventi.

Tutti gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto 236/1989 ai fini di accessibilità, adattabilità e visibilità.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

La detrazione fiscale al 75% delle spese sostenute, da ripartirsi in un massimo di 5 quote annuali di pari importo, è calcolata sui seguenti tetti di spesa:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti con accessi autonomi;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari plurifamiliari da un minimo di 2 a 8 unità;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici condominiali con più di 8 unità.

Si ricorda che il bonus è valido solo su edifici già esistenti, quindi non si applica in fase di costruzione di nuovi edifici.

Ad oggi non è più possibile ottenere sconti in fattura o cessione del credito, con alcune eccezioni che riguardano interventi realizzati prima del 29 dicembre 2023 se:

  • è stata presentata la richiesta del titolo abilitativo;
  • sono già iniziati i lavori;
  • se i lavori non sono già iniziati ma è già stato stipulato un accordo vincolante con versamento di acconto.

Interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche possono essere effettuati anche nell’ambito del Superbonus, se i lavori sono concomitanti a interventi di efficientamento energetico o sismico.

Il bonus è pari al 65% fino al 31 dicembre 2025, dietro Cila e delibera dell’assemblea entro il 15 ottobre 2024.

Ne hanno diritto condomini, persone fisiche che non esercitano attività d’impresa su edifici con 2-4 unità immobiliari e associazioni benefiche.

L’articolo 16-bis del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) garantisce un bonus ristrutturazione edilizia al 50%, valido anche per l’eliminazione di barriere architettoniche.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Tale bonus comporta alcune restrizioni per le imprese, rispetto al bonus barriere architettoniche.

L’aliquota del 50% riguarda un tetto massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 e del 36%, su un massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dall’1 gennaio 2025.





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