Bilancio Cagliari | Dagli acquisti a Marin, i dettagli su costi e ricavi del 2023-24

Dopo aver analizzato nella prima parte i numeri generali del Bilancio Ordinario d’Esercizio al 30 giugno 2024 del Cagliari, approvato lo scorso 21 ottobre con una perdita di poco più di 3,6 milioni di euro, passiamo agli aspetti relativi ai calciatori tra i costi e i ricavi portati dai singoli movimenti in entrata e in uscita, le plus e le minusvalenze, i valori residui a bilancio e non solo. Un quadro che risulta chiarificatore anche guardando al mercato di gennaio in corso e che può spiegare alcune situazioni in essere, oltre a dare una visione d’insieme su operazioni della scorsa estate e di quella del 2023.

Premessa
Prima di sviscerare i diversi numeri è necessario riportare la premessa procedurale citata nel bilancio del Cagliari. Intanto il costo dei singoli calciatori che, come descritto dal club rossoblù nel documento, “è comprensivo degli eventuali oneri accessori di diretta imputazione, compreso il costo dei procuratori che hanno assistito la società e dei premi riconosciuti alla società cedente”. Un aspetto fondamentale che spiega, ad esempio, quanto riportato come spesa per il trasferimento di Mina dalla Fiorentina. Non a zero in totale, nonostante il passaggio dai viola al Cagliari sia stato a titolo gratuito alla voce cartellino, ma con un investimento che a bilancio è inserito per un valore pari a quasi 1,5 milioni di euro “comprensivi di oneri accessori”. Che, verosimilmente (non essendo citati in maniera diretta) sono da attribuire alla quota versata agli agenti e agli intermediari protagonisti dell’affare del gennaio 2024. Un altro dettaglio importante riguarda i cosiddetti ammortamenti che il Cagliari ha deciso anche per il bilancio 2023-24 di adottare la tipologia a “quote costanti correlato all’intera durata del contratto”, precisando che : il piano di ammortamento originario può subire un prolungamento nell’ipotesi di un rinnovo anticipato del contratto rispetto all’originaria scadenza”. In sostanza un calciatore acquistato a prezzo X e che sottoscrive un accordo di durata Y, vedrà scalare il suo valore a bilancio ogni anno di un valore pari a X diviso Y. Aspetto che risulta decisivo nel momento in cui un giocatore viene ceduto, come spiegato proprio nel bilancio: “Con riferimento alle plusvalenze sulle cessioni vengono determinate come differenza tra il prezzo concordato per la cessione e il valore netto contabile alla data della cessione stessa”, così come “le minusvalenze sulle cessioni vengono determinate come differenze tra il prezzo di cessione e il valore netto contabile alla data della cessione stessa”. Come esempio illustrativo, se oggi il Cagliari dovesse cedere Marin, per poter mettere a bilancio una plusvalenza non dovrebbe ricevere dalla squadra acquirente una cifra superiore al valore di acquisto iniziale dall’Ajax pari a 6,7 milioni di euro, ma una superiore al valore attuale a bilancio al netto degli ammortamenti e, dunque, sopra i quasi 1,3 milioni di euro. Un ultimo dettaglio tecnico è quello che “i diritti pluriennali sui calciatori non possono essere comunque iscritti a bilancio a un valore superiore a quello recuperabile alla fine dell’esercizio” e, per questo motivo, “Travaglini, Contini e Pereiro sono stati oggetto di svalutazione durante il periodo 2023/24 tenuto conto delle operazioni di cessione e/o risoluzione del consensuale dei rapporti economici finalizzatesi durante la prima sessione di mercato dell’esercizio 2024/25″. Per Pereiro, il più impattante, una svalutazione pari a poco più di 500mila euro, mentre alla stessa voce sono quasi 50mila gli euro di svalutazione per Capradossi, 750 quelli per Contini e poco più di 50mila per Travaglini.

Da Marin a Gaetano
Ogni bilancio diventa l’occasione per scoprire quanto è stato speso nero su bianco per i singoli acquisti della sessione estiva del 2023 – dal 1 luglio – e per quella invernale di gennaio 2024, ricordando che le cifre sono comprensive degli oneri accessori e dunque di costi per agenti e intermediari. Restando sui giocatori più rappresentativi dal punto di vista economico e mettendo da parte i tanti giovani, il Cagliari ha investito circa 2,3 milioni per portare Augello in Sardegna (con scadenza contrattuale a giugno 2025), ha versato 2,7 milioni all’AZ Alkmaar per Hatzidiakos (scadenza 2027), quindi 537mila euro per prelevare Jankto dal Getafe, i già citati 1,4 per Mina dalla Fiorentina, 68mila per Kingstone dal Lusaka FC, quasi 6 milioni per Prati dalla Spal, 850mila euro per Scuffet dal Cluj e 5,3 milioni per Wieteska dal Clermont Foot 63. Di rilievo alla voce “incrementi” anche i costi per premi alle società cedenti, oneri di intermediazione e contributo di solidarietà. Partendo da 50mila euro per Deiola (scadenza 2025), i 38mila per Azzi (passato da pochi giorni alla Cremonese), i 150mila per Dossena, i 60mila per Goldaniga, i 40mila per Kourfalidis e i 50mila per Luvumbo, fino ad arrivare a costi più elevati come quelli per Lapadula (400mila euro per oneri di intermediazione e contributo di solidarietà), Makoumbou (340mila euro per oneri di intermediazione e premi di rendimento, scadenza 2026), Marin (200mila euro come premio di rendimento versato all’Empoli dopo il prestito) e Pavoletti (100mila euro per oneri di intermediazione), stessa cifra e ragione per Rog, mentre 50mila per Viola. Alla voce decrementi, invece, da registrare la plusvalenza di 1,2 milioni per il passaggio di Altare al Venezia, con i lagunari che hanno pagato il difensore 1,5 milioni; quella per il trasferimento di Dossena al Como pari a quasi 8,3 milioni, con i lariani che ne hanno versato 8,5 nelle casse del Cagliari; quella da 500mila euro per Goldaniga, con sempre il Como che lo ha pagato al club rossoblù 750mila euro; quella da 785mila euro per Lella al Venezia, con una cessione ai lagunari pari a 800mila euro. Curiosamente Marin è presente anche nei ricavi da cessioni temporanee, con l’Empoli che ha pagato il prestito sempre 200mila euro portando di fatto a 0 il bilancio economico della sua stagione in Toscana (senza considerare l’ingaggio) e con l’ex Ajax anche Pereiro ha portato alle casse del club 273mila euro versati dalla Ternana per il prestito semestrale, mentre Kourfalidis è costato 20mila euro alla Feralpisalò. Da segnalare tra i ricavi anche i 3,8 milioni per premi di valorizzazione e rendimento calciatori e i quasi 12mila euro di contributo formazione e solidarietà maturati grazie al regolamento FIFA. Per quel che riguarda gli agenti, sono stati 816mila euro i costi di intermediazione totali, mentre 2,2 milioni i compensi inclusi nel valore a bilancio dei calciatori e, infine, ulteriori 4,2 milioni come compensi durante l’esercizio. Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del bilancio – e dunque successivi al 30 giugno 2024 e precedenti al 21 ottobre dello stesso anno, da segnalare come tra gli acquisti a titolo definitivo oltre a Zortea, Felici, Luperto e Sherri sia indicato anche Gaetano (nonostante l’obbligo condizionato, quindi già fattuale), mentre come acquisti a titolo temporaneo risultano ovviamente Piccoli e Adopo. Per le cessioni, in prestito quelle di Prelec, Radunovic e Veroli, mentre a titolo definitivo quelle di Sulemana, Konate e Kourfalidis. Come anticipato dalla nostra redazione, e nonostante indicazioni differenti date da diversi siti specializzati, il bilancio 2024 conferma anche che durante il periodo è stato rinnovato con scadenza 2026 il contratto di Marin (dunque non in scadenza il prossimo giugno), così come quelli di Luvumbo, Kingstone, Pavoletti e Obert (poi ulteriormente allungato oggi 28 gennaio fino al 2029), senza contare i due giovani Sulev e Franke della Primavera di Fabio Pisacane.

Matteo Zizola