Ammontano a 10 milioni di euro i fondi aggiuntivi che Regione Liguria destinerà al trasporto pubblico locale. Di questi, 6,5 milioni andranno al servizio su gomma e i restanti 3,5 a quello su ferro.
Con il passaggio conclusivo in consiglio regionale, dopo quelli già avvenuti in giunta e commissione consiliare su proposta dell’assessore regionale competente Marco Scajola, è stata ufficialmente approvata la ripartizione dei 6,5 milioni di euro di risorse aggiuntive destinate al trasporto su gomma. Questo finanziamento, previsto dal 2024 e per i prossimi anni, andrà a sommarsi ai 117 milioni di euro che la Regione erogherà alla Città metropolitana e alla Province liguri.
Per la suddivisione territoriale saranno usate nuove percentuali derivanti dall’applicazione di criteri atti a riequilibrare la distribuzione delle risorse tra i diversi ambiti, tra questi vi sono: la peculiarità dei terrritori di confine internazionale; la distribuzione della popolazione residente al 1° gennaio 2024 in funzione della distanza dal capoluogo di provincia; il differenziale delle percentuali storiche tra gli ambiti extraurbani.
«Andiamo a ripartire 10 milioni di euro di risorse aggiuntive incrementando così il supporto, già molto significativo, della Regione a tutte le province liguri in materia di trasporto pubblico locale – dichiara l’assessore regionale ai trasporti Marco Scajola – al ferro saranno riservati 3,5 milioni, mentre altri 6,5 andranno alla gomma. Grazie a questi fondi le aziende del tpl che operano in Liguria potranno migliorare sensibilmente i propri servizi a favore dei lavoratori, ma soprattutto dell’utenza. Abbiamo inoltre prorogato, per il biennio 2025-2026, la possibilità di anticipare, come ente regionale, il 50% degli investimenti per l’acquisto di nuovi autobus con somme certificate e rendicontate dalle aziende. L’anticipazione regionale garantirà maggiore copertura finanziaria e liquidità alle stesse. Con questo duplice provvedimento dimostriamo l’assoluta vicinanza della Regione Liguria ai territori e alle esigenze dei cittadini che quotidianamente si spostano utilizzando gli autobus e che meritano un costante aumento del livello del servizio. Confidiamo di poter contare presto su ulteriori risorse aggiuntive da destinare interamente a questo scopo».
Il caso Amt e sostenibilità della gratuità
Proprio oggi in Comune a Genova si è discusso della sostenibilità di Amt con la gratuità prorogata per over 70 e under 14 fino al 30 aprile, la gratuità per i residenti della metropolitana e degli impianti verticali grazie a un’interrogazione di Vittoria Canessa Cerchi (Pd) e Filippo Bruzzone della Lista Rosso-Verde.
Il sindaco facente funzioni Pietro Pichiocchi ha risposto: «La gratuità, avviata nel maggio 2024 in via sperimentale insieme al nuovo piano tariffario, ha visto un aumento del 135% del numero degli abbonamenti annuali, passati da 78 a 184mila: un risultato di tutto rispetto. Queste politiche hanno prodotto un incremento dei ricavi dagli abbonamenti di 4,5 milioni di euro e, allo stesso tempo, l’11% in più di passeggeri a bordo dei bus e il 40% in più su metropolitana e impianti verticali. Questi numeri ci dicono che tali misure stanno funzionando molto bene, a prescindere dal tema dei conti di Amt che è al centro della nostra attenzione. Posso dirvi che circa 20 giorni fa, in una riunione al ministero dell’Ambiente dove abbiamo ragionato delle nostre politiche di gratuità del TPL e delle relative coperture, ci è stato detto che Genova ha le politiche di gratuità più avanzate d’Italia. Un giudizio lusinghiero che mi è stato ribadito in altre occasioni e ci spinge a voler rendere strutturali queste politiche. Rispetto ai conti di Amt, voglio dire che in Italia non mi risultano aziende di Tpl che abbiano approvato a dicembre il bilancio previsionale, a fronte del riparto dei contributi statali al Tpl che sta cambiando e che, per fortuna, sappiamo che riconoscerà alla Regione Liguria un aumento considerevole delle risorse: un “una tantum” sulla gomma per il 2025 e un ulteriore fondo di 500 milioni di euro, approvato dal governo e da ripartire tra gli anni 2025, 2026 e 2027: quindi più risorse per il fondo ordinario che confluisce nel contratto di servizio Città Metropolitana di Genova-Amt e nuovi fondi governativi destinati anche alla nostra città. Circa la nostra decisione di estendere la gratuità del Tpl fino ad aprile, se come insinua qualcuno avessi voluto fare un’operazione elettorale l’avrei prorogata fino a dicembre. Ci siamo limitati al mese di aprile perché, come noto, i dati relativi all’incremento del nuovo titolo individuale per fidelizzare maggiormente l’utenza, non sono ancora comparabili. Quindi, non essendo ancora in grado di equiparare i 12 mesi pre-manovra con i 12 mesi post-manovra, abbiamo deciso di attendere il 30 aprile quando avremo finalmente contezza definitiva sulla comparabilità dei dati e l’incidenza della politica tariffaria sul contratto di servizio: cosa che ci consentirà di capire le coperture di cui avremo bisogno. L’impegno politico mio e dell’assessore Gambino è molto forte e punta a rendere strutturale le nuove misure che abbiamo introdotto, ferma restando la possibilità che ci siano idee diverse come quella che propone una politica di agevolazione legata all’Isee e che, secondo vari studi, non sarebbe in grado di raggiungere gli stessi obiettivi delle nostre misure».
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