Surprais! Italiani tutti ecologici e rinnovabili ma consumano il 2,2% di petrolio in più

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I dati Unem del 2024. I prodotti per la mobilità aumentano di 1,3 milioni di tonnellate. In dicembre le vendite di prodotti petroliferi segnano un +2,4% sostenute dai consumi di cherosene avio (+5,9%) e benzina (+6,6%). Le auto ibride spingono la benzina

Il 2024 si chiude in crescita per le vendite al mercato di prodotti petroliferi che in dicembre sono ammontate a 4,2 milioni di tonnellate, in progresso del 2,4% (+99mila tonnellate) rispetto al dicembre 2023. Lo evidenzia Unem che ricorda come il risultato sia dovuto in larga parte al contributo della benzina, che ha segnato un +6,6% (+44mila tonnellate), e del cherosene avio cresciuto del 5,9% (+21mila), di fronte a un andamento sostanzialmente stabile del gasolio (+0,2%) e in lieve frenata del bunker per le navi (-1,8%). Segno positivo anche per il Gpl, sia autotrazione (+5,4%) che combustione (+8,3%), e per i bitumi (+2,1%), ma decisamente negativo per i lubrificanti (- 8,1%).
 
Consumi di dicembre
I consumi dei soli carburanti autotrazione (benzina e gasolio) sono stati pari a 2,6 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,9% rispetto al 2023 (+48mila tonnellate). Le festività natalizie hanno certamente favorito entrambi i prodotti considerato che, stando ai dati Anas, il traffico dei giorni festivi è stato del 6% più elevato rispetto in dicembre 2023.
Più in dettaglio, la benzina in dicembre ha mostrato volumi superiori di 100mila tonnellate rispetto al periodo pre-pandemico, mentre il jet fuel di 24mila tonnellate. Nella domanda complessiva di bunker spicca invece il forte incremento degli impieghi di gasolio (+13,9%) che hanno parzialmente compensato il calo di quelli di olio combustibile (-6,3%).
Quanto ai consumi petroliferi totali, che includono anche quelli destinati alle attività di raffinazione, in dicembre hanno sfiorato i 4,7 milioni di tonnellate (+0,7% rispetto allo stesso mese del 2023).
I prezzi al consumo dei carburanti in dicembre sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a novembre per la benzina, mentre si è registrato un aumento medio inferiore a 2 centesimi euro/litro per il gasolio. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si mantengono al di sotto della media dell’area euro.
 
I dati dell’anno
Nell’intero 2024 i volumi venduti al mercato sono stati di circa 52,4 milioni di tonnellate, in aumento del 2,2% rispetto al 2023, pari a 1.108.000 tonnellate, frutto del deciso incremento dei prodotti impiegati nella mobilità (+1,3 milioni di tonnellate) che ha più che compensato i cali dei volumi legati alle attività manifatturiere. In particolare, i consumi totali di benzina, ammontati ad oltre 8,6 milioni di tonnellate – un valore che non si vedeva dal 2011 – sono stati superiori di 432mila tonnellate (+5,3%) rispetto al 2023, risentendo positivamente della progressiva penetrazione delle auto ibride nel trasporto passeggeri che lo scorso anno hanno rappresentato oltre il 40% delle nuove immatricolazioni.
Buon progresso anche per il gasolio motori che, contrariamente alle attese visto il deciso calo delle nuove immatricolazioni scese sotto la soglia del 14% del totale, ha mostrato un incremento di 231mila tonnellate rispetto allo scorso anno (+1%), arrivando a sfiorare i 24 milioni di tonnellate. Un risultato dovuto soprattutto al canale del trasporto merci e al trasporto pubblico locale, dove il gasolio è solo marginalmente sostituibile con altre alimentazioni. Complessivamente, le sole vendite di carburanti autotrazione (benzina e gasolio) sono state più alte del 3,2% rispetto al periodo pre-pandemico, pari a circa un milione di tonnellate in più.
Il jet fuel, non solo ha superato definitivamente le conseguenze negative della pandemia, ma ha anche segnato un incremento di circa l’11% rispetto al 2023 (+490mila tonnellate), pari a 490mila tonnellate e raggiungendo un volume annuo vicino ai 5 milioni di tonnellate, mai toccato in precedenza.
Quanto ai consumi petroliferi totali, nell’intero 2024 sono stati intorno ai 58 milioni di tonnellate (+1%), con un incremento di circa 560mila tonnellate.
 
Il commento di Murano
“I dati confermano che l’accresciuta domanda di mobilità viene ancora soddisfatta dai prodotti tradizionali anche con quote sempre maggiori di biocarburanti destinati a crescere già nel 2025. È fondamentale – ha commentato il presidente Gianni Murano – riconoscere anche a livello europeo il contributo che i biocarburanti e gli altri carburanti low carbon potranno dare alla decarbonizzazione di tutti i tipi di trasporto, senza i quali gli obiettivi al 2030 saranno difficilmente raggiungibili”.

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