Sisma, l’Assemblea legislativa approva mozione su fisco – L’Assemblea informa

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L’Aula di Palazzo Cesaroni ha
approvato all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri di
maggioranza Betti, Filipponi, Lisci, Michelini, Maria Grazia
Propietti (Pd), Tagliaferri (Ud), Ricci (Avs) e Simonetti (M5S),
relativa alla “Richiesta di chiarimenti interpretativi e di
azioni a livello regionale e nazionale in merito al trattamento
fiscale dei contributi e delle agevolazioni alle imprese umbre
colpite dagli eventi sismici del 2016, in particolare riguardo
all’utilizzo di tali contributi per la compensazione dei debiti
previdenziali e assistenziali”.

   
Il testo – è detto in una nota della Regione – è stato
modificato, su richiesta del capogruppo Eleonora Pace (FdI), con
l’aggiunta di un riferimento all’emendamento alle “Disposizioni
urgenti in materia di termini normativi” presentato da alcuni
senatori di FdI e approvato dal Parlamento, che riporta la
corretta interpretazione sulla applicabilità delle agevolazioni
previste per i territori colpiti dal sisma.

   
L’atto di indirizzo, illustrato in Aula dal capogruppo Pd
Cristian Betti, chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini di
“intervenire presso il Governo e il ministero dell’Economia e
delle Finanze affinché venga dato seguito agli intendimenti
contenuti nell’emendamento alle ‘Disposizioni urgenti in materia
di termini normativi’ e, quindi, che i contributi ricevuti dalle
imprese per l’esonero dai contributi previdenziali e
assistenziali non siano considerati come sopravvenienze attive
soggette a tassazione, ma vengano trattati come aiuti
straordinari destinati esclusivamente alla compensazione dei
danni economici causati dal sisma£”.

   
Si chiede inoltre “di monitorare costantemente l’impatto
delle agevolazioni fiscali e contributive sulle imprese umbre,
al fine di identificare e rimuovere eventuali barriere
burocratiche o interpretative che possano ostacolare l’efficacia
delle misure, garantendo che le risorse stanziate dal Governo
arrivino in modo tempestivo e adeguato ai beneficiari.

   
Collaborare con le associazioni di categoria, le Camere di
commercio e le imprese umbre per sensibilizzare sul corretto
utilizzo delle agevolazioni fiscali e per supportare le imprese
nella gestione delle pratiche amministrative necessarie a
beneficiare delle misure straordinarie previste dalla normativa
di emergenza”.

   
“I contributi emergenziali elargiti dalle imprese colpite dal
sisma del 2016 ricevuti per l’esonero dai contributi
previdenziali e assistenziali – ha spiegato poi Betti – non
possono essere considerati sopravvenienze attive ma devono
essere trattati come aiuti straordinari, destinati
esclusivamente alla compensazione dei danni economici causati
dal sisma. L’Umbria risulterebbe particolarmente colpita da
questa interpretazione. Di certo la nostra regione è stata messa
alla prova dagli eventi sismici del 2016 ed è riuscita a
ricevere contributi ed indennizzi, per i quali è sempre stata
prevista la specificità della non cumulabilità con il reddito e
quindi l’esenzione dalla tassazione. Tale specificità è venuta
meno in una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, nella
quale si specificava che tali somme, se utilizzate per la
compensazione degli oneri previdenziali e assistenziali, erano
soggette a tassazione. I contributi dovrebbero garantire una
ripresa economica delle imprese dei territori colpiti dal sisma.

   
Imporre la tassazione significa sottrarre risorse vitali per la
ripresa delle imprese e compromettere la capacità di questi
soggetti di superare la crisi. La posizione dell’Agenzia delle
Entrate, quindi, contrasta con la finalità prevista dalle
agevolazioni che servivano alle imprese per restare operative su
un territorio difficile. Da qui la necessità che il Governo si
faccia carico del problema, anche promuovendo una modifica
normativa per esplicitare che i contributi utilizzati per il
pagamento degli oneri previdenziali e assistenziali non debbano
essere trattati come componenti straordinari di reddito, al fine
di evitare che le imprese vengano penalizzate. Sarà nostra
premura promuovere e agevolare tutti gli strumenti necessari per
monitorare l’impatto delle agevolazioni fiscali e contributive
sulle imprese umbre, identificando barriere burocratiche da
abbattere anche con la sinergia e la collaborazione delle
associazioni di categoria”.

   

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