Sulla Gazzetta ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024, è stata pubblicata la legge 30 dicembre 2024 n. 207 relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025”.
Previdenza complementare.
Per i soggetti con primo accredito contributivo successivo al primo gennaio 1996, dal primo gennaio 2025 (ai soli fini del raggiungimento degli importi soglia mensili necessari per la liquidazione della pensione di vecchiaia o anticipata) può essere computato, unitamente all’ammontare mensile della prima rata di pensione di base, anche il valore di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare richieste dall’assicurato stesso, in caso di opzione per la prestazione in forma di rendita non inferiore al 50% del montante accantonato nel fondo e solo su richiesta dell’assicurato. Per poter consentire una scelta consapevole da parte dell’assicurato, le forme di previdenza complementare metteranno a disposizione la proiezione certificata attestante l’effettivo valore della rendita mensile secondo gli schemi di erogazione adottati dalla singola forma di previdenza complementare. Prevede, inoltre, specifiche innovazioni relative al conseguimento di una delle forme di pensionamento anticipato previste dalla normativa vigente e la misura dell’anzianità contributiva necessaria per l’accesso alla misura. Con decreto questo Dicastero (di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze) saranno individuate le modalità di attuazione della disposizione in parola.
Misure in materia di trattenimento in servizio.
Si introducono modifiche al cd. Bonus Maroni, relativamente al trattenimento in servizio e la pensione anticipata flessibile (Quota 103). I lavoratori che, entro il 31 dicembre 2025, maturano i requisiti per la pensione anticipata, possono rinunciare all’accredito dei contributi a loro carico per l’AGO e forme equivalenti, esentando così il datore di lavoro dal versare i contributi relativi. A fronte di questa scelta, la somma che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare sarà interamente corrisposta al lavoratore e non concorrerà a formare reddito ai fini fiscali. La norma precisa che i diritti relativi alla pensione anticipata flessibile, se acquisiti entro il 31 dicembre 2024, possono essere esercitati anche successivamente. Le principali novità includono un allargamento della misura, che ora riguarda anche coloro che hanno maturato, entro il 31 dicembre 2025, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, oltre ai soggetti con 62 anni e 41 anni di contributi. Inoltre, viene confermata l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrisposta al lavoratore. Per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni è previsto che il limite massimo di età per la prosecuzione del servizio corrisponda al requisito generale anagrafico per la pensione di vecchiaia, pari attualmente a 67 anni (fermi restando sia i limiti ordinamentali più elevati già previsti per alcune categorie, sia la possibilità di trattenimento in servizio introdotta dal provvedimento); viene di conseguenza meno l’obbligo di collocamento a riposo per i dipendenti pubblici che, al compimento dell’attuale limite ordinamentale dei 65 anni di età (o successivamente), possano fruire del trattamento pensionistico anticipato (essendo in possesso del relativo requisito contributivo).
Maggiorazione della quota di aliquota contributiva pensionistica a carico del lavoratore.
Prevede che gli iscritti all’AGO, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa e alla Gestione separata, con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre successivamente al 1° gennaio 2025, possano incrementare il montante contributivo individuale maturato versando all’INPS una maggiorazione della quota di aliquota contributiva pensionistica a proprio carico non superiore a 2 punti percentuali. La quota del trattamento pensionistico derivante dall’incremento del montante contributivo conseguente dalla maggiorazione non concorrerà al computo degli importi soglia previsti dalla normativa vigente per il conseguimento della pensione di vecchiaia e anticipata, e sarà corrisposta, a domanda, al soggetto pensionato successivamente alla maturazione dei requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia. I contributi versati dal lavoratore ai sensi sono deducibili dal reddito complessivo per il 50% dell’importo totale versato. Con decreto di questo Dicastero, di concerto con MEF, saranno disciplinate le modalità attuative della misura.
Misure di flessibilità in uscita dal rapporto di lavoro. Conferma “Opzione Donna” nella versione prevista dall’ultima legge di bilancio e conseguentemente porta il termine entro il quale il personale del comparto scuola e AFAM può presentare la relativa domanda dal 28 febbraio 2024 al 28 febbraio 2025.
Conferma Quota 103
anche per il 2025, nella versione prevista dall’ultima legge di bilancio e conseguentemente, porta il termine entro il quale il personale del comparto scuola e AFAM può presentare la relativa domanda dal 28 febbraio 2024 al 28 febbraio 2025.
Conferma per il 2025
la versione dell’APE sociale prevista dall’ultima legge di bilancio e incrementa di 114 milioni di euro per l’anno 2025, 240 milioni di euro per l’anno 2026, 208 milioni di euro per l’anno 2027, 151 milioni di euro per l’anno 2028, 90 milioni di euro per l’anno 2029 e 35 milioni di euro per l’anno 2030 l’autorizzazione di spesa prevista nella norma originaria che dispone la misura. Sempre con riferimento ad APE Sociale, conferma anche la non cumulabilità con altri redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.
Aumento pensioni minime.
A completamento degli interventi transitori finalizzati a contrastare le tensioni inflazionistiche registrate negli anni 2022 e 2023 e nelle more dell’avvio di un programma di potenziamento, compatibile con gli obiettivi di finanza pubblica, delle misure strutturali vigenti a sostegno dei pensionati in condizioni disagiate, proroga a esaurimento gli incrementi transitori previsti a legislazione vigente, con una determinazione del décalage della percentuale di incremento fissata in 2,2 punti percentuali per l’anno 2025 e in 1,3 punti percentuali per l’anno 2026.
Incremento maggiorazioni sociali per pensionati in condizioni di disagio.
Limitatamente al 2025, incrementa di 8 euro mensili l’importo delle maggiorazioni sociali per i pensionati in condizioni disagiate – ossia i pensionati previdenziali e assistenziali, nonché i ciechi titolari di pensione, di età pari o superiore a 70 anni, e i soggetti di età superiore a 18 anni, invalidi civili totali o sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione – che si trovano nelle condizioni reddituali richieste per beneficiare delle maggiorazioni. Conseguentemente, per il 2025, viene aumentato di 104 euro annui il limite reddituale massimo per il riconoscimento di tale incremento.
Accesso alla pensione di vecchiaia per le lavoratrici con quattro o più figli.
Innalza da 12 a 16 mesi il limite massimo di anticipo di età rispetto al requisito di accesso alla pensione di vecchiaia per la lavoratrice madre di quattro o più figli quale periodo di accredito figurativo per i trattamenti pensionistici determinati secondo il sistema contributivo.
Misure in materia di agricoltura e pesca.
La legge n. 207/2024, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31/12/2024, stanzia 690 milioni di euro per il settore primario. 500 milioni vanno a finanziare la “Carta Dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per i nuclei familiari con Isee sotto i 15.000 euro ed altri 50 milioni sostengono il cd. Fondo Indigenti.
Il credito d’imposta per investimenti nella Zes (Zone Economiche Speciali) unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura (articolo 16-bis del Dl n. 124/2023) viene esteso anche all’anno 2025, per gli investimenti dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, nel limite massimo di spesa di 50 milioni. In particolare, i soggetti interessati dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 e di quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025 e successivamente comunicare, dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025.Le imprese dovranno impegnarsi a mantenere l’attività nelle aree in cui sono stati realizzati gli investimenti per almeno cinque anni dal completamento degli stessi.
La Legge di Bilancio 2025 finanzia anche con 9 milioni nel corso del triennio 2025-2027, le attività di ricerca finalizzate alla sperimentazione delle tecniche di editing genomico (mutagenesi e cisgenesi). Inoltre, trasferisce al CREA (il Consiglio per la ricerca in agricoltura) 18 milioni per il triennio 2025/27 per le attività istituzionali. Altri 9 milioni vanno al progetto Open Data in zootecnia, con l’obiettivo di assicurare la disponibilità in forma digitale delle informazioni sulla produzione, la riproduzione, il benessere animale e la salute degli animali. 3 milioni per il 2025 sono, invece, a disposizione del progetto per lo sviluppo di tecnologie digitali e la modellizzazione dei sistemi agroalimentari.
Tabella di sintesi:
Argomento | Contenuti / Stanziamento | |
Rivalutazione dei terreni agricoli | Dal 2025 l’aliquota sostitutiva passa al 18% | |
(art. 1, comma 30) | ||
Accise birra | Stabilizzazione della riduzione del 50% dal 2025 per i micro-birrifici | |
(art. 1, commi 72-73) | ||
Fondo indigenti | 50 milioni di euro nel 2025 per il fondo indigenti | |
(art. 1, comma 102) | ||
Carta Dedicata a Te | 500 milioni di euro per il 2025 per l’acquisto di beni alimentari da parte delle famiglie povere | |
(art. 1, commi 103-106) | ||
Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno | Aperta la procedura di registrazione dei contributi e verifica superamento limiti in materia di aiuti di Stato | |
(art. 1, commi 541-543) | ||
Credito di imposta ZES agricoltura e pesca | 50 milioni di euro per gli investimenti del 2025 | |
(art. 1, commi 544-546) | ||
Editing genomico | 3 milioni di euro all’anno tra il 2025 e il 2027 per la ricerca CREA, cui sono assegnati 6 milioni di euro all’anno tra il 2025 e il 2027 per le attività istituzionali | |
(art. 1, comma 547) | ||
Open data per la zootecnia | 3 milioni di euro all’anno tra il 2025 e il 2027 per la digitalizzazione dei dati zootecnici | |
(art. 1, comma 549) | ||
Malsecco agrumi | 3 milioni di euro nel 2025 per lo sviluppo di tecnologie digitali | |
(art. 1, comma 550) | ||
Calendario venatorio | Introdotte disposizioni restrittive per l’impugnazione dei calendari | |
(art. 1, comma 551) | ||
Quote latte | Istituita una procedura transattiva per superare il contenzioso con gli allevatori | |
(art. 1, commi 553-554) | ||
Lingua blu | Stanziati 10 milioni di euro per il 2025 per contributi agli allevatori | |
(art. 1, commi 555-557) | ||
Fondo di solidarietà nazionale | 15 milioni di euro per il 2025 per le polizze agevolate coperte da fondi nazionali | |
(art. 1, comma 558) | ||
Piani Sviluppo Rurale 2014-2022 | Introdotta una procedura per evitare il disimpegno dei fondi UE | |
(art. 1, commi 559-562) | ||
Pesca | 2,25 milioni di euro tra il 2025 e il 2027 per il programma triennale della pesca e dell’acquacoltura | |
(art. 1, comma 563) | ||
Garanzia Ismea imprese sementiere | Entro il 30 aprile 2025 Ismea concede garanzie sui prestiti a breve, medio e lungo termine erogati a favore delle imprese sementiere colpite da eventi alluvionali del 2023 | |
(art. 1, commi 647-648) | ||
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link