Omicidio Ceschin, Joel Lorenzo resta in silenzio davanti al giudice

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Di fronte al giudice si è trincerato dietro al silenzio Luciano Joel Lorenzo, il 25enne dominicano che avrebbe avuto il ruolo di “palo” mentre il fratello Sergio e Jose Mateo Garcia mettevano in atto il delitto di Margherita Ceschin, la 72enne uccisa all’interno della propria abitazione di Conegliano la sera del 23 giugno del 2023. L’uomo, dominicano come tutti gli altri finiti nella rete della giustizia – ad eccezione del mandante dell’omicidio, Enzo Lorenzon, 80enne imprenditore agricolo ed ex marito della Ceschin – era stato estradato dal pese centro americano domenica scorsa 26 gennaio. Rinchiuso nel carcere di Venezia Joel è comparso oggi 28 gennaio davanti al gip Marco Biagetti per l’interrogatorio di garanzia dopo che il sostituto procuratore Michele Permunian gli aveva notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di concorso in omicidio volontario aggravato e premeditato. Ma l’uomo si avvalso della facoltà di non rispondere.

Luciano Joel Lorenzo sarebbe il terzo componente del “commando” che si occupò di assassinare la donna nei cui confronti l’ex marito avrebbe nutrito un forte risentimento, se non proprio odio, a causa delle somme che gli doveva versare mensilmente per la separazione – circa 10mila euro- oltre al fatto che lei era riuscita a ipotecargli alcune proprietà proprio a garanzia del credito che vantava. Mentre Sergio Lorenzo e Mateo Garcia salivano nell’appartamento della Ceschin, al primo piano di una palazzina di via XXVIII Aprile utilizzando la macchina della donna che era parcheggiata proprio sotto il terrazzo, Joel avrebbe atteso dentro ad un furgoncino sincerandosi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Dopo l’omicidio sarebbe scappato verso la Spagna a bordo di una macchina messa a disposizione da Lorenzon e guidata dal fratello. Sarebbe rimasto nascosto in un quartiere malfamato di Barcellona fino a quando avrebbe preso un aereo che lo avrebbe riportato a Santo Domingo. Raggiunto dal provvedimento cautelare era stato anche diramato un mandato di arresto internazionale, eseguito dall’Interpol a ottobre. A tradirlo numerose telefonate a conoscenti e i “viaggi” che faceva per incontrare la madre.

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Il pubblico ministero Michele Permunian non sarebbe però del tutto convinto sul ruolo giocato da Joel. Se da un lato c’è il “pizzino” auto confessorio scritto dal fratello e indirizzato a Lorenzon – affidato ad un altro carcerato dominicano e finito nelle mani degli investigatori nell’estate del 2023 – in cui verrebbero “sminuite” le responsabilità del 25enne, dall’altro rimane il mistero su quell’intercettazione telefonica fatta a carico di Dileisy Guzman (l’ex compagna dell’imprenditore, prosciolta in fase di indagine) in cui, in una conversazione con la compagna di Sergio Lorenzo, la donna avrebbe detto che la responsabilità sarebbe stata di Joel che “ha fatto un casino”. La captazione era stata originariamente considerata un elemento che riguardava la macchina con la quale i tre dominicani avevano raggiunto la Spagna. Ma il dubbio sul significato rimane: è possibile che Joel sia stato in realtà uno dei due uomini – l’altro è certamente Mateo Garcia, come confermerebbero le sue impronte digitali sulla macchina della vittima – che ha fatto irruzione nell’abitazione di Margherita. Secondo questa ipotesi l’azione sarebbe stata tesa non tanto a uccidere la Ceschin quanto piuttosto a spaventarla ma qualche cosa compiuta dal 25enne avrebbe fatto degenerare la situazione. Oppure esiste la possibilità che Joel abbia parlato con qualcuno innescando così le indagini, che si erano subito concentrate di Lorenzon.

La sua posizione non verrà unificata con quella degli altri cinque imputati del processo in corso davanti alla Corte d’Assise- Lorenzon, Sergio Lorenzo, Garcia e i due internediari, Juan Maria Guzman e Kandy Maria Rodriguez – anche perchè la Procura vuole condurre degli ulteriori accertamenti. In primo luogo la comparazione delle impronte che sarebbero state ritrovate sul luogo del delitto. Perché Sergio Lorenzo potrebbe aver deciso di proteggere il fratello, scambiando i ruoli giocati quella sera.



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