LIUC esplora la transizione delle imprese verso l’economia circolare: 12 casi studio

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CASTELLANZA – Verso un’economia circolare virtuosa, esempi di imprese impegnate nella transizione. Lo studio dell’università LIUC, supportato da EY, diventa un libro che racconta 12 casi aziendali in cui il successo economico va di pari passo con i benefici ambientali. Tra le imprese protagoniste della presentazione in ateneo, anche la Comerio Ercole Spa, l’azienda di Busto Arsizio di cui è titolare il presidente della LIUC Riccardo Comerio, e la Mazzucchelli 1849 di Castiglione Olona.

La presentazione

È stato presentato oggi, lunedì 27 gennaio, il libro “La transizione delle imprese verso l’economia circolare – buone pratiche e fattori abilitanti”, a cura di Andrea Urbinati, docente LIUC, per la collana “Università Cattaneo Libri” di Guerini Next. Si tratta del primo di tre appuntamenti in programma, in modo da dare voce alle testimonianze delle aziende a gruppi di quattro alla volta. Si è iniziato, oltre che con la Comerio e la Mazzucchelli, anche con la COIM di Varallo Pombia e la Itelyum di Pieve Fissiraga, sponsor del palazzetto dello sport di Masnago a Varese.

Lo studio

«L’industria manifatturiera sta reinventando se stessa e un buon management aziendale non può oggi fare a meno di un driver strategico: la circolarità – così la LIUC presenta l’iniziativa – la transizione delle imprese verso un’economia più sostenibile e circolare non è soltanto una necessità ambientale, ma un’opportunità per acquisire un vantaggio competitivo sul lungo periodo attraverso il ridisegno di prodotti, processi e supply chain, con implicazioni anche di carattere economico e sociale. E non ci si può permettere il lusso di stare a guardare». Attraverso l’analisi empirica di casi aziendali, assegnisti di ricerca e docenti dell’Università LIUC hanno esplorato 12 imprese manifatturiere operanti nel territorio lombardo o molto prossime a esso che hanno implementato good practice di sostenibilità e di economia circolare dimostrando che è possibile coniugare il successo economico con una riduzione significativa del proprio impatto ambientale.

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Imprese emblematiche

Aziende diverse tra loro per prodotto, dimensioni e ambiente, tutte però impegnate nella transizione verso un’economia circolare, con buone pratiche da condividere e rendere note. Il libro offre riferimenti teorici ed esempi pratici a imprenditori, manager e policy makers su come liberare il potenziale dell’economia circolare per un futuro più sostenibile. Questo libro «allarga la riflessione, ormai già avviata dalla comunità scientifica, sulla necessità di effettuare questa transizione (passando per la trasformazione di pratiche lineari in circolari) portando alla luce percorsi virtuosi di imprese che l’hanno già avviata nei loro modelli di business e nelle loro operation e che ne stanno traendo un beneficio economico, ambientale e sociale», come riporta Andrea Urbinati, docente della Scuola di Ingegneria Gestionale della LIUC. Lavorando in stretta collaborazione con EY – già Ernst&Young, donor del progetto di ricerca – lo studio della LIUC risulta una preziosa testimonianza di un modello di interazione Università – Impresa in cui ciascuno porta il proprio contributo e valorizza le proprie competenze.

Orgoglio EY

«Siamo orgogliosi di contribuire a questo importante progetto – sostiene Roberto Raccanelli, EY Italy Partner, Climate Change and Sustainability Services – le aziende svolgono un ruolo cruciale nell’adozione di modelli di economia circolare, nonostante i numerosi ostacoli normativi e burocratici. Le storie raccolte in questa pubblicazione mostrano come il coinvolgimento attivo di tutta la filiera, a ogni livello, risulti fondamentale per trasformare le sfide della sostenibilità, ed in particolar modo della circolarità, in opportunità di crescita e resilienza. La condivisione di conoscenze, la capacità di innovazione e l’impegno verso una maggiore competitività sono fattori determinanti per guidare le aziende verso un orizzonte di creazione di valore condiviso e duraturo nel tempo».

Le aziende

Primo appuntamento con COIM (poliuretani, poliesteri e specialità chimiche) che nel 2022 ha sviluppato adesivi biodegradabili valorizzando l’aspetto di sostenibilità e mantenendo elevate performance, mentre lo stesso principio è stato applicato anche alla divisione inchiostri; Itelyum (gestione e valorizzazione dei rifiuti industriali), tra i pionieri globali dell’economia circolare è imperniata sulla trasformazione dei rifiuti in risorse e, non a caso, ispirata dal “Non importa quali siano i tuoi rifiuti, me ne prenderò cura io”; Comerio Ercole S.p.A. specializzata in impianti completi per i settori gomma, plastica e tessuto non tessuto, da 140 anni si distingue per il suo impegno etico e sostenibile nella progettazione e produzione di macchinari industriali all’avanguardia. Infine, Mazzucchelli (lastre di acetato di cellulosa) leader mondiale nella produzione e distribuzione di acetato di cellulosa, un materiale plastico tradizionalmente utilizzato per la produzione di occhiali e montature da sole, che integra i principi di sostenibilità e di economia circolare all’interno della propria mission aziendale attraverso una serie di progetti rivolti soprattutto alla formulazione, al design dei prodotti e al risparmio energetico e al recupero virtuoso dei rifiuti di lavorazione.

Castellanza, alla Liuc crescono i manager del futuro

liuc imprese economia circolare – MALPENSA24

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