“Le nostre osservazioni sul Biciplan non erano campate in aria”

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di Rosalba Ubaldi ed Angelica Sabbatini, gruppo consiliare Centro Destra Unito

PORTO RECANATI – In occasione dell’approvazione del Biciplan nel C. C.del 30 ottobre 2024 abbiamo fatto rilevare le tante irregolarità da noi riscontrate che avrebbero richiesto una presa d’atto da parte della maggioranza ed un ritiro della delibera in approvazione per correggerla e ripresentarla successivamente.

Suggerimento ovviamente non raccolto. La maggioranza tronfia della propria arroganza ha voluto fortemente approvare il documento così come presentato.

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Abbiamo immaginato che, rileggendo il verbale di quel Consiglio, alla luce delle nostre osservazioni tecniche (sappiamo perfettamente che le scelte politiche, ancorchè non condivisibili, sono insindacabili), l’assessore avesse voluto provvedere ad una rilettura della delibera e procedere a chiarire almeno i punti più macroscopicamente errati, o che almeno fosse stato fatto, su di essi, un approfondimento.

Abbiamo chiesto spiegazioni a distanza di circa due mesi e ci siamo sentite rispondere che ormai il Consiglio aveva approvato e che avremmo – volendo – potuto far ricorso al TAR.
A parte che un consigliere comunale non ha titolo per presentare un ricorso al TAR mancando un interesse diretto, ci è sembrato offensivo suggerire quella soluzione che comporta una spesa di svariate migliaia di € ad un consigliere che percepisce 17,08 € a seduta ed in un anno circa 100 € lorde.

L’ennesima constatazione di mancanza assoluta di rispetto per i consiglieri di minoranza ci ha indotto a sottoporre quanto avvenuto al sig. Prefetto della Provincia di Macerata ed a chiedere ai Dirigenti Tecnici Provinciali la fondatezza delle affermazioni contenute nella delibera e da noi contestate.

Ai dirigenti provinciali abbiamo chiesto conferma della regolarità tecnica della delibera approvata che basava la mancanza della VAS in applicazione del terzo comma dell’articolo 14 della Legge Regionale Territoriale 65/2014. Purtroppo …la legge citata è della Regione Toscana e non della Regione Marche. Ed il comma citato è stato anche soppresso lasciando gli altri che prevedono la necessità di VAS.

Abbiamo poi evidenziato di non aver trovato in alcun modo, né nel testo approvato né negli allegati, il parere della Provincia di Macerata titolare della S.P. n. 100 la cui viabilità, per oltre 3 Km e mezzo (dal cavalcaferrovia al Ponte sul Musone) viene fortemente modificata dalle previsioni del Biciplan con un tratto di oltre un Km, nelle tavole approvate, totalmente interdetto ad ogni forma di traffico veicolare al punto di chiudere anche gli accessi, su via Scarfiotti, ad alcuni dei villaggi.

Ovviamente abbiamo allegato copia della delibera e degli allegati.

Con una solerzia che non appartiene ai nostri Amministratori, I Dirigenti della Provincia hanno evidenziato che: …. 1. Lo strumento approvato dal Comune è un Piano di settore previsto dall’articolo 6 della Legge 11/1/2018 n.12. La materia è altresì trattata dalla Regione Marche con la L.R. 3/12/2012 n.38 che all’articolo 4 indica che “I Comuni redigono piani comunali per la mobilità ciclistica, di seguito denominati piani comunali. I piani comunali definiscono gli interventi a livello comunale” e che “I piani provinciali e i piani comunali individuano la rete ciclabile e ciclopedonale quale elemento integrante della rete di livello regionale e provinciale. 2. Quale Piano di settore il Biciplan è soggetto alle procedure di valutazione ambientale strategica nel caso in cui afferisca al settore della destinazione dei suoli (articolo 3 comma 2 lettera a del D.Lgs.vo 152/2006). Ciò significa che per stabilire la necessità o meno di svolgimento di verifica VAS bisogna esaminare i contenuti dello stesso Piano per comprendere se apporta modifiche alla destinazione dei suoli, posto che la Legge 11/1/2018 n.12 al comma 4 dell’articolo 6 stabilisce che gli enti interessati assicurano la coerenza degli atti di pianificazione territoriale e urbanistica con i Biciplan. Per completezza si fa anche presente che il Piano in argomento non rientra nei casi esclusi per legge dalla valutazione (vedi articolo 6 comma 4 del D.Lgs 152/2006 e linee guida regionali VAS DGRM n.1647 del 23/12/2019 paragrafo A3). 3.Dal punto di vista della viabilità provinciale il Piano in oggetto interessa la SP 100 “Porto Recanati – Numana”. Analizzando gli elaborati allegati, in particolare la Sez 15 del fascicolo sezioni, viene ipotizzato un allargamento della carreggiata stradale con lo spostamento dell’attuale pista ciclabile, ove presente, lato mare nel tratto dall’attuale intersezione con via C.Colombo sino al confine con il comune di Numana. Nel restante tratto tra via Cristoforo Colombo e via Marco Polo viene ipotizzata la completa pedonalizzazione dell’attuale SP 100 senza indicare il percorso alternativo.

Ad oggi non sono pervenute richieste di parere al Settore Ufficio Tecnico e Viabilità della Provincia in merito alla fattibilità degli interventi ipotizzati”.
E adesso ?

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A distanza di una settimana dalla risposta dei Dirigenti Provinciali non abbiamo avuto alcuna notizia. Figuriamoci ….

A nostro “misero” parere il Biciplan dovrebbe essere ripresentato in forma corretta ma temiamo che dalle parti di palazzo Volpini sicuramente troveranno altre soluzioni …..





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