Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha adottato il decreto “Investimenti Sostenibili 4.0”, destinando 300 milioni di euro alle micro, piccole e medie imprese delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo è supportare la trasformazione tecnologica e digitale, promuovere la sostenibilità ambientale e migliorare la competitività delle PMI in queste aree.
Le caratteristiche della misura
La misura si inserisce nel quadro del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la Transizione Verde e Digitale 2021-2027 e si pone come uno strumento strategico per favorire la crescita economica e industriale delle Regioni meno sviluppate. Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento che:
- Favoriscano la transizione ecologica e digitale;
- Migliorino l’efficienza energetica e promuovano la sostenibilità ambientale;
- Adottino tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, blockchain, IoT, cloud, cybersecurity e realtà aumentata.
Dotazione finanziaria e agevolazioni
Il decreto prevede una dotazione complessiva di 300.488.000, di cui:
- il 25% riservato alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni possono coprire fino al 75% delle spese ammissibili, suddivise tra contributi in conto impianti e finanziamenti agevolati. Non è prevista alcuna distinzione in base alla dimensione dell’impresa, rendendo la misura accessibile a un ampio ventaglio di soggetti.
I programmi di investimento devono avere un valore compreso tra 750 mila euro e 5 milioni di euro e riguardare:
- L’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
- Opere murarie, entro il 40% dei costi ammissibili;
- Programmi informatici e licenze;
- Certificazioni ambientali e servizi di consulenza specialistica.
Le domande saranno valutate tramite procedura a sportello, con priorità per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali definiti dall’Unione Europea.
Benefici specifici per la Sardegna e la Gallura
Le imprese della Sardegna, e in particolare quelle di Olbia e della Gallura, potranno trarre importanti vantaggi da questa misura. La riserva del 25% per micro e piccole imprese garantisce un accesso privilegiato ai fondi per le realtà imprenditoriali locali, favorendo progetti di innovazione tecnologica e sostenibilità.
Settori strategici:
- Nautica: i cantieri di Olbia potranno adottare tecnologie avanzate per la costruzione di imbarcazioni, migliorando l’efficienza energetica e l’utilizzo delle risorse.
- Turismo: gli alberghi della Gallura potranno installare sistemi smart per il risparmio energetico e la gestione digitale dei servizi.
- Logistica: le imprese che operano nei porti e nel distretto produttivo della Gallura potranno investire in sistemi digitalizzati e sostenibili per migliorare le proprie operazioni.
Come accedere alle agevolazioni
I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti da un successivo provvedimento del Direttore Generale per gli Incentivi alle Imprese. La gestione della misura è affidata a Invitalia, che curerà la valutazione dei progetti e l’istruttoria per l’ammissione ai fondi.
Le imprese interessate dovranno:
- Presentare un progetto di investimento dettagliato che evidenzi gli interventi previsti e i relativi costi;
- Garantire la conformità del programma agli obiettivi del Piano Transizione 4.0;
- Dimostrare il possesso dei requisiti richiesti, tra cui la sede operativa nelle Regioni ammissibili.
Il ruolo del Cipnes Gallura
Il Cipnes Gallura, per sua missione istituzionale, supporta le aziende del territorio nell’informazione e nell’accesso a tutte le misure di sostegno promosse dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione Sardegna. L’obiettivo è favorire lo sviluppo economico, l’innovazione e la competitività delle imprese di Olbia e della Gallura.
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