Il governatore: “Non c’è nessuna Regione d’Italia che sta facendo quello che fa la Campania. Ditemi una Regione nella quale si sta facendo un nuovo ospedale con un investimento di mezzo miliardo di euro. Non c’è”
Pubblicato:28-01-2025 14:45
Ultimo aggiornamento:28-01-2025 14:54
NAPOLI – “Siamo la Regione d’Italia che ancora oggi riceve meno risorse pro capite per la sanità. È una vergogna nazionale, uno scandalo nazionale, e da questo punto di vista sono tutti uguali: non combatte nessuno, destra, sinistra, centro. Quando si tratta di rubare soldi al Sud sono tutti d’accordo, tranne uno, che continua a combattere”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto nell’ospedale di Marcianise per fare il punto sui progetti per la sanità che sono in corso nel territorio casertano. De Luca ha detto che la carenza di fondi – “200 milioni di euro in meno rispetto alla media nazionale” – e la “percentuale più bassa d’Italia di medici e di posti letto rispetto alla popolazione” sono anche il frutto di una “classe dirigente campana che dormiva in piedi e non aveva voglia di combattere”.
DE LUCA: FANNO DI TUTTO PER ROMPERMI LE SCATOLE
“Qualche volta perfino in politica si trova qualcuno che mantiene la parola data e mantiene gli impegni. È un’eccezione rara, non a caso fanno di tutto per rompermi le scatole e per non farmi lavorare”, ha aggiunto il governatore. “Siamo in un Paese nel quale si tollerano anche il crimine, gli assassini, le stragi, ma l’unica cosa che è intollerabile – aggiunge De Luca – è la coerenza nella vita e nella politica. Questa è una cosa imperdonabile in un Paese come l’Italia. L’unica cosa che non perdonano è mantenere la parola che dai”.
DE LUCA: PER CASERTA 500 MILIONI E 400 POSTI LETTO IN PIÙ
De Luca, fa poi il punto sui progetti della Regione per la sanità del casertano: “Tutti gli interventi che facciamo si tradurranno in questi due risultati: un investimento di 500 milioni di euro e un aumento di 400 posti letto a Caserta”. E ancora: “Quando abbiamo cominciato a lavorare sul piano ospedaliero – spiega – abbiamo verificato che l’area casertana era la più penalizzata dal punto di vista del rapporto tra posti letto e abitanti. Oggi, con gli interventi che abbiamo messo in campo, Caserta egualia gli altri territori regionali, cioè diventa un territorio che ha lo stesso numero di posti letto rispetto alla popolazione”. Per De Luca “questo vuol dire che la Regione guarda tutti i territori rispettando tutti i cittadini, e considerando che tutti i cittadini campani hanno gli stessi diritti, dovunque vivano, in qualunque provincia, che siano nelle aree interne o nelle aree costiere. Vogliamo garantire il diritto di tutti i cittadini ad avere gli stessi servizi sanitari. Non è una piccola cosa, soprattutto nella provincia di Caserta, dove per decenni vi hanno abbuffato di chiacchiere, ma non hanno fatto nulla. Quando ci siamo insediati c’era la camorra nell’ospedale Sant’Anna, avevamo i commissari nominati, avevamo qualche problema a Sessa Aurunca. Abbiamo cominciato non da zero, ma da sotto zero. Lo ripeto perché ogni tanto c’è qualche pinguino che sembra che sia sceso da Marte e magari stava qui da decenni senza fare niente. Tranne che un po’ di clientela politica, neanche un po’, ma parecchia”.
DE LUCA: REGIONE EUROPEA SE IL PRESIDENTE SOPRAVVIVERA’
“Stiamo diventando la prima Regione d’Italia in alcuni campi”, dice il presidente della Regione Campania. “Saremo la prima Regione d’Italia – aggiunge -, se il presidente della Regione sopravviverà perché se continua così mi farete venire solo un infarto e mi accompagnerete allegramente nell’aldilà”. Nel corso di un lungo discorso, il governatore ribadisce: “Non c’è nessuna Regione d’Italia che sta facendo quello che fa la Campania. Ditemi una Regione nella quale si sta facendo un nuovo ospedale con un investimento di mezzo miliardo di euro. Non c’è. Noi ne stiamo facendo dieci. Stiamo lavorando a spaccarci il cuore, perché questa è un’occasione irripetibile per portare la Campania in Europa”. “La politica – osserva ancora De Luca – viene intesa nove volte su dieci come mettersi la medaglia al petto, vedere come andare a fare i deputati, i senatori, le palle, le pippe. La politica con dignità è questa: un servizio in primo luogo alla povera gente. Tutto il resto non vale nulla. Noi dobbiamo proseguire in questa nostra battaglia”. Il presidente della Regione racconta che in Campania “per fare andare avanti le cose devi trascinare per i capelli, devi stare con il fucile puntato. Nella pubblica amministrazione ci sono due metodi per avere il lavoro. O la passione o la ghigliottina. Cioè ti taglio la testa. Qui devi sputare sangue, ti devi consumare la vita per arrivare a un risultato”.
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