Déhors e orari della “movida”, ok in aula al nuovo regolamento

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Passa in Consiglio comunale il nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande in città. La maggioranza, senza eccezioni, ha approvato la proposta della Giunta Tarasconi, dopo aver accolto alcuni emendamenti. Civica Barbieri-Liberi, Fdi, Lega, ApP e Liberali si sono astenuti o non hanno partecipato al voto. L’orario dei déhors, ovvero gli spazi esterni di bar, pub e ristoranti, viene accorciato a mezzanotte e mezza (0.30). Ma i locali che intendono procurarsi uno steward per controllare l’ordine pubblico e l’atteggiamento della clientela (evitando gli schiamazzi) possono continuare la propria attività fino alle 2. Fuori dal perimetro del centro storico, tutto rimane come prima, con l’orario di chiusura fissato all’una di notte.

FORNASARI: «LO STEWARD E’ UNA FIGURA SPECIFICA»

«Il limite dell’una di notte – ha precisato in aula Simone Fornasari, assessore al commercio e alla città della notte – faceva fede salvo che il locale sia lontano più di 200 metri dalla più vicina abitazione. Da adesso in poi i locali vicini alle zone residenziali possono tenere aperto fino a mezzanotte e mezzo». Però, fino alle 2, i locali possono proseguire all’esterno se hanno la presenza di steward. «Questa figura – ha aggiunto Fornasari – deve effettuare un corso e avere un iter formativo specifico. Lontano dalle case confermiamo che non ci sono limiti».

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«Siamo arrivati a questa proposta – ha dichiarato l’assessore al commercio – dopo un lungo lavoro che ha tenuto conto delle istanze di diversi soggetti, come le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Cna, che chiedono maggiori opportunità di lavoro. Ma va tutelata anche la quiete delle zone residenziali. Abbiamo messo sul tavolo esigenze differenti». Fornasari ha aggiunto, inoltre, che l’Amministrazione starebbe pensando di organizzare più controlli e turni della Polizia Locale nella fascia notturna nel periodo estivo.

TRESPIDI: «SERVE UNA STRETTA PER LE ATTIVITA’ DI ASPORTO DI KEBAB»

«Positivo che Piacenza – ha rilevato Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) – stia diventando una città universitaria, significa che le abitudini cittadine cambiano. Nei locali del centro storico vediamo molti studenti. Faccio notare che i fatti gravi, ad eccezione di un accoltellamento di molti anni fa in piazza Cavalli, non hanno riguardato i locali del centro storico, ma quelli delle periferie. Passare in certe zone dalle 0.30 alle 2 di notte con gli steward può essere una soluzione». Da Trespidi l’invito a controllare anche i kebab. «Osservano orari d’asporto anche h24 e spesso non sono frequentati da bella gente. Se fissiamo degli orari per le pizzerie, questi devono valere anche per loro. Serve una stretta, circola anche “roba non bella”».

IL DIBATTITO

«Si sta andando nella giusta direzione – è il commento di Luca Zandonella (Lega) – questa Giunta ha ampliato il regolamento della precedente, mantenendolo». «Era opportuno – ha fatto notare Nicola Domeneghetti (Fdi) – mantenere il divieto di vendita di contenitori di vetro anche dalle 21 alle 6, propongo un emendamento per correggere». Nel nuovo regolamento, infatti, questa prescrizione era scomparsa. Poi un emendamento del consigliere “meloniano” ha corretto il tiro.  

«Sui dehors – la nota polemica di Barbara Mazza (Civica Barbieri-Liberi) – ci sarebbe da fare un discorso anche dell’impatto sul decoro urbano». «I problemi più grossi in centro – è il commento dell’ex sindaco Patrizia Barbieri – sono il frutto dei rumori dei déhors, che non possono essere insonorizzati, perché altrimenti diventerebbero degli edifici. Penso che sia difficile che lo steward riesca a mitigare i problemi dei residenti».

«La necessità del Comune – ha precisato Andrea Fossati (Pd) – era quella di mediare tra le due istanze. Gli steward s’impegnano per evitare schiamazzi e problemi. Regolamentare è giusto perché poi l’ente potrebbe anche essere nel mirino di contenziosi legali dei residenti, come avvenuto in altre città».

«Molti residenti – rileva Filiberto Putzu (Liberali) – sono esasperati, sono perplesso sui controlli della Polizia Locale. Ci vorrebbero molti agenti in giro di notte, ma è difficile organizzarli. Non condivido quindi l’idea di tenere aperti i locali fino alle 2, perché i controlli non ci saranno».

«Il regolamento – ha puntualizzato Boris Infantino (Pc Coraggiosa) – non si rivolge ai kebab, ma ai pubblici esercizi. Avere i giovani in centro significa renderlo più sicuro, con questo regolamento si cerca di ridurre i disagi per i residenti. «Le sanzioni – è l’osservazione di Luigi Rabuffi (ApP) – per chi sfora gli orari vanno da 250 a 500 euro, ma poi se si va a vedere le pieghe del regolamento, alla voce sanzioni, la multa può scendere a 50 euro, una cifra irrisoria».

«Non ci piove – ha concluso l’assessore Fornasari – sull’importanza dei controlli. Con le associazioni avevamo convenuto di non confermare il divieto per l’utilizzo dei contenitori di vetro, ma la richiesta si può accogliere». L’emendamento di Domeneghetti (Fdi) è stato poi approvato dall’aula.

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Jonathan Papamarenghi (Civica Barbieri) ha chiesto però di mantenere la vendita in contenitori di vetro per chi porta cibo e bevande a casa per la consumazione: anche questo suggerimento è stato accolto.

IL SINDACO: «E’ UN COMPROMESSO TRA VITA NOTTURNA E REGOLE»

«La scorsa estate – ha ricordato il sindaco Katia Tarasconi – gli agenti di polizia locale hanno effettuato molti controlli e fatto svariate multe. Soprattutto in certe zone ci sono imprenditori non lungimiranti che causano le chiamate dei residenti. Non può valere tutto in città. Se uno vuole ballare, va in discoteca, non sta in strada fino alle 4 di mattina. Con un regolamento nuovo e più controlli si arriverà ad un compromesso tra vita notturna e regole. E la pena massima, dopo un certo numero di sanzioni, sarà la revoca della licenza». 



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