Mini rivoluzione per i dehors in città. Dopo 14 anni la Giunta mette mano al regolamento e alle tariffe superando la divisione in due aree di pagamento (fuori e dentro i viali) e creandone una terza per le aree pedonali (e più turistiche) del centro storico, che pagheranno di più di oggi a vantaggio dei dehors fuori dal centro, che avranno invece una riduzione della tariffa.
La Giunta ha infatti approvato oggi la delibera di modifica al regolamento del Canone unico patrimoniale che interviene in particolare sui dehors. La delibera proseguirà ora il suo iter in Consiglio comunale. Il regolamento su cui si apportano queste modifiche era stato approvato nel 2021, e aveva lasciato invariati i parametri di calcolo del canone dei dehors rispetto alle zone della città e alle tariffe di base, che erano quindi ferme dal 2011.
Fino ad oggi le tariffe dei dehors (canone occupazione di suolo pubblico) erano organizzate in due categorie: per le strade dentro i viali e per quelle fuori dai viali di circonvallazione, con due tariffe giornaliere rispettivamente di 0,74 euro/mq e 0,31 euro/mq. Per le occupazioni su sede stradale destinata alla sosta a pagamento o riservata alla sosta dei veicoli da parte dei residenti, è applicato un coefficiente moltiplicatore (di maggiorazione) pari a 1,5.
“E’ evidente come da alcuni anni – dichiara l’assessora al Bilancio Roberta Li Calzi – Bologna sia stata interessata da importanti cambiamenti, che interessano prioritariamente alcune zone della città e hanno modificato le modalità e le condizioni di fruibilità dello spazio pubblico. Pertanto, partendo dal presupposto che il canone di occupazione del suolo pubblico, quale è appunto quello dei dehors, deve essere definito attraverso specifici parametri correlati al valore economico dell’area in relazione al sacrificio imposto alla collettività, come precisato anche dalla normativa, anche in termini di impatto ambientale e urbanistico e di incidenza sull’arredo urbano, o sui mezzi dei servizi di trasporto pubblico locale, o dei servizi di mobilità sostenibile ed ai costi sostenuti dal Comune per la salvaguardia dell’area stessa, è altrettanto evidente come l’attuale articolazione del canone richieda un adeguamento per tenere conto dei cambiamenti intervenuti. Questa modifica è dunque uno strumento per regolare meglio l’utilizzo del solo pubblico alla luce della crescita del turismo e della ristorazione in alcune zone. Le risorse verranno utilizzate per la gestione e la pulizia della città”.
Sulla base di queste premesse, la modifica regolamentare prevede a partire da aprile 2025 l’introduzione di una tariffa più elevata per le occupazioni di suolo pubblico con dehors nella aree pedonali dentro i viali, comprese quelle interessate dai t-days, attraverso un coefficiente moltiplicatore fino a 1,5 volte il coefficiente di base. Le aree pedonali rispondono infatti pienamente ai criteri di maggiore valutazione economica di un’area, alla base della definizione del canone. Parallelamente e coerentemente con quanto avviene già oggi il coefficiente moltiplicatore è ulteriormente incrementato, fino a 2,25 volte, nel caso di dehors su stalli di sosta.
Questa modifica regolamentare crea dunque i presupposti all’interno della classificazione delle aree pubbliche affinchè la Giunta, competente nella definizione delle tariffe, possa con successiva delibera, rispettando i limiti massimi previsti dal regolamento sopra indicati, procedere a una rimodulazione puntuale e più complessiva delle tariffe dei dehors in relazione alle zone della città. L’obiettivo della rimodulazione delle tariffe, che non riguarda solo le aree pedonali ma è più generale, è di perseguire una maggiore equità del sistema tariffario. In questa logica, la rimodulazione comporterà anche una riduzione dei coefficienti nella zona fuori dai viali.
La Giunta, dopo la modifica del regolamento, quindi indicativamente i primi giorni di febbraio, approverà le seguenti rimodulazioni agli attuali parametri di calcolo delle tariffe:
- Il coefficiente moltiplicatore per le aree pedonali dentro i viali, comprese quelle interessate dai t-days, sarà incrementato a 1,3 (oggi il coefficiente è 1 rispetto alla tariffa base delle zone di categoria 1)
- Il coefficiente delle restanti zone dentro i viali passerà a 1,2 (oggi il coefficiente è 1 rispetto alla tariffa base delle zone di categoria 1)
- Il coefficiente delle zone fuori dai viali sarà portato a 0,8 (oggi il coefficiente è 1 rispetto alla tariffa base delle zone di categoria 2).
A titolo esemplificativo, dalle simulazioni effettuate dagli uffici, un esercente con 20 metri di dehors in area pedonale (non su stallo) in centro storico e 245 gg di occupazione che oggi paga 3.626 euro, nel 2025 pagherà 800 euro in più e nel 2026 arriverà a pagare circa 4.700 euro all’anno, quindi circa 1.100 euro in più.
Infine sono confermate tutte le agevolazioni e le esenzioni già previste dal Regolamento, e in particolare:
- le esenzioni per le attività economiche situate in zone interessate dai lavori per la realizzazione delle linee tranviarie
- le esenzioni per le iniziative realizzate in collaborazione con il Comune di Bologna, per finalità di interesse generale, da soggetti individuati a seguito di bandi o avvisi pubblici, quando l’esenzione dal canone sia espressamente contemplata fra le forme di sostegno indicate nell’avviso (es. patti di collaborazione)
- le agevolazioni per le iniziative di partenariato sociale, finalizzate alla realizzazione di interventi di interesse generale, compreso il decoro urbano.
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