Il sovraindebitamento rappresenta una condizione in cui un individuo o una famiglia accumula debiti tali da non riuscire più a farvi fronte con le proprie risorse economiche. In Italia, la Legge 3/2012, nota come “Legge Salva Suicidi”, ha introdotto strumenti per aiutare i soggetti sovraindebitati a ristrutturare o cancellare i propri debiti, offrendo una seconda opportunità. Con l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), queste procedure sono state integrate e aggiornate, rendendo ancora più cruciale il ruolo dell’avvocato specializzato in sovraindebitamento.
Affrontare una situazione di sovraindebitamento richiede una profonda comprensione delle normative vigenti e delle procedure legali disponibili. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza prevede diverse soluzioni per i debitori in difficoltà, tra cui la Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore, il Concordato Minore e la Liquidazione Controllata del Patrimonio. Ognuna di queste procedure ha specifiche caratteristiche e requisiti, e la scelta dell’opzione più adatta dipende dalla situazione individuale del debitore.
La Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore è destinato alle persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale. Questa procedura consente di proporre un piano di pagamento sostenibile, tenendo conto delle reali possibilità economiche del debitore. Il Concordato Minore, invece, è rivolto a piccoli imprenditori, professionisti e altri soggetti non fallibili, e prevede un accordo con i creditori per la ristrutturazione dei debiti, con l’assistenza di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC). La Liquidazione Controllata del Patrimonio permette al debitore di liquidare i propri beni per soddisfare, almeno parzialmente, i creditori, ottenendo in cambio l’esdebitazione, ovvero la liberazione dai debiti residui.
I costi associati alle procedure di sovraindebitamento possono variare in base alla complessità del caso e alle tariffe dei professionisti coinvolti. Per l’avvio della procedura, è previsto il pagamento di un contributo unificato di €98, oltre a €27 per i diritti di cancelleria. L’Organismo di Composizione della Crisi svolge un ruolo fondamentale nella gestione della procedura, e le sue competenze sono remunerate in base ai parametri stabiliti dal Decreto Ministeriale 202/2014, che prevedono una percentuale sull’attivo dal 5% al 7% del valore dei beni liquidati, una percentuale sul passivo di circa lo 0,5% dell’ammontare dei debiti, oltre a spese generali aggiuntive variabili tra il 10% e il 15% del compenso totale. Il compenso dell’avvocato dipende dalla complessità del caso e dall’esperienza del professionista. In generale, una consulenza legale può costare tra €200 e €500 per una consulenza verbale, e da €300 fino a €1.000 per una consulenza scritta.
La scelta di un avvocato specializzato è cruciale per il successo della procedura. È fondamentale assicurarsi che l’avvocato abbia una comprovata esperienza nelle procedure di sovraindebitamento e una profonda conoscenza del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Inoltre, è importante verificare che il professionista sia iscritto negli elenchi del Ministero della Giustizia come Gestore della Crisi da Sovraindebitamento, requisito essenziale per operare in questo ambito. Un avvocato che collabora attivamente con un Organismo di Composizione della Crisi può offrire un supporto più efficace e tempestivo. Un professionista serio fornirà un preventivo dettagliato e trasparente, spiegando chiaramente le voci di costo e le modalità di pagamento. Affrontare una situazione di sovraindebitamento è delicato; è fondamentale che l’avvocato scelto sia empatico, disponibile all’ascolto e capace di comunicare in modo chiaro le opzioni disponibili.
L’Avvocato Giuseppe Monardo è un professionista di spicco nel settore del diritto bancario e tributario, con una consolidata esperienza nella gestione delle crisi da sovraindebitamento. Coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale, garantendo un approccio integrato e completo alle problematiche dei clienti. È iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia come Gestore della Crisi da Sovraindebitamento e figura tra i professionisti fiduciari di un Organismo di Composizione della Crisi. Ha conseguito l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021). Affidarsi a un professionista con tali competenze assicura una gestione efficace e conforme alle normative vigenti della procedura di sovraindebitamento.
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Quali sono le procedure previste per il sovraindebitamento secondo Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza?
- Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha introdotto procedure specifiche per aiutare le persone in difficoltà economica, definite come sovraindebitate, a risolvere i loro problemi finanziari. Queste procedure sono state pensate per offrire soluzioni legali a chi non riesce più a pagare i propri debiti, evitando così conseguenze più gravi.
- Una delle principali procedure è la ristrutturazione dei debiti del consumatore. Questa è rivolta a chi ha contratto debiti per motivi personali, non legati a un’attività lavorativa o imprenditoriale. In pratica, il consumatore può presentare un piano per riorganizzare i suoi debiti, proponendo nuove scadenze o riduzioni degli importi da pagare. Questo piano deve essere approvato dal giudice, che valuta se il debitore ha agito in buona fede e se il piano è fattibile. È importante sottolineare che, in questa procedura, non è necessario il consenso dei creditori; è il giudice a decidere se approvare il piano.
- Un’altra procedura prevista è il concordato minore, destinato a piccoli imprenditori, professionisti o artigiani che non possono accedere alle normali procedure fallimentari. In questo caso, il debitore propone un accordo ai creditori per ristrutturare i debiti, magari pagando solo una parte di essi o dilazionandoli nel tempo. Perché l’accordo sia valido, è necessario che la maggioranza dei creditori sia d’accordo. Questa procedura permette al debitore di continuare la sua attività lavorativa mentre cerca di risolvere i problemi finanziari.
- Infine, c’è la liquidazione controllata del patrimonio, che consente al debitore di vendere i propri beni per pagare, almeno in parte, i creditori. Dopo questa procedura, il debitore può ottenere l’esdebitazione, cioè la cancellazione dei debiti residui, permettendogli di ripartire senza l’oppressione dei debiti passati. Questa soluzione è utile per chi non vede altre possibilità di risolvere la propria situazione debitoria.
- È fondamentale che il debitore fornisca tutte le informazioni necessarie e collabori durante l’intero processo. La trasparenza e la buona fede sono requisiti essenziali per accedere a queste procedure e ottenere i benefici previsti dalla legge. Inoltre, queste procedure sono gestite con l’aiuto degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC), che supportano il debitore nel percorso di ristrutturazione o liquidazione, garantendo che tutto avvenga nel rispetto delle normative vigenti.
- In sintesi, il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza offre diverse soluzioni per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento, permettendo di affrontare e risolvere i problemi finanziari in modo legale e strutturato, con l’obiettivo di favorire il reinserimento economico e sociale del debitore.
Quanto costa avviare una procedura di sovraindebitamento?
Affrontare una procedura di sovraindebitamento comporta diversi costi che è fondamentale conoscere per prepararsi adeguatamente. Questi costi possono variare in base alla complessità del caso, alla procedura scelta e ai professionisti coinvolti.
Contributo Unificato e Diritti di Cancelleria
Per avviare una procedura di sovraindebitamento, è necessario presentare un’istanza al tribunale competente. Questo comporta il pagamento di un contributo unificato di €98, oltre a €27 per i diritti di cancelleria. Queste somme sono richieste per coprire le spese amministrative legate all’apertura del procedimento.
Compenso dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)
L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) svolge un ruolo fondamentale nell’assistere il debitore durante l’intera procedura. I compensi dell’OCC sono determinati dal Decreto Ministeriale 202/2014 e si basano su specifiche percentuali:
- Percentuale sull’attivo: varia dal 5% al 7% del valore dei beni liquidati.
- Percentuale sul passivo: circa lo 0,5% dell’ammontare totale dei debiti.
- Spese generali: aggiuntive, variabili tra il 10% e il 15% del compenso totale.
È prassi che l’OCC concordi nella fase iniziale con il debitore i compensi dovuti, fornendo trasparenza sui costi da sostenere.
Parcella dell’Avvocato
L’assistenza legale è spesso indispensabile per navigare attraverso le complesse normative del sovraindebitamento. Il compenso dell’avvocato dipende dalla complessità del caso e dall’esperienza del professionista. In generale, una consulenza legale può costare:
- Consulenza verbale: tra €200 e €500.
- Consulenza scritta: da €300 fino a €1.000.
Per l’intera procedura, la parcella dell’avvocato può variare tra €2.900 e €12.000, in base alla complessità del caso e al tempo impiegato.
Costi Totali Stimati
Sommando le varie voci di spesa, i costi totali per avviare e portare a termine una procedura di sovraindebitamento possono oscillare tra €5.000 e €30.000 o più, a seconda della specificità della situazione debitoria e delle tariffe dei professionisti scelti. È importante considerare che questi costi rappresentano un investimento per ottenere una soluzione legale e definitiva alla propria situazione debitoria, permettendo al debitore di ripartire senza l’oppressione dei debiti passati.
Considerazioni Finali
Affrontare una procedura di sovraindebitamento richiede un impegno economico non trascurabile. Tuttavia, i benefici ottenuti in termini di riduzione o cancellazione dei debiti e la possibilità di un nuovo inizio finanziario rendono questi costi un investimento prezioso per il futuro. È fondamentale affidarsi a professionisti competenti e trasparenti, che possano guidare il debitore attraverso ogni fase della procedura, assicurando il rispetto delle normative vigenti e tutelando al meglio i suoi interessi.
Come scegliere l’avvocato giusto per il sovraindebitamento?
Affrontare una situazione di sovraindebitamento è un momento delicato che richiede il supporto di un avvocato esperto nel settore. La scelta del professionista giusto può influenzare significativamente l’esito della procedura. Ecco alcuni aspetti fondamentali da considerare:
Esperienza e Specializzazione
È essenziale che l’avvocato abbia una comprovata esperienza nelle procedure di sovraindebitamento e una profonda conoscenza della Legge 3/2012, ora integrata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Un professionista specializzato sarà aggiornato sulle normative vigenti e sulle migliori strategie per gestire situazioni di debito complesso.
Trasparenza nei Costi
Prima di intraprendere qualsiasi azione, è fondamentale richiedere un preventivo dettagliato che includa tutte le spese previste, dagli onorari dell’avvocato ai costi aggiuntivi come quelli per l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Un avvocato serio fornirà una panoramica completa delle spese, evitando sorprese durante il procedimento.
Risultati Ottenuti
Informarsi sui casi precedentemente seguiti dall’avvocato può offrire una visione della sua efficacia. Testimonianze di clienti soddisfatti o esempi di piani del consumatore approvati con successo indicano una solida esperienza pratica nel settore.
Professionalità e Comunicazione
Un buon avvocato deve essere in grado di spiegare ogni passo della procedura con chiarezza e precisione, utilizzando termini comprensibili. Deve mostrarsi disponibile a rispondere a tutte le domande, aiutando il cliente a comprendere sia i diritti che i doveri. Un atteggiamento rispettoso e incoraggiante è fondamentale per infondere sicurezza durante il percorso.
Accessibilità e Disponibilità
La facilità di contatto con l’avvocato è cruciale. È importante che il professionista sia disponibile a rispondere rapidamente ai dubbi, sia via email che telefono, e che partecipi attivamente alle udienze o agli incontri con l’OCC. La tempestività nelle comunicazioni può fare la differenza nei momenti critici della procedura.
Perché è Importante Scegliere Bene?
Le procedure previste dalla Legge 3/2012 possono rappresentare una vera e propria ancora di salvezza per chi si trova in gravi difficoltà economiche, soprattutto quando si rischia di perdere la propria abitazione a causa di un pignoramento. Ad esempio, un debitore è riuscito a ridurre il proprio mutuo, pagando solo il 37% dell’importo originariamente dovuto, distribuito in comode rate su 7 anni. Con l’assistenza di un avvocato esperto, non solo è possibile bloccare azioni esecutive come pignoramenti o aste giudiziarie, ma si può anche elaborare una strategia personalizzata per affrontare i debiti. Un professionista qualificato sa individuare la soluzione più adatta al caso specifico, proteggendo i beni essenziali e garantendo il rispetto delle normative.
In conclusione, affrontare una situazione di sovraindebitamento è difficile, ma con l’aiuto di un avvocato esperto, le possibilità di risolvere i problemi aumentano notevolmente. Un professionista qualificato assicura un’assistenza conforme alle normative vigenti, garantendo una gestione accurata e trasparente di ogni pratica.
Quali sono le competenze dell’Avvocato Monardo nel campo del sovraindebitamento?
L’Avvocato Giuseppe Monardo è un professionista altamente qualificato nel campo del sovraindebitamento, offrendo una gamma completa di competenze per assistere individui e imprese in difficoltà finanziarie.
Gestione del Sovraindebitamento
Con una vasta esperienza nel diritto bancario e tributario, l’Avvocato Monardo aiuta i debitori a navigare attraverso le procedure previste dalla Legge 3/2012, ora integrate nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Fornisce consulenza su misure come il Piano del Consumatore, l’Accordo di Ristrutturazione dei Debiti e la Liquidazione Controllata del Patrimonio, offrendo soluzioni personalizzate per ogni situazione.
Coordinamento di Team Multidisciplinari
L’Avvocato Monardo coordina un team nazionale di avvocati e commercialisti specializzati nel diritto bancario e tributario. Questo approccio integrato garantisce che ogni aspetto legale e finanziario del sovraindebitamento sia gestito con competenza, offrendo ai clienti soluzioni efficaci e tempestive.
Ruolo di Gestore della Crisi da Sovraindebitamento
Iscritto negli elenchi del Ministero della Giustizia come Gestore della Crisi da Sovraindebitamento, l’Avvocato Monardo è abilitato a operare come figura fiduciaria negli Organismi di Composizione della Crisi (OCC). Questo ruolo gli consente di assistere i debitori nella predisposizione e presentazione delle proposte di ristrutturazione del debito, facilitando l’interazione con i creditori e le autorità competenti.
Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa
Ha conseguito l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa ai sensi del D.L. 118/2021, qualificandosi per assistere le imprese in difficoltà nella negoziazione con i creditori, al fine di prevenire situazioni di insolvenza e favorire la continuità aziendale.
Approccio Etico e Trasparente
L’Avvocato Monardo si distingue per un approccio etico e trasparente, offrendo consulenze chiare e senza sorprese sui costi. Attraverso il marchio registrato Fatti Rimborsare®, mette in contatto i contribuenti con i migliori consulenti del settore, garantendo un’assistenza professionale e personalizzata per ogni caso di sovraindebitamento.
In sintesi, l’Avvocato Giuseppe Monardo offre competenze specialistiche e un approccio multidisciplinare per assistere efficacemente chi si trova in situazioni di sovraindebitamento, fornendo soluzioni legali mirate e supporto continuo durante l’intero processo di risanamento finanziario.
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