Arrestato Paolo Aurelio Errante Parrino, boss di Cosa Nostra

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Il 27 gennaio 2025 è stato arrestato Paolo Aurelio Errante Parrino, figura chiave della mafia siciliana al Nord e collegamento diretto con il Mandamento di Castelvetrano. L’uomo, ritenuto uno dei principali referenti della Cosa Nostra siciliana in Lombardia, è stato catturato mentre si dirigeva verso l’ospedale di Magenta, in provincia di Milano, per un ricovero. È stato catturato nell’ambito dell’indagine antimafia Hydra, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, che da tempo seguiva i movimenti dei membri di spicco della mafia trapanese.

Il ruolo di Errante Parrino nel sistema mafioso lombardo

Paolo Aurelio Errante Parrino era considerato un “uomo d’onore” appartenente alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, sotto la guida di Matteo Messina Denaro. Sebbene inizialmente non fosse al centro delle indagini, il suo ruolo nel mandamento di Castelvetrano diventa cruciale: Errante Parrino era incaricato di mantenere i legami tra la cosca siciliana e i gruppi criminali lombardi, svolgendo una funzione di raccordo tra il clan e gli affiliati del Nord Italia. I magistrati ritengono che fosse una figura di rilievo per la pianificazione e gestione delle operazioni mafiose, collaborando strettamente con Messina Denaro per definire le strategie operative della mafia nella regione.

Arrestato Paolo Aurelio Errante Parrino dopo un lungo iter legale

Che prima o poi sarebbe stato arrestato Paolo Aurelio Errante Parrino era da tempo previsto, ma l’uomo era riuscito a sfuggire alla giustizia per un periodo. Il 25 gennaio, infatti, risultava irreperibile, dopo che la Corte di Cassazione aveva rigettato il suo ricorso contro l’ordine di carcerazione, confermando la decisione di arrestarlo. Precedentemente, il gip Tommaso Perna aveva respinto le richieste della procura di Milano che vedeva un legame diretto tra le mafie operanti in Lombardia, tra cui Cosa Nostra, la ‘ndrangheta e la camorra.

Nonostante il rifiuto del giudice, l’indagine non si è fermata, e il ricorso presentato dalla procura è stato accolto dal Tribunale del Riesame. Il 24 gennaio, infine, la Cassazione ha dato il via libera definitivo all’arresto di Errante Parrino, concludendo un lungo iter legale che ha visto coinvolti numerosi attori del panorama mafioso lombardo.

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L’inchiesta ‘Hydra’ e la sua portata

L’indagine ‘Hydra’ ha preso piede con l’obiettivo di distruggere le reti della mafia siciliana e di altre organizzazioni criminali attive nel Nord Italia, concentrandosi in particolare sulla Lombardia. La DDA di Milano ha da tempo indirizzato i suoi sforzi nella ricerca di prove per dimostrare la connessione tra la mafia siciliana e altre realtà criminali, in particolare tra la Lombardia e la Sicilia.

La cattura di Errante Parrino conferma, dunque, l’esistenza di una rete ben organizzata che vedeva il 77enne come un anello di congiunzione tra la criminalità lombarda e quella siciliana, rendendo più difficoltosa l’azione delle forze dell’ordine contro questi gruppi.

Le decisioni della magistratura e la posizione degli avvocati difensori

Nel 2023, il giudice Tommaso Perna aveva escluso l’esistenza di un accordo formale tra le principali organizzazioni mafiose attive in Lombardia, rigettando le richieste di arresto avanzate dalla procura di Milano.

Nonostante ciò, la DDA non ha abbandonato l’operazione, presentando ricorso al Tribunale del Riesame, che ha dato parere favorevole, permettendo l’operazione che ha portato all’arresto di diversi soggetti, tra cui Errante Parrino. La Cassazione ha quindi confermato le decisioni del Riesame, dando così il via libero all’arresto dell’uomo, che ha agito da intermediario e coordinatore delle attività illecite della Cosa Nostra.

Il ruolo di Cosa Nostra: legami e strategia criminale

Errante Parrino, come membro del clan di Castelvetrano, era coinvolto in numerose attività illecite, dal traffico di sostanze stupefacenti al riciclaggio di denaro sporco. La sua connessione con Matteo Messina Denaro è stata al centro delle indagini.

Prima della sua cattura, il latitante Messina Denaro manteneva una rete di comunicazioni e di coordinamento con i suoi uomini di fiducia, tra cui Errante Parrino, per gestire le operazioni criminali e trasmettere direttive strategiche. Il 77enne aveva quindi il compito di trasferire informazioni vitali tra la base siciliana e gli affiliati nel Nord, rappresentando un’importante figura nell’organizzazione mafiosa.

La prospettiva delle indagini

L’arresto di Paolo Aurelio Errante Parrino è un risultato significativo nelle operazioni contro la mafia siciliana e le sue ramificazioni nel Nord Italia. La DDA e le forze dell’ordine continuano a monitorare il territorio per identificare altri membri della rete mafiosa.

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Questo successo potrebbe portare a nuove catture e a un ulteriore rafforzamento della lotta contro la criminalità organizzata nelle regioni del Nord, particolarmente in Lombardia, dove la mafia siciliana, nonostante la sua radicata presenza, ha trovato una zona fertile per l’espansione delle sue attività criminali.

Vincenzo Ciervo



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