“Tar pronto a decidere sulle mense scolastiche, ma sulle tariffe concordate la delibera non c’è”

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Arriverà entro fine febbraio la decisione del Tar (Tribunale regionale amministrativo) sul ricorso fatto da La Serenissima contro l’aggiudicazione dell’appalto per la gestione del servizio mense che l’ha vista arrivare seconda.

Una decisione che segnerà comunque l’avvio della nuova concessione e dunque anche l’applicazione delle nuove tariffe su cui aspro è stato lo scontro tra famiglie, opposizioni e maggioranza per arrivare a un punto di equilibrio che però, torna a denunciare il capogruppo comunale del Pd Piero Giampietro, non è mai stato ratificato mettendo nero su bianco l’accordo raggiunto sul nuovo costo effettivo dei pasti forniti dalle mense scolastiche della città. E così, con il bilancio in discussione (bilancio in cui rimarca Giampietro il finanziamento previsto per garantire la copertura economica delle tariffe concordate grazie a un innalzamento degli Isee tale da evitare di arrivare al massimo dei circa 6 euro preventivati, al momento non c’è), alla giunta e al sindaco torna a chiedere certezze.

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Il 24 gennaio, riferisce quindi il capogruppo, “il Tar ha chiuso la controversia sull’affidamento del servizio mense nelle scuole pescaresi, ed entro 30 giorni comunicherà la decisione. Dunque, a prescindere dalla società che risulterà vincente dal contenzioso, la nuova concessione entrerà in vigore, con le relative nuove tariffe. La giunta Masci però – ribadisce – non solo non ha mai approvato ufficialmente le tariffe con cui il centrodestra ha fatto campagna elettorale, ma nel bilancio 2025 non ha previsto il finanziamento necessario per consentirne la copertura economica. È dunque indispensabile che la giunta Masci chiarisca al più presto, certamente prima del voto finale sul bilancio di previsione 2025 nel quale sarà necessario un intervento correttivo”.

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“Le famiglie del circa 3.500 bambini pescaresi iscritti al servizio mense di scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole medie devono sapere quali tariffe pagheranno fra poche settimane, visto che se domani entrasse in vigore la nuova concessione, entrerebbero in vigore le uniche tariffe approvate dalla giunta, quelle cioè contestate dai genitori e che prevedono il costo del pasto fino a 6 euro al giorno per tutte le famiglie con Isee superiore a 22 mila euro: nonostante le indicazioni di ben due sedute della conferenza dei capigruppo – ricorda ancora il capogruppo Pd -, la giunta Masci non ha mai trasformato quelle indicazioni in una vera e propria delibera”.

Il timore c’è dunque anche perché, incalza Giampietro, “senza batter ciglio la giunta di centrodestra al completo ha approvato una proposta di bilancio che taglia di ben 300 mila euro il capitolo che serve per contribuire al contenimento delle tariffe: la somma prevista, di 1 milione 250 mila euro, è incompatibile con le tariffe promesse”.

“Dunque si rende necessaria una operazione verità: la giunta Masci intanto adotti in delibera le tariffe, così da cristallizzarle e renderle ufficiali, e il centrodestra voti il nostro emendamento per ripristinare le somme che erano state previste nel 2024 e che ha incredibilmente tagliato. Altrimenti ha il dovere di chiarire cosa vuole fare con le tariffe, e dirlo ufficialmente perché ormai siamo giunti al termine della vicenda davanti al Tar”.

Una richiesta di chiarezza che arriva nei giorni in cui “ci sarà il secondo taglio del nastro del centro cottura di via del Milite Ignoto (della scuola Codignola)”, sottolinea il capogruppo parlando di “una vicenda davvero buffa: il primo taglio del nastro ci fu esattamente un anno fa, per poi dimenticare l’esistenza del centro cottura fino al dicembre 2024 quando ho denunciato pubblicamente che era ancora chiuso. La difesa della giunta, secondo la quale era necessario attendere la decisione del Tar, non ci ha mai convinto e avevamo ragione: dopo il nostro pressing il centro cottura è stato avviato alla riapertura. Abbiamo l’impressione che sul tema – conclude – ci sia una attenzione molto superficiale da parte dell’amministrazione Masci. Ora ci aspettiamo però che sulle tariffe ci sia una parola definitiva, perché sarebbe surreale continuare a far finta che non esista alcun problema”.



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