Suzuki GSX-S 1000 GX Sport: per viaggiare e divertirsi

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In sintesi

La GX affianca la naked S e la sport-touring GT, quella in prova è la versione Sport che costa 19.000 euro e ha le borse laterali, la sella premium, le manopole riscaldabili, il parabrezza fumé e il terminale di scarico Akrapovic. 

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La GX si riconosce subito per i fari a LED e le forme “spigolose” che creano le canalizzazioni necessarie per gestire i flussi d’aria, migliorando aerodinamica e comfort. Il plexiglas basso e fumé è regolabile su tre posizioni, ma l’operazione richiede gli attrezzi (e un po’ di abilità meccanica). Lo schermo TFT da 6,5” della GX offre due modalità di retroilluminazione. Con l’app mySPIN si possono gestire contatti, telefono, mappe, musica e calendario. Accanto al blocchetto sinistro c’è il pulsante per attivare il riscaldamento delle manopole. I vari sistemi elettronici invece si gestiscono attraverso il joystick circolare e il tasto di conferma, entrambi sul blocchetto sinistro.

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Il cruscotto a colori si connette al cellulare e si vede bene

Nella versione Sport della Suzuki la sella“premium” (realizzata con un doppio strato di poliuretano) è fornita di serie. Su quella del passeggero compare la sigla della moto. I dischi anteriori hanno un diametro di 310 mm: l’ABS è cornering (grazie alla piattaforma inerziale) e gestisce la frenata anche a moto piegata. 

La dotazione di serie della Suzuki comprende le sospensioni semiattive con quattro livelli di smorzamento (Hard, Medium, Soft, Utente), tre mappe motore (Active, Basic, Comfort), l’ABS con funzione cornering, l’assistenza per le partenze in salita, il traction control su 7 livelli (+off) e l’anti-impennata. In allestimento Sport offre di serie le valigie rigide in tinta carrozzeria da 26 litri ciascuna. Gli attacchi sono integrati nel codone.

In generale, le finiture sono ottime: la qualità c’è ed emerge in ogni dettaglio, anche nella solidità del- le plastiche e nei materiali scelti.

Come va

Sulla Suzuki ci si sente “sopra la moto”, non inseriti nella sagoma, mentre il manubrio largo e arcuato fa assumere una posizione piuttosto “rilassata”, che invita a una guida rotonda. Inutile forzare la Suzuki in manovre troppo decise, meglio assecondare il suo carattere e l’assetto turistico, con una taratura delle sospensioni abbastanza morbida (ma mai troppo). Nei lunghi viaggi, soprattutto se l’asfalto non è perfetto, questo assetto garantisce il giusto compromesso tra stabilità e comfort, permettendo di viaggiare per centinaia di chilometri senza stress. La sella del passeggero è ben imbottita, ma piuttosto rialzata. Anche le pedane sono montate un po’ alte. I maniglioni sui lati del portapacchi garantiscono invece una presa sicura. Il parabrezza esteso della GX standard protegge di più, ma nel complesso svolge la sua funzione. 

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La GSX-S 1000 ha prestazioni valide, anche se non da primato della categoria. La cavalleria è più che sufficiente, l’erogazione è fluida; solo chi si aspetta prestazioni da capogiro rimarrà deluso. Valida la frenata, anche se la leva al manubrio risulta un po’ più spugnosa. L’impianto è supportato da un ABS perfettamente tarato. Ottimi anche il cambio elettronico, sempre preciso negli innesti.

La posizione di guida naturale permette trasferte lunghe e comode: le vibrazioni sono limitate e anche la protezione aerodinamica è accettabile. In autostrada, il motore gira regolare con un filo di gas, offrendo consumi piuttosto contenuti (17,5, occhio però a non esagerare con l’acceleratore o diventa più assetata). Le valigie rigide di serie dell’allestimento Sport fanno la differenza quando ci si vuole mettere in viaggio.

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La GSX-S 1000 non sembra nata per la città; gli ingombri si percepiscono, ma in realtà la moto (senza valigie) è piuttosto snella e i riding mode (che permettono di addolcire la taratura delle sospensioni e la risposta del gas), aiutano parecchio nel traffico. In particolare ci è piaciuto un bilanciamento nello stretto invidiabile e una manovrabilità esemplare alle bassissime andature. La Suzuki ha una frizione molto morbida ed è molto agile.

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Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 213,3
Accelerazione secondi
0-400 metri 10,6
0-1000 metri 21,0
0-100 km/h 3,2
Ripresa (da 50 km/h) secondi
400 metri 11,7
1000 metri 21,0
Potenza massima alla ruota  
CV/kW 142,9/106,5
Giri al minuto 11.000
Frenata metri
Da 100 km/h 41,8
Consumi km/l
Autostrada 17,5 
Extraurbano 22,5 
A 90 km/h 19,3 
A 120 km/h 18,2 
Al massimo 9,8
Autonomia km
A 120 km/h 336,1
Al massimo 181,9

 

Acquisizione dati con sistema satellitare Leane – Suchy Data System.
Banco prova Dynojet’s 150 Dynamometer. 
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.

 



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