Il 27 gennaio, una data impressa nella storia con il marchio indelebile dell’orrore, il mondo intero si ferma per commemorare l’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. Il 27 gennaio è, infatti, il Giorno della Memoria, non solo un’occasione per ricordare le vittime della Shoah, ma anche un monito costante contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo.
Giorno della Memoria, 80 anni dalla liberazione di Auschwitz
In questo giorno solenne, in particolare quest’anno, gli occhi del mondo sono puntati su Auschwitz, luogo simbolo della follia nazista, dove leader mondiali di 54 paesi, tra cui re e regine, presidenti e primi ministri, si sono riuniti per onorare le vittime e i pochi sopravvissuti rimasti. Una presenza che vuole testimoniare l’importanza di non dimenticare e di impegnarsi attivamente affinché simili atrocità non si ripetano. Tra le figure di spicco presenti, naturalmente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I sopravvissuti, araldi della memoria
La cerimonia commemorativa, della durata di circa 90 minuti, ha visto quest’anno, l’attenzione posta sulle voci dei sopravvissuti, considerati gli “araldi della memoria” grazie alle loro testimonianze, fondamentali per trasmettere alle future generazioni l’orrore vissuto e l’importanza di proteggere la dignità umana. Come ha sottolineato Pawel Sawicki, portavoce del museo di Auschwitz, «la giornata è stata dedicata a questi testimoni diretti, consapevoli che il tempo rende sempre più raro poter ascoltare la loro viva voce».
L’importanza di raccontare l’orrore della Shoa
Auschwitz-Birkenau, originariamente un complesso di caserme trasformato in campo di concentramento nel 1940 dalle autorità naziste tedesche, è diventato il simbolo per eccellenza del genocidio di circa sei milioni di ebrei europei. In questo luogo di indicibile sofferenza, più di un milione di persone furono assassinate, non solo ebrei ma anche polacchi, rom e sinti, prigionieri di guerra sovietici e omosessuali. Ed è proprio per questo orrore che i sopravvissuti, con le loro storie di sofferenza e coraggio, sono una preziosa fonte di insegnamento per tutti.
Da Liliana Segre a Sami Modiano, ai pochi altri rimasti
Pochi ancora i nomi rimasti: Liliana Segre, 94 anni, senatrice a vita, una dei pochi bambini sopravvissuti ad Auschwitz; Sami Modiano, 94 anni, deportato da Rodi a Birkenau all’età di 13 anni; Edith Bruck, 93 anni, scrittrice e regista ungherese, deportata ad Auschwitz e in altri campi di sterminio; Stella Levi, 101 anni, anche lei dalla comunità italiana di Rodi, sopravvissuta ad Auschwitz; Alberto Israel, 97 anni, da Rodi, deportato ad Auschwitz a 17 anni.
E ancora, le sorelle di Fiume Andra e Tatiana Bucci, rispettivamente 85 e 87 anni, testimoni degli esperimenti di Mengele; Arianna Szörényi, 91 anni, deportata da Fiume ad Auschwitz e Bergen Belsen; Goti Bauer, 100 anni, nata in Cecoslovacchia, detenuta a Fossoli e poi deportata ad Auschwitz-Birkenau. Gilberto Salmoni, 97 anni, ebreo ma deportato a Buchenwald come dissidente politico; Stella Dana, 87 anni, milanese, deportata nel campo di concentramento di Bergen Belsen; Hanna Kluger Weiss, 96 anni, nata a Fiume, scrittrice e testimone attiva, vive in Israele.
Giorno della Memoria perché non succeda mai più
Il Giorno della Memoria è un appello alla responsabilità individuale e collettiva. Come ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la Shoah è “la pagina più buia della storia europea” e deve essere un monito costante per la nostra società. Il ricordo di questo obbrobrio deve risuonare nelle coscienze di tutti, spingendo a vigilare costantemente contro ogni forma di discriminazione e ingiustizia. Le storie di queste persone, tramandate attraverso libri, archivi, documentari e testimonianze registrate, non si possono perdere, ma devono continuare a far ricordare l’importanza di non dimenticare mai.
Gli eventi nel Giorno della Memoria
In occasione del Giorno della Memoria, diverse città in Italia e nel mondo hanno organizzato una serie di eventi per commemorare le vittime della Shoah e sensibilizzare il pubblico a mantenere viva la memoria di questo tragico capitolo della storia umana. Ad Auschwitz, luogo simbolo della Shoah, si è tenuta la cerimonia commemorativa che ha visto la partecipazione di capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo, un evento solenne, tenutosi di fronte al cancello principale del campo di concentramento, che ha ribadito l’importanza di ricordare e non ripetere gli errori del passato.
New York commemora Anna Frank e Parigi mostra le foto fatte dai nazisti
New York ha dedicato una mostra al ricordo di Anna Frank, dal titolo Anne Frank The Exhibition, allestita presso il Center for Jewish History a Manhattan. L’esposizione ricrea gli ambienti in cui Anna e la sua famiglia vissero, dalla loro casa a Francoforte, alla clandestinità ad Amsterdam, fino al tragico epilogo nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
A Parigi, il Memoriale della Shoah, ha presentato la mostra “Come i nazisti hanno fotografato i loro crimini, Auschwitz 1944”, una raccolta di quasi 200 foto scattate dai nazisti nel 1944. Queste immagini, di cruda realtà, documentano l’arrivo degli ebrei ungheresi nel campo di concentramento, offrendo uno spaccato della crudeltà perpetrata dai nazisti e una testimonianza visiva dell’orrore e della disumanità della Shoah.
Gli eventi per il Giorno della Memoria in Italia
Anche in Italia, numerose città hanno aderito alle commemorazioni con iniziative significative. Milano ospita una serie di eventi istituzionali, tra cui la deposizione di corone in memoria dei partigiani, degli operai scioperanti e degli ebrei torturati. Inoltre, il Comune di Milano ha reso pubblica la geomappa della popolazione ebraica censita nel 1938.
Il Memoriale della Shoah di Milano offre visite guidate gratuite, e gli spazi underground della Stazione Garibaldi ospitano una mostra di opere realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Gli istituti superiori hanno partecipato alla proiezione del film “LILIANA”, incentrato sulla vita di Liliana Segre. Roma ha proposto un calendario di 40 eventi, tra cui incontri, visite guidate, mostre, spettacoli e proiezioni cinematografiche.
La Biblioteca Ennio Flaiano ha ospitato incontri con le scuole sulla mostra “Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank“. Il Teatro Biblioteca Quarticciolo ha offerto attività teatrali per bambini ispirate alla storia degli ebrei danesi in fuga verso la Svezia. Firenze ha organizzato eventi presso il Memoriale delle Deportazioni, il Museo Novecento e il MAD Murate Art District.
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link