Giornata della Memoria, la diretta – Il presidente tedesco a Musk: “Responsabilità non ha fine, venga a parlare con i sopravvissuti”

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Sopravvissuto Auschwitz: “Nazisti furono sottovalutati, evitare di rifarlo”

La commemorazione della liberazione di Auschwitz “serve a ricordare il trattamento disumano delle persone, ma è anche un avvertimento contro i movimenti sempre più vocali della destra radicale antidemocratica“. Leon Weintraub, sopravvissuto al campo di concentramento e sterminio nazista, ha lanciato il suo appello ai leader mondiali durante la cerimonia in corso nel museo del campo di sterminio nazista per l’80esimo anniversario della liberazione. “Dobbiamo prendere sul serio ciò che predicano i nemici della democrazia: in genere cercano davvero di mettere in pratica gli slogan che promuovono se riescono a ottenere il potere. Dobbiamo evitare l’errore degli anni ’30, quando il mondo non prese sul serio il regime nazista: i suoi piani di uno Stato senza ebrei, rom, persone di opinioni diverse, o malate furono sottovalutati“, ha sottolineato il medico di origine polacca che ha appena compiuto 99 anni, denunciando l’esistenza di movimenti nazionalisti di estrema destra in Polonia e “in molti Paesi europei”. “Esiste una sola razza di esseri umani: l’homo sapiens. Pertanto, la teoria del razzismo, che è un principio fondamentale dell’ideologia nazista, è falsa e incompatibile con la realtà”, ha aggiunto.

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Netanyahu: “Contrastare antisemitismo ovunque, anche alla Cpi”

“In occasione della Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, invito tutte le nazioni civili a contrastare l’antisemitismo ovunque si manifesti: nei campus universitari, nelle strade delle città o nei forum internazionali come la Cpi“. Lo scrive su X il premier israeliano Benjamin Netanyahu che attacca così la corte internazionale dell’Aja che ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, accusandolo di crimini di guerra. “Fondata all’ombra dell’Olocausto, la Cpi si è disonorata con attacchi antisemiti contro Israele. Hamas sono i nuovi nazisti e noi siamo impegnati a sconfiggerli una volta per tutte”, ha scritto il leader israeliano. “Lo Stato ebraico sarà sempre un rifugio sicuro per gli ebrei di tutto il mondo”.


Il presidente tedesco a Musk: “Responsabilità non ha fine, venga a parlare con i sopravvissuti”

“Non credo che il signor Musk stia aspettando il mio consiglio. Ma la mia convinzione resta: la responsabilità non ha fine“. Lo ha detto il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, in occasione della commemorazione per gli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, rispondendo ad una domanda sulle recenti dichiarazioni di Elon Musk. In un videomessaggio per un evento della campagna elettorale dell’AfD nel fine settimana, Musk si è lamentato del fatto che la Germania si stava concentrando “troppo sulle colpe  del passato. Il presidente tedesco ha, quindi, raccomandato a chiunque ritenga che sia possibile tracciare una linea di demarcazione di “venire qui ora e parlare con i sopravvissuti“. “Auschwitz simboleggia la mostruosità di un crimine contro l’umanità senza precedenti”, ha dichiarato Steinmeier.


Sopravvissuto ad Auschwitz: “Mai smettere di smascherare antisemitismo”

“Nel mondo contemporaneo vediamo l’antisemitismo in aumento ed è questo antisemitismo che ha portato alla Shoah“, ha detto Marian Turski, 99 anni, sopravvissuto ad Auschwitz, nella sua testimonianza, facendo più volte riferimento al negazionismo, alla cerimonia per l’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau. “Noi superstiti siamo una piccolissima minoranza, mentre la grande maggioranze non è sopravvissuta. Loro non sono stati mai in grado raccontarci la loro esperienza. Oggi vediamo nuovamente lo tsunami dell’antisemitismo. Non dobbiamo mai avere paura di smascherarlo, non dobbiamo smettere di avere paura di opporci per esempio ad Hamas quando cerca di convincerci che non vi è stato il 7 ottobre del 2023″ ha detto Turski. “Non abbiamo paura di opporci alle teorie del complotto secondo cui tutto il male di questo mondo sarebbe il risultato di un complotto ordito da gruppi sociali indefiniti e gli ebrei vengono spesso menzionati come uno di questi”, ha sottolineato ancora lo storico e giornalista polacco, facendo appello alla risoluzione dei conflitti. “Non abbiamo paura di convincerci a vicenda che è necessario avere una visione non solo di ciò che è qui oggi, ma anche di ciò che verrà domani e di ciò che accadrà tra qualche decennio”, ha concluso ricevendo una lunga standing ovation.

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Segre: “Non temo minacce, vado avanti come in marcia della morte”

“Si chiamava marcia della morte, perché chi non ce la faceva veniva ucciso. E spesso gli ‘scheletri’ non ce la facevano a camminare. Io ero così abituata a quella visione che non mi voltavo, mettevo una gamba davanti all’atra e andavo avanti. Volevo vivere. Sono passati 80 anni e oggi son una vecchia ma sono sempre quella Liliana d’allora, con una gamba davanti all’altra. E così vado tra minacce, parolacce che mi vengono riferite e riportate tutti i giorni in grande abbondanza”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre intervenuta all’incontro per la giornata della Memoria a Palazzo della Consulta, per rendere omaggio al giudice, figura e all’opera scientifica del professore di diritto romano, Edoardo Volterra. “Io depressa? No, non lo sono – rispondo a mio figlio quando me lo chiede – una gamba davanti all’altra. Non ho paura“, ha aggiunto. 


I leader mondiali ad Auschwitz

La cerimonia per l’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau ha preso il via nel museo del campo di sterminio nazista. Ad aprire l’evento nel Giorno della Memoria sono i sopravvissuti Marian Turski, Janina Iwanska, Tova Friedman e Leon Weintraub consegnando al mondo le loro testimonianze e un monito contro l’oblio. Anche i leader mondiali si sono riuniti per rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto e riaffermare l’importanza di preservare la memoria: tra loro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cancelliere tedesco Olaf Scholz insieme al presidente Frank-Walter Steinmeier, il re Carlo d’Inghilterra, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente polacco Andrzej Duda e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Viaggio della Memoria: studenti di Roma in visita al ghetto di Varsavia

La visita al ghetto nazista di Cracovia è stata al centro del secondo giorno del Viaggio della Memoria con 142 studenti, organizzato da Campidoglio, città metropolitana, con la collaborazione della Fondazione Museo della Shoah. I ragazzi, guidati dallo storico della Fondazione Marcello Pezzetti, hanno ripercorso lo stesso tragitto che uomini donne e bambini ebrei sono stati costretti a fare dal quartiere ebraico di Kazimierz, attraversando il ponte sul fiume Vistola, per arrivare al ghetto, luogo scelto per la sua vicinanza ad uno snodo ferroviario. Chiuso da un muro appositamente costruito, con una forma sulla falsariga delle pietre tombali per volere nazista, con le finestre che davano sul quartiere ebraico dove abitavano murate, dal ghetto non si poteva uscire pena la fucilazione.

Dell’estate del 1942, inizio delle deportazioni, tutti i non abili finiscono su treni diretti ai campi dì sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka per essere eliminati con il gas. A Treblinka, ricorda Pezzetti, le camere a gas erano travestite da sinagoghe. Durante la visita, i ragazzi hanno potuto vedere anche la rupe a ridosso del muro da cui Schindler interpretato da Liam Neeson, nel film di Steven Spielberg, scorgeva la bambina con il cappotto rosso. Un fazzoletto di terra quello del ghetto nazista, ad oggi senza alcuna segnaletica in ricordo di quello che è accaduto “nonostante le nostre ripetute richieste” sottolinea Pezzetti, dove vivevano circa 20mila ebrei.

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Papa Francesco: “Mai più antisemitismo”

“Ribadiamo oggi con forza che ai semi dell’antisemitismo non si deve mai più consentire di mettere radice nel cuore dell’uomo. Ricordando le sofferenze e le lacrime delle vittime della Shoah ripetiamo: mai più!“. Lo afferma oggi papa Francesco in un post su X, in occasione del Giorno della Memoria.
In un altro post sul suo profilo @Pontifex in nove lingue, sempre oggi, il Pontefice ribadisce quanto detto ieri all’Angelus: “L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree non può essere né dimenticato né negato. Ricordiamo anche tanti cristiani, tra i quali numerosi martiri. Collaboriamo tutti a debellare la piaga dell’antisemitismo, insieme ad ogni forma di persecuzione religiosa”. 


Sopravvissuto ad Auschwitz: “Inquieto per ascesa AfD”

Pavel Taussig porta inciso sulla pelle il numero che i nazisti gli tatuarono ad Auschwitz. Nel Giorno della Memoria non nasconde la sua inquietudine per l’ascesa di Alternative fuer Deutschland, un’ombra che gli ricorda i momenti più bui della storia. “Non mi sarei mai aspettato di vivere di nuovo qualcosa di simile e spero che non si vada oltre”, ha detto il 91enne ai microfoni dell’agenzia di stampa tedesca Dpa in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove accompagna il presidente Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere federale Olaf Scholz alla cerimonia commemorativa che prenderà il via alle 16.

Deportato ad Auschwitz con la sua famiglia dalla Slovacchia nel novembre 1944, come racconta l’agenzia Ansa, poco prima del suo undicesimo compleanno, Taussig sopravvisse non solo al campo nazista, ma anche a una delle cosiddette marce della morte verso Mauthausen in Austria. Nel maggio 1945 venne liberato dai soldati americani nel campo di Gunskirchen.

Oggi torna torna ad Auschwitz “a denti stretti”. “Ma lo considero un mio dovere”, ha spiegato uno degli ultimi araldi della memoria, nella definizione di Liliana Segre, senza nascondere la difficoltà di “descrivere le condizioni reali” vissute nel campo: “le paure che avevo lì, la fame”. Nel 2018, fu pubblicato il suo libro The Boy Who Survived the Death March… and I Didn’t Die, basato sulle annotazioni del diario che Taussig tenne poco dopo la sua liberazione. 

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