Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib vira al rialzo con Enel e Generali. L’euro vola a 1,052 dollari

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Contrattazioni europee in calo, Piazza Affari perde oltre 36 mila punti

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  • Ore 12:40 Il Ftse Mib lima le perdite, nonostante il sell-off su Mps. Tajani: prevalga il libero mercato
  • Ore 10:30 Il Ftse Mib resta in rosso con Prysmian e Stm. L’Ifo sale a sorpresa, euro in rialzo
  • Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Mps e Prysmian. Lo spread sale a 111: le aste di Btp e Bot prima della Bce
  • Ore 07:40 Europa attesa in calo nella settimana di Fed e Bce. Trump piega la Colombia

I mercati azionari europei restano in rosso al giro di boa, eccetto Milano che si porta poco sopra la parità alle 14:20. Il Dax perde lo 0,86%, il Cac40 lo 0,51%, il Ftse100 lo 0,21%, invece il Ftse Mib sale dello 0,04% a 36.215 punti con Enel (+2,05%), le utilities come Hera (+4,74%) e Generali (+2,26%), mentre  Mps resta sotto pressione (-1,88%) dopo l’annuncio dell’ops su Mediobanca (+0,18%) che detiene il 13% della compagnia assicurativa triestina. Per il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ci sono due valutazioni, una tecnica e una politica.

Sileoni (Fabi): Mps Mediobanca combinazione vincente

«Quella tecnica è che da una parte c’è Mps, una banca dedicata al credito tradizionale alle piccole e medie imprese e alle famiglie, e dall’altra c’è Mediobanca che è una grande banca d’affari attiva con le grandi imprese e nella gestione di grandi capitali. Se l’operazione la inquadriamo in quest’ottica, cioè in chiave industriale, questa particolarità può diventare un valore: è la combinazione vincente di due visioni differenti di fare banca», ha spiegato Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno. L’anomalia finanziaria, ha aggiunto, «sta in un’iniziativa di una banca, Mps, che ha una capitalizzazione più bassa di quella che vuole comprare».

L’euro vola a 1,052 dollari nella settimana della Bce

In attesa dei dati macro Usa, l’euro vola dell’1% a 1,052 dollari. «Un rally di sollievo tariffario sta acquisendo maggiore slancio, dal momento che le prime attività e gli ordini esecutivi di Trump sembrano per ora concentrarsi su altro, mentre i mercati sperano che le loro peggiori paure al riguardo non si concretizzino», affermano gli esperti di Ebury. Questa settimana avrebbe dovuto essere originariamente dedicata alle riunioni di gennaio delle due banche centrali più importanti del mondo, la Federal Reserve e la Bce. Tuttavia, la turbolenta presidenza Trump è in grado di rubare i riflettori da un momento all’altro con un’improvvisa decisione in materia di dazi doganali.  «Sebbene dalla Bce ci si aspetti un taglio dei tassi, presteremo molta attenzione alle comunicazioni del Consiglio e alla conferenza stampa della presidente Lagarde per capire quale sia il probabile livello terminale dei tassi di interesse per i membri della Bce in questo ciclo di tagli», concludono a Ebury.

Ore 12:40 Il Ftse Mib lima le perdite, nonostante il sell-off su Mps. Tajani: prevalga il libero mercato

Nonostante il future sul Nasdaq perda il 5%, a causa di DeepSeek, l’app cinese che ha superato ChatGpt negli Stati Uniti mettendo rischio la leadership Usa nell’AI, Milano lima le perdite grazie alle utilities, Enel compresa (-0,18% a 36.133 punti alle 12:40). Naturalmente la partita Mps (-1,63% a 6,38 euro)- Mediobanca (+0,21% a 16,50 euro, sopra il prezzo implicito dell’ops) resta sotto i riflettori. Il 28 gennaio il cda di Piazzetta Cuccia si riunirà per discutere l’offerta e per confermare che si tratta di un’operazione ostile, come ha spiegato il ceo, Alberto Nagel, sabato in una lettera inviata ai dipendenti.

Tajani su Mps Mediobanca: prevalga il libero mercato

Nel frattempo, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che deve sempre prevalere il libero mercato. «Credo nel libero mercato e l’ho detto per qualsiasi operazione bancaria si sia svolta in questi ultimi mesi. Sono sempre stato a favore delle privatizzazioni. Non è una novità. Io ho una visione liberale e credo che lo Stato non debba possedere una banca. Credo che lo Stato non debba intervenire nell’economia se non dando delle regole, se non in casi di emergenza», ha sottolineato Tajani. Lo spread Btp/Bund viaggia a 111,88 punti base.

Ore 10:30 Il Ftse Mib resta in rosso con Prysmian e Stm. L’Ifo sale a sorpresa, euro in rialzo

L’indice Ftse Mib resta in ribasso dello 0,21% a 36.125 punti con tutti i titoli tecnologici sotto pressione, Stm (-2,92%), ma anche Prysmian (-7,9%), che installa cavi e sistemi di cablaggio elettrico e risente come gli altri tech della notizia che DeepSeek, l’app cinese, ha superato ChatGpt negli Stati Uniti, mettendo a rischio la leadership Usa nell’AI.

Lo spread Btp/Bund resta sopra 110 a 110,69 punti base dopo che la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha avvertito che l’indipendenza delle banche centrali è messa in discussione in alcune parti del mondo e una maggior influenza della politica sulle strategie monetarie potrebbe aumentare la volatilità economica. La scorsa settimana il presidente Usa, Donald Trump, ha detto che avrebbe chiesto alla Fed di ridurre il costo del denaro, sostenendo di conoscere i tassi di interesse «molto meglio di colui che è incaricato di prendere questa decisione».

L’euro resta in rialzo dello 0,60% a 1,047 dollari dopo che il morale delle imprese tedesche è inaspettatamente migliorato a gennaio. Secondo il sondaggio condotto dall’istituto Ifo, l’indice del clima di fiducia delle aziende tedesche è, infatti, salito a 85,1 a gennaio rispetto agli 84,7 punti di dicembre. Gli economisti avevano previsto una lettura a 84,7.

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Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Mps e Prysmian. Lo spread sale a 111: le aste di Btp e Bot prima della Bce

Borse europee negative in avvio di seduta (Dax -0,97%, Cac40 -0,64%, Ftse100 -0,30% e Ftse Mib -0,34% a 36.078 punti) con Donald Trump aggressivo, ma non troppo. Negli Stati Uniti, i mercati hanno reagito positivamente a una combinazione di fattori. Sul fronte delle politiche, «i primi commenti di Trump sui dazi sono stati meno aggressivi del previsto. Durante un’intervista con Fox News, ha affermato che preferirebbe non imporre dazi alla Cina, anche se ha reiterato minacce contro Messico, Canada ed Europa, legando i dazi alla necessità di investimenti domestici», sottolinea Fabrizio Barini di Integrae Sim. Allarme, invece, rientrato in Colombia perché la Casa Bianca ha dichiarato che la nazione sudamericana ha accettato le condizioni del presidente Trump sul rimpatrio degli immigrati illegali e quindi ha sospeso le sanzioni annunciate in precedenza (dazi al 25%). Tra le altre priorità annunciate, Trump ha criticato l’Opec per i prezzi del petrolio (Wti -0,64% a 74,18 dollari al barile e Brent -0,61% a 77,08 dollari al barile) e minacciato nuove sanzioni contro la Russia se non verrà trovato un accordo sulla guerra in Ucraina.

Big Usa al test dei conti

Intanto, l’attenzione degli investitori è rivolta a una settimana densa di utili aziendali: circa il 40% della capitalizzazione dell’S&P 500 è atteso per la pubblicazione dei risultati, inclusi nomi di spicco come Microsoft, Meta, Apple, Amazon e Tesla. «I primi risultati del quarto trimestre sono stati misti, con Netflix che ha sorpreso positivamente sugli abbonati e United Airlines che ha fornito una guida superiore alle aspettative, mentre altre società, come 3M e Union Pacific, hanno riportato utili migliori del previsto grazie al controllo delle spese», precisa Barini.

Le aste di Btp e Bot prima della Bce

Lo spread Btp/Bund inzia la settimana della Bce (dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base) e della Fed (tassi fermi) salendo a 111,2 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in leggero calo al 3,62%. Sul primario, segnala Reuters, si aprono il 28 gennaio le aste di fine mese: a disposizione degli investitori fino a 5,5 miliardi di euro del nuovo Btp short febbraio 2027 e degli indicizzati maggio 2029 e maggio 2036. Mercoledì sarà la volta dei Bot: 6,5 miliardi di titoli semestrali, mentre stasera a mercato chiuso il Tesoro comunica i dettagli dell’asta a medio e lungo termine di giovedì prossimo, poche ore prima del verdetto della Bce. Secondo il servizio Ifr l’offerta settimanale della zona euro dovrebbe attestarsi intorno a 28 miliardi, rispetto all’importo eccezionale della scorsa settimana pari a 45 miliardi. Possibile un importo più elevato se dovesse concretizzarsi un sindacato tedesco trentennale.

A Milano giù Mps, Prysmian, Leonardo e Stm. Stabile Mediobanca, meglio Generali e Pirelli

Sul listino milanese Mediobanca il cui cda si riunirà il 28 gennaio per discutere dell’offerta di Banca Mps (-2% a 6,362 euro) è stabile a quota 16,47 euro. Sabato il ceo, Alberto Nagel, ha inviato una lettera ai dipendenti affermando che l’offerta non è stata concordata e che il board si esprimerà con l’obiettivo di tutelare gli interessi di tutti gli stakeholder e, in particolare, dei propri dipendenti.

Nel weekend la premier, Giorgia Meloni, ha ribadito il sostegno del governo all’operazione, affermando che se andasse in porto nascerebbe «quel terzo polo bancario del quale a lungo abbiamo parlato nel dibattito non solo politico italiano e sicuramente è un polo che potrebbe avere un ruolo importante nella messa in sicurezza del risparmio degli italiani». Spunta un +0,27% a 29,76 euro Generali, di cui Mediobanca detiene il 13%. Hsbc ha tagliato il rating sulla compagnia assicurativa da buy a hold, ma ha alzato il target price da 30 a 30,5 euro. Invece, Banca Generali (-0,78% a 48,64 euro) ha raggiunto il 95,3% del capitale di Intermonte al termine dell’opa, secondo i dati provvisori.

Meglio tra le utilities Snam (+0,63% a 4,439 euro) che con Cwa Power, società quotata in borsa in Arabia Saudita riconosciuta come la più grande società privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, ha firmato un memorandum d’intesa per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa. Snam mira a costruire un’infrastruttura multi-molecola paneuropea, promuovendo la sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero. 

E se Dbrs ha cambiato il trend da stabile a negativo su Stellantis (-0,14% a 12,77 euro), confermando il rating emittente BBB (high) a causa della performance del gruppo in Nord America, restando in casa Agnelli/Elkann, la Juventus (-1,41% a 2,475 euro) ha perso la sfida diretta col Napoli sabato ed è al quinto posto in campionato.

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Invece, Leonardo, in calo dell’1,19% a 29,09 euro, è vicina a siglare una partnership con il produttore turco di droni Baykar che a dicembre ha rilevato Piaggio Aerospace, precedentemente in amministrazione straordinaria. A perdere di più è Prysmian (sospeso con un -7,6% teorico) di cui Morgan Stanley ha tagliato il target price da 65 a 64 euro (rating equal weight). 

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Quanto a Stm (-2% a 23,80 euro) come altri produttori di semiconduttori risente del lancio della startup cinese DeepSeek, un modello di intelligenza artificiale gratuito e open-source per competere con ChatGpt di OpenAI. «La sua comparsa suggerisce che la Cina può continuare a fare passi avanti nella corsa all’AI nonostante le restrizioni degli Stati Uniti», ha commentato Yeap Jun Rong, strategist di IG. Sembra che la notizia «susciti qualche preoccupazione per la posizione dominante degli Stati Uniti nel settore tecnologico», mettendo «le alte valutazioni delle aziende tecnologiche di nuovo sotto esame», ha aggiunto.

Sale contro corrente Pirelli (+0,51% a 5,882 euro), dopo che Marco Tronchetti Provera, tramite la holding Camfin, ha comprato altre azioni. A seguito degli acquisti, effettuati in tre operazioni distinte il 22, 23 e 24 gennaio, la quota Camfin in Pirelli è salita al 26,4% dal 26,1%. Infine, si segnala che il cda di Osai Automation Systems (+1,59% a 0,51 euro), società che produce macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori, ha deliberato l’avvio delle attività per l’accesso alla composizione negoziata della crisi. Il tutto a causa di uno squilibrio economico e di tensione prospettica di tesoreria con conseguenti ricadute negative sul flusso di cassa della società.

Ore 07:40 Europa attesa in calo nella settimana di Fed e Bce. Trump piega la Colombia

Borse europee attese in netto calo in avvio di seduta (-0,94%) in scia a quelle asiatiche e ai futures statunitensi (-0,69% quello sul Dow Jones e -1,30% quello sull’S&P500) in scia alla minaccia da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di dazi commerciali al 25% (come per Messico e Cina dal 1° febbraio) sulla ColombiaAllarme poi rientrato perché la Casa Bianca ha dichiarato che la nazione sudamericana ha accettato le condizioni del presidente Trump sul rimpatrio degli immigrati illegali e quindi ha sospeso le sanzioni annunciate in precedenza contro Bogotà, che includevano anche la sospensione dei visti di ingresso per i cittadini colombiani. «Il governo colombiano ha accettato tutte le condizioni del presidente Trump, compresa l’accettazione senza restrizioni di tutti gli stranieri illegali colombiani rimpatriati dagli Stati Uniti, anche a bordo di aerei militari statunitensi, senza limitazioni o ritardi», ha dichiarato la Casa Bianca.

Pmi della Cina debole

A pesare sul sentiment sono anche i dati sull’indice Pmi cinese più debole del previsto a gennaio che hanno mostrato una contrazione inattesa dell’attività manifatturiera a 49,1, il minimo da agosto, e un forte rallentamento della crescita del settore non manifatturiero. A conferma che l’economia cinese fatica a riprendersi nonostante le recenti misure di stimolo da parte di Pechino e che il governo probabilmente dovrà fornire ulteriore sostegno. La prospettiva di dazi commerciali statunitensi più elevati è anche una cattiva notizia per la Cina che dovrà anche affrontare i dazi Usa al 10%, comunque meno del 60% sbandierato in campagna elettorale da Trump.

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La settimana di Fed e Bce

L’attenzione degli operatori è rivolta anche all’esito delle riunioni della Fed (mercoledì 29 gennaio), in cui ci si aspetta ampiamente che la banca centrale mantenga i tassi invariati, e della Bce (giovedì 30 gennaio) che con ogni probabilità ridurrà ulteriormente il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,75%. In attesa, il dollaro resta debole con l’euro che sale dello 0,43% a 1,045 dollari. La scorsa settimana il biglietto verde ha registrato la settimana più debole dal novembre 2023 con l’affievolirsi dei timori sui dazi. Ma per Charu Chanana, chief investment strategist di Saxo, le tensioni in Colombia dimostrano che probabilmente è prematuro mettere in secondo piano i rischi tariffari.

A Milano occhio a Mediobanca, Mps, Stellantis, Juventus, Leonardo, Snam, Stm, Pirelli e Osai

Sul listino milanese attenzione a  Mediobanca il cui cda si riunirà il 28 gennaio per discutere dell’offerta di Banca Mps. Sabato il ceo, Alberto Nagel, ha inviato una lettera ai dipendenti affermando che l’offerta non è stata concordata e che il board si esprimerà con l’obiettivo di tutelare gli interessi di tutti gli stakeholder e, in particolare, dei propri dipendenti.

Nel weekend la premier, Giorgia Meloni, ha ribadito il sostegno del governo all’operazione, affermando che se andasse in porto nascerebbe «quel terzo polo bancario del quale a lungo abbiamo parlato nel dibattito non solo politico italiano e sicuramente è un polo che potrebbe avere un ruolo importante nella messa in sicurezza del risparmio degli italiani». Invece, Banca Generali ha raggiunto il 95,3% del capitale di Intermonte al termine dell’opa, secondo i dati provvisori.

Occhio, poi, tra le utilities a Snam perché Cwa Power, società quotata in borsa in Arabia Saudita riconosciuta come la più grande società privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, ha firmato un memorandum d’intesa con la società guidata da Stefano Venier per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa. Snam mira a costruire un’infrastruttura multi-molecola paneuropea, promuovendo la sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero. 

E se Dbrs ha cambiato il trend da stabile a negativo su Stellantis, confermando il rating emittente BBB (high) a causa della performance del gruppo in Nord America, restando in casa Agnelli/Elkann, la Juventus ha perso la sfida diretta col Napoli sabato ed è al quinto posto in campionato.

Invece, Leonardo è vicina a siglare una partnership con il produttore turco di droni Baykar che a dicembre ha rilevato Piaggio Aerospace, precedentemente in amministrazione straordinaria.

Leggi anche:

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Quanto a Stm come altri produttori di semiconduttori potrebbe risentire del lancio della startup cinese DeepSeek, un modello di intelligenza artificiale gratuito e open-source per competere con ChatGpt di OpenAI. «La sua comparsa suggerisce che la Cina può continuare a fare passi avanti nella corsa all’AI nonostante le restrizioni degli Stati Uniti», ha commentato Yeap Jun Rong, strategist di IG. Sembra che la notizia «susciti qualche preoccupazione per la posizione dominante degli Stati Uniti nel settore tecnologico», mettendo «le alte valutazioni delle aziende tecnologiche di nuovo sotto esame», ha aggiunto.

Da monitorare, inoltre, Pirelli, dopo che Marco Tronchetti Provera, tramite la holding Camfin, ha comprato altre azioni. A seguito degli acquisti, effettuati in tre operazioni distinte il 22, 23 e 24 gennaio, la quota Camfin in Pirelli è salita al 26,4% dal 26,1%. Infine, si segnala che il cda di Osai Automation Systems, società che produce macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori, ha deliberato l’avvio delle attività per l’accesso alla composizione negoziata della crisi. Il tutto a causa di uno squilibrio economico e di tensione prospettica di tesoreria con conseguenti ricadute negative sul flusso di cassa della società. (riproduzione riservata)



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