Ucraina Russia, le ultime notizie della guerra di Putin di oggi 24 gennaio

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di \”manipolare\” Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. \”Vuole manipolare il desiderio del Presidente degli Stati Uniti d’America di raggiungere la pace,\” ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. \”Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo\”, ha aggiunto.\n

Il Cremlino ha nuovamente dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin è \”pronto\” a eventuali colloqui con il presidente americano Donald Trump e che Mosca sta \”attendendo segnali\” in tal senso da Washington. Lo riporta la Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Per il ministro degli Esteri russo \”non vi sono segnali che l’Ucraina e l’Occidente siano pronti a negoziati di pace\”. Poi aggiunge: \”Russia e Italia stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale, e Roma ne è responsabile. Mosca ritiene che non possa partecipare al processo di pace in Ucraina\”.

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Attacchi di droni russi nei pressi di Kiev hanno ucciso due persone e ne hanno ferite almeno altre due, hanno reso noto oggi le autorità della regione della capitale ucraina. Nel raid è scoppiato un incendio di un edificio residenziale, ha spiegato su Telegram il capo ad interim dell’amministrazione militare regionale Mykola Kalashnyk. 

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L’esercito ucraino ha confermato di aver sferrato un attacco notturno con i droni contro la Russia, colpendo una raffineria di petrolio, una centrale elettrica e un impianto di elettronica.

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Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di sabato 25 gennaio

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Mentre la guerra in Ucraina procede – con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero – c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.

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Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI

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Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI

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L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire \”in tutto il territorio europeo\”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI

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Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l’asilo \”per motivi umanitari\”. La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all’epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI

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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito che, finchè sarà lui alla guida del Paese, la Serbia non imporrà sanzioni alla Federazione russa nè ad altri Paesi suoi amici. Parlando in serata a una folla di migliaia di suoi sostenitori a Jagodina (centro), Vucic ha confermato che intende parlare in tempi brevi con il presidente russo Vladimir Putin sul problema delle sanzioni imposte dagli Usa al gruppo petrolifero serbo Nis, detenuto in maggioranza dalla russa Gazprom. \”Siamo sulla strada verso l’integrazione europea, ma intendo parlare preso con il presidente russo per vedere come superare i problemi legati alle sanzioni e a tutto il resto\”, ha detto Vucic. \”Troveremo la migliore soluzione per la Serbia, e manterremo sempre rapporti amichevoli e di fratellanza sia con la Repubblica popolare cinese che con la Federazione russa, e con tutti i nostri amici\”, ha aggiunto. 

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All’inizio della guerra con l’Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e – forse – anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L’ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell’obsolescenza di qualche armamento d’origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L’ARTICOLO

\n”,”postId”:”0e9d54aa-3e46-4e86-b201-df84e9ed8c41″},{“timestamp”:”2025-01-24T20:07:11.920Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-24T21:07:11+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Putin cerca di manipolare Trump\””,”content”:”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di \”manipolare\” Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. \”Vuole manipolare il desiderio del Presidente degli Stati Uniti d’America di raggiungere la pace,\” ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. \”Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo\”, ha aggiunto. 

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“,”postId”:”01e543b7-8de3-477e-851c-a5dd2a31aa91″},{“timestamp”:”2025-01-24T19:35:00.898Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-24T20:35:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo”,”content”:”

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI

\n”,”postId”:”d917c2bd-0047-46a3-ac9e-4a46fb533f27″},{“timestamp”:”2025-01-24T19:22:35.585Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-24T20:22:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Meloni? Canale con Trump utile all’Ue e spero a noi\””,”content”:”

‘Meloni? Il canale di dialogo privilegiato con Trump potrà essere utile all’Europa e spero potrà esserlo anche all’Ucraina’. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista esclusiva a Cecilia Sala che torna a scrivere sul Foglio. In una anticipazione diffusa dal giornale del colloquio che sarà pubblicato domani, Zelensky torna sul fatto che la premier italiana è stata l’unica leader europea invitata al giuramento del presidente degli Stati Uniti: ‘È una buona notizia per l’Italia – dice al Foglio – forse con questo canale di dialogo privilegiato lei potrà essere utile all’Europa, io spero che potrà esserlo anche all’Ucraina’. ‘Oltre ai ruoli che ricopriamo – aggiunge Zelensky – siamo tutti persone – Trump, Meloni e io – e i rapporti umani che siamo capaci di instaurare contano. Io ho un bellissimo rapporto con lei, la considero una persona leale e un’amica. So che Trump ha un buon rapporto e si fida di lei. Spero soltanto che la relazione di Meloni con il presidente americano non sia ancora migliore di quella che ha con me!’, aggiunge con un sorriso. Cosa voleva dire Trump quando ha detto a Putin: ‘Ferma questa ridicola guerra, non potrà che peggiorare?’. ‘Quando Trump dice ‘peggio’, intende peggio per la Russia – risponde il presidente ucraino – É importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra’. Per il momento però, dice Cecilia Sala a Zelensky, nessuno conosce il suo piano di pace. Lei crede che almeno lui, Trump, lo conosca? ‘Penso che non abbia chiari i dettagli – risponde Zelensky – Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato, e da Putin, se vuole fermare l’invasione: io penso che non lo voglia’. 

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\”Non ho informazioni di cosa si tratti in dettaglio, quindi non farei commenti su questo\”, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. LEGGI L’ARTICOLO

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Domani sul Foglio, torna Cecilia Sala con un’intervista esclusiva al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un’anticipazione dell’intervista, che troverete sul Foglio del Weekend. Cosa voleva dire Trump quando ha detto a Putin: “Ferma questa ridicola guerra, non potrà che peggiorare”? “Quando Trump dice ‘peggio’, intende peggio per la Russia. E’ importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra”. 

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Per il momento però, dice Cecilia Sala a Zelensky, nessuno conosce il suo piano di pace, chiediamo a Zelensky se crede che almeno lui – Trump – lo conosca. “Penso – dice Zelensky al Foglio – che non abbia chiari i dettagli. Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato, e da Putin, se vuole fermare l’invasione: io penso che non lo voglia”.

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Donald Trump ribadisce la sua volontà di \”mettere fine alla guerra orribile\” in Ucraina. \”Mi piacerebbe incontrare Putin presto\”, ha affermato il presidente Usa intervenendo ieri in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche \”l’Ucraina è pronta a un accordo\”. Ma le pressioni del tycoon – anche e soprattutto in tema economico – non sembrano smuovere il Cremlino. \”Nulla di nuovo\”, ha detto il portavoce Dmitrij Peskov. \”Restiamo pronti al dialogo\”, ha però assicurato, purché sia \”un dialogo su un piano di parità e nel rispetto reciproco\”. Putin è \”pronto\” a eventuali colloqui, ma a precise condizioni. L’APPROFONDIMENTO

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In sostanza, secondo la fondatrice di RPolitik, si torna al contenuto delle richieste della Russia nei negoziati con gli Stati Uniti fra dicembre 2021 e gennaio 2022. Nessun ultimatum diretto questa volta, piuttosto la nuova tattica di blandire Trump e fare leva sulle sue ambizioni. \”Ma l’obiettivo principale è sempre lo stesso: Putin non è interessato a garanzie da parte di Kiev o di Washington. Persegue impegni vincolanti da parte della Nato. Nel 2021 la Russia aveva cercato di imporre questi impegni ai diversi Paesi membri\”. 

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\”Allora Putin aveva anticipato che se non ci fosse stata una risposta a queste richieste, la Russia avrebbe invaso l’Ucraina. Ora la posta in gioco è ancora più alta: Putin considera la possibilità di non riuscire ad arrivare a un accordo come un rischio diretto di una Terza guerra mondiale. Non è solo retorica. Indica la gravità della situazione\”, conclude.   

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Vladimir Putin vuole negoziare con Donald Trump garanzie formalizzate dalla Nato perché l’Ucraina non entri a farne parte e l’Alleanza non sia in Ucraina, elementi cruciali dell’architettura di sicurezza in Europa voluta da Mosca. Altrimenti il rischio è quello di una Terza guerra mondiale, scrive l’analista russa Tatyana Stanovaya considerata bene informata sulle politiche del Cremlino in un post su Twitter, dopo che oggi il Presidente russo ha parlato della controparte americana come di un uomo \”pragmatico\” e \”intelligente\” e ha ribadito la sua disponibilità a negoziare con lui \”con tranquillità\” di tutti i dossier di interesse a Stati Uniti e Russia. 

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Il vice ministro degli Esteri, Viktor Grushko, ha ribadito la richiesta di Mosca per \”garanzie inviolabili\” per escludere una futura adesione di Kiev alla Nato, aggiungendo però – dichiarazione \”più significativa da parte di un rappresentante russo sui colloqui Putin-Trump\” – che Mosca \”insisterà che questo sia adottato come politica dalla stessa Nato\”. 

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\”Le forze russe hanno con ogni probabilità giustiziato almeno altri sei soldati ucraini prigionieri\”, come dimostrerebbe un filmato girato dagli stessi militari di Mosca. A denunciarlo è il Commissario per i Diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, su Telegram, citato da Ukrinform. \”Un altro video sta circolando online e mostra la probabile cinica esecuzione di prigionieri di guerra ucraini disarmati da parte delle truppe russe. Nel video, gli occupanti documentano personalmente il loro crimine: l’esecuzione di sei soldati ucraini che erano stati fatti prigionieri. Vengono colpiti alla schiena. Il video termina con un settimo soldato che giace a terra, di cui non si conosce il destino. Ogni esecuzione degli individui catturati avviene di fronte ai loro compagni. Nel frattempo, gli occupanti ordinano loro di ‘sdraiarsi e stare zitti’, e si sente l’autore dietro la telecamera dire ‘Uno è mio’, prima di sparare più colpi alla schiena di uno dei prigionieri\”, ha affermato Lubinets. 

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di “manipolare” Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. “Vuole manipolare il desiderio del Presidente degli Stati Uniti d’America di raggiungere la pace,” ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. “Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo”, ha aggiunto.

Il Cremlino ha nuovamente dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin è “pronto” a eventuali colloqui con il presidente americano Donald Trump e che Mosca sta “attendendo segnali” in tal senso da Washington. Lo riporta la Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Per il ministro degli Esteri russo “non vi sono segnali che l’Ucraina e l’Occidente siano pronti a negoziati di pace”. Poi aggiunge: “Russia e Italia stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale, e Roma ne è responsabile. Mosca ritiene che non possa partecipare al processo di pace in Ucraina”.

Attacchi di droni russi nei pressi di Kiev hanno ucciso due persone e ne hanno ferite almeno altre due, hanno reso noto oggi le autorità della regione della capitale ucraina. Nel raid è scoppiato un incendio di un edificio residenziale, ha spiegato su Telegram il capo ad interim dell’amministrazione militare regionale Mykola Kalashnyk. 

L’esercito ucraino ha confermato di aver sferrato un attacco notturno con i droni contro la Russia, colpendo una raffineria di petrolio, una centrale elettrica e un impianto di elettronica.

Gli approfondimenti:

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Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre la guerra in Ucraina procede – con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero – c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.

Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI

Ucraina, Putin minaccia l’escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo

Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI

Cos’è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire “in tutto il territorio europeo”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI

Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l’asilo “per motivi umanitari”. La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all’epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI

Vucic conferma: “Con me presidente niente sanzioni a Russia”

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito che, finchè sarà lui alla guida del Paese, la Serbia non imporrà sanzioni alla Federazione russa nè ad altri Paesi suoi amici. Parlando in serata a una folla di migliaia di suoi sostenitori a Jagodina (centro), Vucic ha confermato che intende parlare in tempi brevi con il presidente russo Vladimir Putin sul problema delle sanzioni imposte dagli Usa al gruppo petrolifero serbo Nis, detenuto in maggioranza dalla russa Gazprom. “Siamo sulla strada verso l’integrazione europea, ma intendo parlare preso con il presidente russo per vedere come superare i problemi legati alle sanzioni e a tutto il resto”, ha detto Vucic. “Troveremo la migliore soluzione per la Serbia, e manterremo sempre rapporti amichevoli e di fratellanza sia con la Repubblica popolare cinese che con la Federazione russa, e con tutti i nostri amici”, ha aggiunto. 

Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare

All’inizio della guerra con l’Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e – forse – anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L’ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell’obsolescenza di qualche armamento d’origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L’ARTICOLO

Zelensky: “Putin cerca di manipolare Trump”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di “manipolare” Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. “Vuole manipolare il desiderio del Presidente degli Stati Uniti d’America di raggiungere la pace,” ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. “Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo”, ha aggiunto. 

Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI

Zelensky: “Meloni? Canale con Trump utile all’Ue e spero a noi”

‘Meloni? Il canale di dialogo privilegiato con Trump potrà essere utile all’Europa e spero potrà esserlo anche all’Ucraina’. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista esclusiva a Cecilia Sala che torna a scrivere sul Foglio. In una anticipazione diffusa dal giornale del colloquio che sarà pubblicato domani, Zelensky torna sul fatto che la premier italiana è stata l’unica leader europea invitata al giuramento del presidente degli Stati Uniti: ‘È una buona notizia per l’Italia – dice al Foglio – forse con questo canale di dialogo privilegiato lei potrà essere utile all’Europa, io spero che potrà esserlo anche all’Ucraina’. ‘Oltre ai ruoli che ricopriamo – aggiunge Zelensky – siamo tutti persone – Trump, Meloni e io – e i rapporti umani che siamo capaci di instaurare contano. Io ho un bellissimo rapporto con lei, la considero una persona leale e un’amica. So che Trump ha un buon rapporto e si fida di lei. Spero soltanto che la relazione di Meloni con il presidente americano non sia ancora migliore di quella che ha con me!’, aggiunge con un sorriso. Cosa voleva dire Trump quando ha detto a Putin: ‘Ferma questa ridicola guerra, non potrà che peggiorare?’. ‘Quando Trump dice ‘peggio’, intende peggio per la Russia – risponde il presidente ucraino – É importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra’. Per il momento però, dice Cecilia Sala a Zelensky, nessuno conosce il suo piano di pace. Lei crede che almeno lui, Trump, lo conosca? ‘Penso che non abbia chiari i dettagli – risponde Zelensky – Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato, e da Putin, se vuole fermare l’invasione: io penso che non lo voglia’. 

Londra accusa: nave “spia” russa Yantar vicino alle acque britanniche

“Non ho informazioni di cosa si tratti in dettaglio, quindi non farei commenti su questo”, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. LEGGI L’ARTICOLO

Zelensky: “Trump vuole davvero mettere fine alla guerra, pace? dipende da cosa otteniamo”

Domani sul Foglio, torna Cecilia Sala con un’intervista esclusiva al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un’anticipazione dell’intervista, che troverete sul Foglio del Weekend. Cosa voleva dire Trump quando ha detto a Putin: “Ferma questa ridicola guerra, non potrà che peggiorare”? “Quando Trump dice ‘peggio’, intende peggio per la Russia. E’ importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra”. 

Per il momento però, dice Cecilia Sala a Zelensky, nessuno conosce il suo piano di pace, chiediamo a Zelensky se crede che almeno lui – Trump – lo conosca. “Penso – dice Zelensky al Foglio – che non abbia chiari i dettagli. Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato, e da Putin, se vuole fermare l’invasione: io penso che non lo voglia”.

Guerra in Ucraina, le condizioni di pace che Putin accetterebbe

Donald Trump ribadisce la sua volontà di “mettere fine alla guerra orribile” in Ucraina. “Mi piacerebbe incontrare Putin presto”, ha affermato il presidente Usa intervenendo ieri in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche “l’Ucraina è pronta a un accordo”. Ma le pressioni del tycoon – anche e soprattutto in tema economico – non sembrano smuovere il Cremlino. “Nulla di nuovo”, ha detto il portavoce Dmitrij Peskov. “Restiamo pronti al dialogo”, ha però assicurato, purché sia “un dialogo su un piano di parità e nel rispetto reciproco”. Putin è “pronto” a eventuali colloqui, ma a precise condizioni. L’APPROFONDIMENTO

Stanovaya: “Putin ora chiede a Trump garanzie da Nato, rischio guerra mondiale” (2)

In sostanza, secondo la fondatrice di RPolitik, si torna al contenuto delle richieste della Russia nei negoziati con gli Stati Uniti fra dicembre 2021 e gennaio 2022. Nessun ultimatum diretto questa volta, piuttosto la nuova tattica di blandire Trump e fare leva sulle sue ambizioni. “Ma l’obiettivo principale è sempre lo stesso: Putin non è interessato a garanzie da parte di Kiev o di Washington. Persegue impegni vincolanti da parte della Nato. Nel 2021 la Russia aveva cercato di imporre questi impegni ai diversi Paesi membri”. 

“Allora Putin aveva anticipato che se non ci fosse stata una risposta a queste richieste, la Russia avrebbe invaso l’Ucraina. Ora la posta in gioco è ancora più alta: Putin considera la possibilità di non riuscire ad arrivare a un accordo come un rischio diretto di una Terza guerra mondiale. Non è solo retorica. Indica la gravità della situazione”, conclude.   

Stanovaya: “Putin ora chiede a Trump garanzie da Nato, rischio guerra mondiale”

Vladimir Putin vuole negoziare con Donald Trump garanzie formalizzate dalla Nato perché l’Ucraina non entri a farne parte e l’Alleanza non sia in Ucraina, elementi cruciali dell’architettura di sicurezza in Europa voluta da Mosca. Altrimenti il rischio è quello di una Terza guerra mondiale, scrive l’analista russa Tatyana Stanovaya considerata bene informata sulle politiche del Cremlino in un post su Twitter, dopo che oggi il Presidente russo ha parlato della controparte americana come di un uomo “pragmatico” e “intelligente” e ha ribadito la sua disponibilità a negoziare con lui “con tranquillità” di tutti i dossier di interesse a Stati Uniti e Russia. 

Il vice ministro degli Esteri, Viktor Grushko, ha ribadito la richiesta di Mosca per “garanzie inviolabili” per escludere una futura adesione di Kiev alla Nato, aggiungendo però – dichiarazione “più significativa da parte di un rappresentante russo sui colloqui Putin-Trump” – che Mosca “insisterà che questo sia adottato come politica dalla stessa Nato”. 

Kiev: “In video esecuzione di 6 soldati ucraini prigionieri”

“Le forze russe hanno con ogni probabilità giustiziato almeno altri sei soldati ucraini prigionieri”, come dimostrerebbe un filmato girato dagli stessi militari di Mosca. A denunciarlo è il Commissario per i Diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, su Telegram, citato da Ukrinform. “Un altro video sta circolando online e mostra la probabile cinica esecuzione di prigionieri di guerra ucraini disarmati da parte delle truppe russe. Nel video, gli occupanti documentano personalmente il loro crimine: l’esecuzione di sei soldati ucraini che erano stati fatti prigionieri. Vengono colpiti alla schiena. Il video termina con un settimo soldato che giace a terra, di cui non si conosce il destino. Ogni esecuzione degli individui catturati avviene di fronte ai loro compagni. Nel frattempo, gli occupanti ordinano loro di ‘sdraiarsi e stare zitti’, e si sente l’autore dietro la telecamera dire ‘Uno è mio’, prima di sparare più colpi alla schiena di uno dei prigionieri”, ha affermato Lubinets. 



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