È questo il giorno della mobilitazione collettiva contro la chiusura del Metropolitan. Saranno in tanti, tra attori, musicisti, imprenditori e intellettuali, a manifestare stamattina, alle 11.30, davanti alle porte chiuse del multisala di Palazzo Cellammare a Chiaia. A organizzare il presidio sono stati il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Borrelli, il conduttore radiofonico Gianni Simioli e l’assessora della prima Municipalità Benedetta Sciannimanica.
L’ultima proiezione nello storico cinema in cui, nel novembre del 2021, un Paolo Sorrentino emozionato presentò la prima di “È stata la mano di Dio”, risale al 15 gennaio del mese in corso. La proprietà dei locali di Palazzo Cellammare (banca Intesa Sanpaolo) non ha infatti rinnovato la proroga alla Sistema Spettacoli srl che, salvo imprevisti, porterà via tutte le attrezzature e migliaia di poltrone dal multisala entro il 15 febbraio. La stessa Intesa Sanpaolo, in una nota dei giorni scorsi, ha fatto sapere che «la liberazione dei locali è il primo passo per consentirne il trasferimento della proprietà ed avviare il processo amministrativo che possa portare il Cinema Metropolitan verso l’auspicata rinascita che merita».
Cinema Metropolitan, artisti e intellettuali in piazza contro la chiusura
Partiamo da stamattina. L’elenco dei partecipanti alla manifestazione è lungo e di rilievo. Larga parte delle personalità partenopee della cultura o dello spettacolo si schiera in difesa della sopravvivenza del cinema negli storici spazi di Palazzo Cellammare. A Chiaia oggi ci saranno (in ordine alfabetico) Giulio Adinolfi, Corrado Ardone, Maria Basile Scarpetta, Tiziana Beato, Andrea e Alessandro Cannavale, Benedetto Casillo, Amedeo Colella, Pappi Corsicato, Sal Da Vinci, Edoardo De Angelis, Paola De Crescenzo, Maurizio de Giovanni, Alan De Luca, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Angelo Di Gennaro, Gigi Finizio, Dario Sansone (Foja), Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Bruno Garofalo, Annalisa Giacci, Geppi e Lorenzo Gleijeses, Rosanna Iannacone, Marisa Laurito, Amedeo Manzo, Antonella Morea, Gianni Pinto, Mariano Rigillo, Gino Rivieccio, Anna Teresa Rossini, Monica Sarnelli, Antonella Stefanucci, Eduardo Tartaglia, Valeria Vaiano, Carlo Verna, Ciro Villano, Marco Zurzolo. «Rischiamo che lo storico cinema napoletano – dichiarano Borrelli, il conduttore radiofonico Gianni Simioli e l’assessore della I Municipalità Benedetta Sciannimanica – diventi o un supermercato o un palazzo abbandonato. Da parte della proprietà non c’è stata trasparenza sulla vendita e sui nuovi ipotetici acquirenti. Nonostante il vincolo che è stato messo dal ministero della Cultura dopo la battaglia di 2 anni fa non siamo sereni. Si parla di operazioni speculative atte ad aggirare le norme. Inoltre rischiamo che il cinema resti chiuso per anni a causa di contenziosi e abbandono. Non sarebbe la prima volta purtroppo. Per questo domenica saremo tutti davanti al cinema per dire no alla sua chiusura. Napoli non si arrende, la cultura deve vivere. Dobbiamo farci sentire».
I nodi
Già due anni fa fu organizzata una manifestazione per la salvezza del Metropolitan. Il cinema fu messo all’asta dalla proprietà per circa 2,5 milioni, e le offerte non mancarono. Nell’estate del 2023, però, un intervento dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano pose un vincolo di destinazione d’uso di “prevalenza culturale” nei locali del Metropolitan, azione che provocò il ritiro di alcuni imprenditori interessati ad acquistare. Un nodo importante della partita si gioca ora sulla “quantità” degli spazi vincolati dal Mic, e dunque da dedicare necessariamente all’arte. Allo stato attuale delle cose, l’acquisto del cinema non è ancora stato perfezionato: si aspetterà la liberazione dei locali (come specificato nella nota sopracitata di Intesa Sanpaolo). Il Metropolitan sarà oggetto di importanti lavori di ristrutturazione e, dopo 70 anni di attività, resterà probabilmente chiuso per diverso tempo. Da quanto trapelato, lo spazio per il cinema dovrebbe restare, anche se in forma ridotta.
Non tutte le sale sopravviveranno. E parte dei locali dovrebbe essere dedicata ad attività commerciali di vario tipo (tutta l’area delle biglietterie, per esempio, non è sottoposta al vincolo). Intanto, il sindaco Gaetano Manfredi ha istituito un tavolo informale in Comune per monitorare, assieme alla Sovrintendenza, i progetti che verranno presentati per il futuro del cinema. Palazzo San Giacomo, in ogni caso, non entrerà nel merito di contenziosi tra privati. «Il deputato di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano – fa sapere l’ex consigliere di Sangiuliano, Luciano Schifone – ha presentato un emendamento al dl Cultura: se approvato, gli spazi da destinare all’arte nel Metropolitan aumenteranno».
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