Negli ultimi anni, uno dei miti più diffusi sulle energie rinnovabili è stato quello della loro presunta inaffidabilità.
Il calo della produzione solare nelle ore notturne e la variabilità del vento sono spesso stati additati come ostacoli alla stabilità della rete elettrica. Tuttavia, i dati provenienti dalla California dimostrano il contrario.
Uno studio pubblicato sulla rivista Renewable Energy ha evidenziato come, tra la fine dell’inverno e l’inizio dell’estate del 2024, la California sia riuscita a soddisfare il 100% della domanda di elettricità con fonti rinnovabili per un massimo di 10 ore al giorno in 98 giorni su 116, senza alcun blackout o instabilità. Questo risultato rappresenta un record assoluto per lo stato, sfatando il pregiudizio sulla scarsa affidabilità delle rinnovabili.
Batterie e sovrapproduzione: la chiave della stabilità
Oltre ad aver evitato blackout grazie al supporto delle batterie di accumulo, il sistema energetico californiano ha generato un surplus pari al 162% del fabbisogno in determinati momenti, permettendo l’esportazione di elettricità verso stati vicini e il riempimento delle riserve. Secondo Mark Z. Jacobson, ingegnere civile e ambientale dell’Università di Stanford e autore principale dello studio, questo risultato conferma che una rete stabile alimentata da rinnovabili è non solo possibile, ma già una realtà.
L’evoluzione dell’accumulo energetico è stata determinante in questo progresso. Tra il 2023 e il 2024, la capacità di accumulo della California è raddoppiata, raggiungendo livelli equivalenti alla produzione di oltre quattro centrali nucleari. Questo ha permesso una riduzione del 40% nell’uso di combustibili fossili per la generazione elettrica, consolidando il ruolo centrale delle rinnovabili e garantendo la continuità del servizio.
Le sfide economiche dell’energia pulita
Nonostante il primato nella produzione da rinnovabili, i californiani continuano a pagare alcune delle tariffe elettriche più alte degli Stati Uniti. Questo fenomeno, tuttavia, non è direttamente collegato alla transizione energetica, bensì a fattori esterni come i costi di prevenzione e risarcimento per gli incendi boschivi. Le compagnie elettriche, infatti, stanno trasferendo parte delle spese per la messa in sicurezza della rete ai consumatori.
Gli incendi, intensificati dal cambiamento climatico, rappresentano una sfida crescente. Alcuni episodi recenti, come i roghi che hanno devastato il sud della California, hanno evidenziato la vulnerabilità delle linee elettriche alle raffiche di vento estreme, alimentando il dibattito sulla necessità di ulteriori investimenti nella resilienza della rete.
Più rinnovabili, meno costi? L’esempio degli altri stati
Lo studio sottolinea un altro aspetto interessante: in molti stati americani con una forte presenza di rinnovabili, i costi dell’elettricità tendono a diminuire. Tra ottobre 2023 e settembre 2024, il South Dakota, il Montana e l’Iowa hanno generato rispettivamente il 110%, l’87% e il 79% della loro elettricità da fonti rinnovabili, beneficiando di tariffe tra le più basse del paese.
La California, invece, ha raggiunto il 47% di produzione da rinnovabili nello stesso periodo, ma ha dovuto affrontare costi aggiuntivi dovuti agli incendi e alla manutenzione della rete. Tuttavia, con l’aumento della capacità di accumulo e l’espansione del solare e dell’eolico offshore, lo stato potrebbe avvicinarsi ai livelli di autosufficienza di altri stati pionieri delle rinnovabili.
Il futuro dell’energia: verso una rete 100% rinnovabile?
Le prospettive per un futuro interamente basato sulle energie rinnovabili sembrano più concrete che mai. Oltre alle batterie, nuove soluzioni come i veicoli elettrici in grado di restituire energia alla rete stanno emergendo come strumenti di supporto per la stabilità del sistema. Questo tipo di innovazione potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti verso un modello energetico sostenibile e resiliente.
L’esperienza californiana mostra che la transizione energetica non è solo necessaria, ma anche tecnicamente ed economicamente fattibile. Con le giuste politiche e investimenti, l’energia pulita può diventare la colonna portante di un sistema energetico stabile, conveniente e sicuro per tutti, senza più timori di instabilità o interruzioni di servizio.
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