SIDERNO Traguardi raggiunti e prossimi impegni, importanti riconoscimenti e promozione del territorio. L’azione dell’amministrazione comunale di Siderno prosegue come racconta in una lunga intervista al Corriere della Calabria, la sindaca Maria Teresa Fragomeni.
La sua elezione nel 2021 ha rappresentato un momento storico per Siderno, essendo la prima donna a ricoprire questa carica
«Esercito la professione di commercialista da circa un quarto di secolo. Il mio percorso politico nasce nel civismo, come consigliera comunale eletta all’interno del movimento “Alleanza per Siderno” che ha amministrato la città negli anni ’90. Nel 2007, dirigenti e militanti del movimento hanno preso parte alla fase di fondazione del Partito Democratico e, al primo congresso cittadino, sono stata eletta segretario di circolo. Da 18 anni, dunque, ho la tessera del Pd, partito col quale ho rivestito l’incarico di dirigente provinciale e regionale, consigliere comunale di opposizione, assessore al Bilancio della Regione Calabria dal 2018 al 2020 nella giunta Oliverio-ter. Un percorso di coerenza e militanza, insomma, e di amore per la mia Città, all’interno del quale l’elezione a sindaco di Siderno nell’ottobre 2021 ha rappresentato quasi un approdo naturale. Dal 2023 sono nella direzione nazionale del Pd».
Quali erano i suoi obiettivi al momento dell’elezione e quali i progressi realizzati finora durante il suo mandato?
«Assumersi l’onere e l’onore di guidare una città reduce da tre anni di commissariamento del consiglio comunale, a seguito del secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose nel giro di un lustro, credo che renda l’idea della difficoltà della sfida intrapresa. E allora, la precondizione per realizzare gli obiettivi previsti dal programma elettorale, sulla scorta del quale i cittadini ci hanno dato fiducia, era ed è assicurare una gestione trasparente e impermeabile a ogni tentativo di condizionamento della cosa pubblica, e la governabilità di una città che negli ultimi quindici anni è stata percepita come ingovernabile. Basti pensare che l’attuale amministrazione, in carica da tre anni e tre mesi, qui risulta essere la più longeva dal 2011 in poi. Una volta eletti, abbiamo subito iniziato un processo teso a risanare il bilancio, combattendo l’evasione tributaria e mantenendo elevati standard qualitativi e quantitativi dei servizi erogati, e a ridisegnare la pianta organica del Comune, avviando una serie di concorsi che, una volta conclusi, hanno fatto arrivare all’ente i migliori professionisti del comprensorio, sia tra i dirigenti che tra i funzionari. Questa macchina amministrativa, una volta implementata, ha saputo sviluppare quella capacità di programmazione che permette ai nostri progetti di essere finanziati, sia nell’ambito dei bandi ministeriali che di quelli regionali. Insomma, stiamo iniziando a raccogliere i frutti della progettualità messa in campo nella prima parte del mandato.
Tra i primissimi risultati ottenuti ci sono quelli che riguardano la gestione integrata dei rifiuti. A inizio mandato la città era invasa di sacchetti d’immondizia abbandonati per strada, il servizio risentiva dei problemi che attanagliavano il precedente gestore e nel giro di poco più di due anni siamo diventati un modello, con la percentuale di raccolta differenziata che a fine 2024 ha raggiunto l’80% e l’utilizzo di mezzi elettrici a bassissimo impatto ambientale. Questo ha contribuito a creare le condizioni per abbassare la percentuale della Tari già dallo scorso anno, in un quadro generale relativo a tributi e tariffe che non hanno registrato aumenti sostanziali e che, in ogni caso, sono tra i più bassi del comprensorio.
Sul fronte delle opere pubbliche, a breve inaugureremo la nuova villa comunale che cambierà in meglio il volto del nostro lungomare, divenendo finalmente fruibile a tutti e idonea a ospitare anche grandi manifestazioni. Stiamo procedendo secondo crono programma per restituire alla città quegli altri luoghi del cuore chiusi da lustri, come la piscina e il centro polifunzionale, stiamo completando due nuovi impianti sportivi (uno a Siderno Superiore e uno in contrada Mirto) e, dopo mezzo secolo, interverremo con lavori straordinari sullo stadio “Filippo Raciti”, finanziati con un mutuo da 700.000 euro del credito sportivo, con un cofinanziamento comunale di 140.000 euro. Abbiamo inoltre avviato un programma di manutenzione straordinaria della viabilità comunale, sia in centro che nelle periferie».
Siderno ha ottenuto importanti riconoscimenti, come la conferma di “Città che legge” per il triennio 2024-2026. Quanto è importante la promozione della cultura e quali sono le iniziative che hanno maggiormente coinvolto la comunità?
«E’ importantissima. Pensi che la sottoscrizione del patto per la lettura è stata una delle primissime iniziative intraprese dopo la nostra elezione e la successiva conquista del titolo di “Città che legge” ha dato il via a un percorso condiviso con associazioni, scuole, circoli culturali, case editrici e librerie che ci ha permesso di realizzare manifestazioni culturali dodici mesi all’anno, prima tra tutte “Il Festival del libro e del fumetto”, con la seconda edizione che, a inizio dello scorso mese di agosto, ha ravvivato le vie del borgo medievale di Siderno Superiore, attirando numeri importanti di visitatori. Ma mi piace citare anche tutte le manifestazioni culturali che vengono continuamente realizzate coi bambini, con gli anziani della casa di riposo e dei centri di aggregazione e con i ragazzi dei “Girasoli della Locride-Special Olympics”. Insomma, a Siderno cultura e socialità costituiscono un binomio inscindibile».
Ci sono altri progetti in programma per continuare a promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza?
«L’interazione con cittadini e associazioni è permanente, perché il metodo partecipativo è sempre stato una costante del nostro mandato. Non ci limitiamo a patrocinare le manifestazioni più meritevoli quando ci vengono proposte ma coinvolgiamo tutti quando si tratta di realizzare le iniziative previste dai progetti più importanti come, appunto, Siderno per la lettura. È stato così dal primo momento e sarà così per sempre».
La sua amministrazione ha avviato una “rivoluzione gentile” nel campo delle energie rinnovabili
«Ancor prima che la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, in vista della quale lo scorso mese di novembre abbiamo tenuto un incontro pubblico coi cittadini, la tutela dell’ambiente in città viene garantita con lo sviluppo e la prosecuzione dei progetti di bonifica di ex siti industriali inquinanti e di indagine sul sottosuolo di altri insediamenti produttivi, per evitare gli errori commessi nei decenni precedenti quando la salute dei cittadini e le presenze turistiche erano messe a repentaglio dalla presenza di fabbriche con alte emissioni a ridosso della Statale 106 e, quindi, a pochi metri da spiagge e abitazioni. Sempre grazie alla nostra progettualità, abbiamo inoltre ottenuto un finanziamento di quasi sette milioni di euro per la bonifica della fiumara Novito, che qualche sconsiderato ritiene alla stregua di una discarica abusiva di rifiuti, soprattutto ingombranti. Dopo aver compiuto una particolareggiata attività di caratterizzazione dei rifiuti presenti, stiamo affidando la progettazione dello storico intervento, che finalmente libererà il Novito da questo scempio ambientale, spianando la strada alla realizzazione di parchi fluviali, orti botanici e aree fitness e relax previste dal megaprogetto della “Città del mare” che coinvolge anche i vicini centri di Locri, Gerace e Antonimina».
Siderno si fregia da anni delle Bandiere Verde e Blu, riconoscimenti che premiano la qualità ambientale delle sue spiagge. Quali strategie intende adottare per consolidare e migliorare ulteriormente questi primati?
«Il rigido disciplinare della Fee per l’assegnazione della Bandiera Blu prevede, oltre al rispetto dei livelli ottimali di purezza delle acque di balneazione, tutta una serie di ulteriori requisiti, tra i quali una vasta, continua e capillare azione di sensibilizzazione dei cittadini sulla salvaguardia dei litorali e sull’accessibilità al mare, attraverso una serie di manifestazioni e di iniziative da realizzare, anche in questo caso, tutto l’anno. Ci conforta il fatto che quest’obiettivo, così come quello per le spiagge a misura di bambino, sia condiviso da tempo da cittadini e associazioni che ogni anno partecipano alla pulizia straordinaria del litorale, da “Bimbinbici” per diffondere la cultura della mobilità dolce e tutte le iniziative tese ad assicurare l’accessibilità alla spiaggia delle persone con disabilità, grazie al sea-track che abbiamo installato da anni e che permette anche a chi si nuove con la carrozzina di godersi il nostro mare cristallino. Va da sé che continueremo su questa scia, implementando le iniziative, oltre che in ossequio agli obblighi previsti dal disciplinare Fee, anche e soprattutto per realizzare l’obiettivo di vivere in un ambiente più salubre per tutti».
Quale contributo ritiene che la sua amministrazione possa dare ai giovani? Quali opportunità possono essere prospettate per chi sceglie di restare a Siderno?
«È evidente come Siderno sia molto più vivace rispetto a qualche anno fa, anche grazie ai giovani imprenditori che investono per svolgere qui la loro attività nel campo della ricettività, dei servizi e della ristorazione. E anche grazie ai ragazzi della Consulta Giovanile, sempre in prima linea nel proporre iniziative che hanno riflessi assai positivi sulle presenze in città. Ai giovani chiediamo sempre di essere propositivi, di non aspettare di essere etero diretti da nessuno. In noi troveranno sempre un’amministrazione pronta a sostenere le loro iniziative, sia in campo associativo che, ove possibile, imprenditoriale. Senza il contributo dei giovani non sarà possibile una crescita di largo respiro per questa comunità».
Siderno si è distinta anche per eventi culturali e innovativi, come il Natale, le “Notti dei Folli”, il Festival del Mare “Immersi nel Blu” e l’Ottobrata Sidernese, che ha riportato l’attenzione sull’antica Motta Sideroni. Come la cultura e questi eventi contribuiscono a rilanciare il turismo, a rafforzare l’identità della città e a valorizzare il patrimonio storico?
«Le ricadute immediate in termini di presenze sono evidenti a tutti, ma bisogna cogliere quello che è l’effetto a lungo termine di queste iniziative che hanno tutte un comune denominatore: sono state concepite fuori dai luoghi più attrattivi e conosciuti della città, come il corso della Repubblica e il lungomare.
Perché Siderno è molto di più.
A partire dal centro storico di Siderno Superiore, i cui palazzi storici ospitano, oltre al festival del libro e del fumetto, manifestazioni come l’Ottobrata sidernese e la Casa di Babbo Natale, tra le più attese nell’intera Riviera dei Gelsomini. Idem per “Immersi nel Blu” del rione “Sbarre”, quello dei marinai e dei pescatori e per le “Notti dei Folli”, esperimento ben riuscito nelle vie tra il corso della Repubblica e il Lungomare, oppure nelle numerose manifestazioni che si tengono nelle contrade animate da associazioni e comitati di quartiere che, nel contempo, si prendono cura dei “loro” spazi pubblici. Prima che venissero organizzate queste manifestazioni, molti non conoscevano bene questi angoli meno noti del vasto territorio cittadino. Ora, invece, il rinnovato protagonismo di queste aree pone le basi per un processo più duraturo di rigenerazione urbana di quei luoghi e la creazione di distretti culturali per far conoscere anche la storia e quello che l’antropologo Vito Teti definisce “il senso dei luoghi”, oltre che il lascito dei tanti Sidernesi illustri. Il tutto, lo voglio ribadire ancora una volta, è reso possibile dal rapporto di stretta e leale collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e il robusto tessuto associativo cittadino».
C’è un messaggio che vorrebbe trasmettere ai cittadini di Siderno e a chi guarda con interesse alla vostra comunità?
«Ai cittadini chiediamo sempre di partecipare alla costruzione di una città migliore. “Libertà è partecipazione” cantava Giorgio Gaber. E oggi la partecipazione attiva nei partiti, nelle associazioni, nei comitati e nelle comunità in genere è condizionata dagli effetti negativi dell’abuso dei social network che danno al singolo l’illusione di partecipare ad arene virtuali, mentre dietro una tastiera ognuno è, in verità, solo con sé stesso e spesso disperde le proprie preziose energie in polemiche sterili, intruppandosi in una o più fazioni, ma senza costrutto, senza dare un contributo fattivo alla comunità.
Anche quando, in maniera sacrosanta, si segnala qualche inevitabile disservizio, è bene farlo sempre attraverso i canali ufficiali. Un metodo, quest’ultimo, che permette di raggiungere le figure preposte a porvi rimedio, contrariamente al malcostume diffuso di mettere foto sui social con l’errata convinzione di suscitare chissà quale sensibilizzazione. Ecco, la ripresa della partecipazione democratica che a Siderno, come dicevo, si estrinseca in un robusto tessuto associativo, è già un buon punto di partenza e un grande supporto all’azione di un’Amministrazione Comunale eletta per restituire la normalità nel funzionamento delle istituzioni democraticamente elette e che ora, giorno dopo giorno, sta cambiando il volto della città, restituendole quel protagonismo che le era mancato nei lustri precedenti.
La direttrice dell’azione futura è quella della prosecuzione di questo lavoro di crescita della città e dell’intero comprensorio perché insieme, i comuni della Riviera dei Gelsomini, possono innalzare i propri standard qualitativi e presentarsi con una visione unitaria in cui questa terra non sia più sinonimo di isolamento, spopolamento e influenze criminali, bensì un luogo in cui rimanere per realizzare le proprie aspirazioni e offrire ai turisti e ai visitatori un’immagine positiva e vincente. Si tratta di un obiettivo assolutamente realizzabile; per perseguirlo, però, serve l’impegno di tutti, ognuno per la propria parte». (redazione@corrierecal.it)
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